Torino, Speciale Territorio 2024
«L’altro giorno, andando dal barbiere, un ragazzo ha fermato mio padre. Lo ha abbracciato con entusiasmo e mi ha detto “se non fosse per quest’uomo dove sarei oggi? Mi ha cambiato la vita! È stato un padre per me! E non sai per quanti altri ragazzi come me!”. Non è la prima volta che succede, quindi ho chiesto a mio padre spiegazioni e mi ha indicato dei gruppi di adolescenti lì vicino. Sono ragazzi giovani, spesso in difficoltà, o “perditempo”, che lui, con i suoi colleghi, aiuta da vent’anni».
Antonio è un educatore di Casa Benefica che si occupa di educativa di strada. L’educativa di strada è un servizio offerto ad adolescenti e preadolescenti nei luoghi naturali di ritrovo: giardinetti, piazze, strade… Gli educatori sono giovani, smart, sanno usare un linguaggio affine agli adolescenti. si avvicinano in punta di piedi proponendo un’attività accattivante come un torneo di calcio o alla playstation. Invitano i ragazzi ad una giornata speciale e gratuita in un centro educativo. Aspettano quanto necessario per avere i consensi dei genitori approfittando di questo tempo come di un’occasione per conoscere e decodificare meglio il gruppo.
I legami si creano tendenzialmente così, con rispetto e pazienza. Ovviamente è fondamentale che l’adesione sia libera e che l’iniziativa arrivi dai ragazzi stessi, perché solo così si sentiranno protagonisti.
Casa Benefica attraverso questo servizio entra in contatto con più di 200 ragazzi e oltre 20 gruppi ogni anno
Svolti questi passaggi, arriva finalmente il giorno dell’attività prestabilita. Qui l’educatore si mette in gioco passando del tempo con loro e condividendo pensieri ed emozioni. Condividere crea legami, e i legami portano fiducia: elemento necessario all’educativa di strada. Nelle settimane e mesi successivi l’educatore torna regolarmente nei gruppi.
I ragazzi gradualmente lo riconoscono come un adulto, una figura professionale portatrice di valori. Con il crescere della relazione e della fiducia si sentono pronti a condividere i loro problemi, o anche le loro paure; trovando l’occasione di confidarsi e, nel caso, chiedere aiuto. Questi ragazzi sembrano forti, spesso si comportano da bulli e si pongono con modi arroganti, ma come tutti gli adolescenti sono alla ricerca di sicurezze, di soluzioni a situazioni che non sanno gestire perché molte volte sono più grandi di loro.
L’educatore ascolta e guida facendo da tramite verso i servizi del territorio. Li accompagna affinché abbiano una concreta possibilità di uscire da quello che spesso sembra un vicolo cieco. Poi succede che alcuni ragazzi si mettano a loro volta in gioco diventando educatori. Il più delle volte senza un rendiconto, ma per restituire un po’ dell’aiuto ricevuto. Casa Benefica attraverso questo servizio entra in contatto con più di 200 ragazzi e oltre 20 gruppi ogni anno sul territorio, aiutando minori, adulti, ma anche le mamme e i loro bambini. Non “aspettando”, ma andando incontro ai ragazzi nei loro luoghi e con le loro modalità, perché solo da un confronto vero nasce la possibilità di aiutarsi concretamente.