Interrogare lo spazio per trovare il tempo è il titolo della mostra personale di Matteo Negri che comprende una selezione degli ultimi lavori della serie Meanwhile realizzati su acciaio e alluminio, opere su carta e un’inedita installazione che accoglie il visitatore nella Galleria CRAG.
La realizzazione delle opere avviene in più fasi:
- si parte dai disegni su carta, geometrie di piani che si sovrappongono e vanno a creare equilibri formali e cromatici, sui quali l’artista interviene con spray acrilico e gessetti;
- successivamente, queste geometrie vengono riportate su basi di alluminio e dipinte con campiture spray; pellicole adesive cangianti vengono scelte a seconda della gradazione e della tonalità e applicate creando diversi livelli di saturazione di colore e di superfici specchianti; viene poi applicata la pellicola dicroica trasparente, materiale in grado di mutare colore in base all’angolazione con cui la luce arriva dall’ambiente;
- finitura con la verniciatura a caldo con vernice epossidica trasparente lucida per creare una superficie specchiante omogenea e uniforme.
Il risultato comporta quindi una variazione dei colori a seconda della posizione da cui il visitatore osserva le opere, creando così un dialogo tra lui e l'oggetto che lo trascina nello spazio dilatato dall’artista.
I titoli delle opere indicano l’ora e la data in cui Negri ha fotografato una situazione particolare in cui forme e luci interagivano in modo significativo, cercando di evocare la poesia di quegli istanti.
In questa mostra, infine, Negri usa per la prima volta propone un’installazione che riproduce una sorta di ingresso di una sede diplomatica, dove sono esposte bandiere di paesi di fantasia, dei quali si può diventare liberi cittadini.