Gli spazi del Polo del '900 e alcuni luoghi della città si trasformano in punti di riferimento per ricordare e condividere storie, insegnamenti e valori per l'anniversario della Festa della Liberazione.
Come afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione: «Riconquistiamo la dimensione partecipativa e comunitaria della Festa della Liberazione. In questi feroci tempi in cui assistiamo al ritorno della guerra in Europa, a rigurgiti razzisti ed antisemiti, al riemergere di gesti, simboli e linguaggi esplicitamente fascisti e nazisti, dobbiamo ricordare a tutti, soprattutto ai più giovani, che il 25 aprile è la Festa di tutti gli italiani. È la Festa di chi 77 anni fa scelse di stare dalla parte giusta della Storia. È la Festa del sangue resistente, sparso da donne e uomini che si sacrificarono per restituire al nostro Paese la dignità perduta a causa degli orrori del nazifascismo. Quel sangue ha bagnato la pianta della nostra democrazia. Una pianta che dobbiamo ogni giorno difendere, custodire ed irrobustire. Per dire, ora e sempre, no al totalitarismo, no alla violenza, no alla guerra.».
Le iniziative, realizzate dal Polo del ‘900 e dagli Enti partner per la Festa di Liberazione 2022, sono sostenute dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e sono così programmate:
- 13 aprile | presentazione dei libri Nel cantiere della memoria di Filippo Focardi presentato dall'autore assieme a Chiara Colombini e Daniele Pipitone di Istoreto, e La liberazione di Torino di Gigi Padovani in una nuova edizione, aggiornata e completata da fotografie delle sette giornate insurrezionali, alla cui presentazione partecipano anche Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, e Barbara Berruti, vicedirettrice di Isoreto;
- 18 e 19 aprile | spettacolo Anima=Memoria, con il cantautore e drammaturgo Gian Pietro Alloisio, collaboratore di Giorgio Gaber e Francesco Guccini, che mette in scena il legame tra leggi razziali e Resistenza attraverso la vita di tre uomini: un deportato nel lager di Buchenwald, un partigiano compositore e un testimone della strage di Benedicta;
- 24 aprile | spettacolo Senza sparare un colpo, storie di vita della resistenza non armata promossa dalla Fondazione Donat-Cattin, insieme a Swinging Turin;
- 23 e 24 aprile | percorsi a piedi alla scoperta di tracce, nomi e testimonianze della lotta antifascista negli spazi cittadini organizzati dal Museo Diffuso della Resistenza al quale è possibile accedere gratuitamente dal 16 al 24 aprile se si lasciano fiori sulle lapidi del cortile di Palazzo San Celso;
- dal 24 aprile al 6 maggio | realtà aumentata con l'installazione Io odio gli indifferenti di Saveria Project che porta il visitatore nella stanza del partigiano Remo, deportato nel campo di concentramento di Bolzano nel 1945, per interagire con fotografie, oggetti e ricordi di coloro che hanno lottato per la liberazione;
- 23 aprile | storie, libri e giochi di Bombetta Book dedicati a famiglie e bambini;
- 25 aprile | visite guidate al Centro Studi Piero Gobetti e al Museo Diffuso della Resistenza e Istoreto; lettura di alcuni brani tratti dal Diario Partigiano di Ada al Bar Trentanove; i concerti Achtung Banditen! organizzato dall’Unione Culturale Franco Antonicelli e OmegaXResistenza con più di 10 esibizioni live, talk, presentazioni e dibattiti in collaborazione con Arci Torino; proiezioni dell’opera vincitrice della sezione di concorso Fare Memoria, nell’ambito della XXVI edizione del Valsusa Filmfest, in collaborazione con le sezioni Anpi della Valle di Susa, del film Il partigiano Carlo. Ricordi resistenti di un Maestro del cinema di Roberto Leggio in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza, e del film Il sole sorge ancora (1946), realizzato immediatamente dopo la Liberazione su sollecitazione dell’Anpi milanese e proposto, per l'occasione, dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza al Cinema Massimo; mostra fotografica Armenia, terra senza pace a Est dell’alba aperta presso la Gallerie delle Immagini dal 22 aprile al 15 maggio a cura della Fondazione Donat-Cattin, con immagini che documentano la strage armena, scene di vita quotidiana, immagini di monasteri, chiese di tradizione architettonica bizantina, antichissimi khachkar e i volti della gente armena che restituiscono la vita di un popolo antichissimo e i luoghi che ne hanno costituito l'identità e la spiritualità;
- il programma dal vivo si completa con iniziative online come la maratona sulla Liberazione su Tradi Radio, l’intervento di alcuni studenti, il concerto tematico, la staffetta di letture, il social reading sull’app Betwyll e i percorsi multimediali.
Gli appuntamenti per la Festa della Liberazione 2022 continuano fino al 6 maggio.
Per maggiori informazioni, prenotazioni e il programma completo: sito.