Presentato il nuovo progetto espositivo dell’artista Khalil Rabah intitolato Through the Palestinian Museum of Natural History and Humankind, a cura di Claudia Gioia.
Per la prima volta a Torino, Khalil Rabah realizza specificatamente per gli spazi della Fondazione Merz una nuova edizione del Palestinian Museum of Natural History and Humankind, il progetto nomade inaugurato nel 2003 e presentato in diversi luoghi del mondo. Un progetto che mette in discussione il potere degli organi ufficiali nella scrittura della storia e anche la metodologia espositiva dei musei che presentano il loro contenuto in una prospettiva unilaterale.
Il lavoro di Rabah si struttura come un attraversamento dell’intero progetto del Palestinian Museum of Natural History and Humankind, in tutta la sua temporanea estensione e riorganizzazione, per coglierne al meglio la provocazione linguistica ed estetica. La collezione si compone infatti di opere che l’artista ha modificato e integrato quali testimonianze in divenire rispetto a una realtà invece statica.
Genere umano e natura sono il focus del museo e, in questa edizione del PMNHH, il visitatore intraprende un viaggio dove l’arte è mezzo di liberazione dai disegni del potere e dove gli olivi, simbolo della cultura Mediterranea ed elemento ricorrente della mostra, trasmettono un senso di rinascita e vittoria sul deserto arido delle politiche internazionali.