Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2024 torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere sotto la nuova direzione di Annalena Benini.
Titolo e tema di questa XXXVI edizione è Vita Immaginaria, un omaggio alla vita immaginaria in tutte le sue forme e anche alla figura di Natalia Ginzburg. Un bel “claim” (ritratto dall’illustratrice Sara Colaone) che racconta con affetto la magia eterna della letteratura, capace di creare mondi, ribaltare immaginari e perfino la nostra realtà.
Una delle novità più salienti del Salone è la creazione di sette sezioni, affiancate alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema centrale, affidato a scrittori, scrittrici, intellettuali e artisti, con il compito, per quell’argomento, di ideare e guidare incontri-evento durante le giornate del Salone:
- la sezione Editoria è affidata a Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, i cui incontri hanno lo scopo di mostrare le differenze tra gli editori, il lavoro artigianale dell’editore, il suo rapporto con gli autori e con i lettori;
- la sezione Arte è curata da Melania Mazzucco ed è dedicata alle scritture d’arte, oltre che alle opere;
- la sezione Romanzo è affidata ad Alessandro Piperno, per un viaggio nelle letture, nei romanzi amati o odiati dai grandi scrittori;
- la sezione Romance è affidata a Erin Doom, in dialogo con le voci internazionali del Romance che hanno conquistato il mondo dei giovani lettori, indagando il futuro della letteratura a partire dai classici che hanno formato la nostra educazione sentimentale;
- la sezione Leggerezza è curata da Luciana Littizzetto, per indagare la narrativa capace di penetrare tra le luci e le ombre della vita per dare anche spensieratezza a lettrici e lettori;
- la sezione Informazione è curata da Francesco Costa, che incontra i maggiori esponenti italiani e internazionali dell’informazione, indagando le trasformazioni e i fallimenti del mondo delle notizie;
- la sezione Cinema è curata da Francesco Piccolo, che mostra il viaggio attraverso cui la letteratura si trasforma in opera cinematografica o in serie tv, evidenziando i cambiamenti di immagini e di linguaggio e la centralità del lavoro di registi, sceneggiatori, attori e produttori.
Altra novità da segnalare riguarda la parte “strutturale”: quattro ingressi distinti per tagliare un po’ le code; un nuovo Padiglione, il 4 dedicato interamente al nuovo Bookstock di oltre 5.000 metri quadri; un nuovo piazzale esterno che amplia gli spazi, dà respiro al palco dei live, semplifica gli spostamenti. Tutte queste implementazioni ambientali rendono il Salone già da record, in quanto il più grande di sempre, con 137.000 metri quadrati di spazi e 15.000 sedute in più per assistere agli eventi.
Il Salone quest'anno accoglie non un Paese Ospite ma una Lingua Ospite, per poter approfondire nelle cinque giornate di manifestazione la produzione letteraria e culturale di una lingua: il tedesco.
Tornando al programma: il 9 inizia ufficialmente il Salone, che prosegue poi fino al 13, ma l’8 sera l’Auditorium Rai saluta l’inizio della manifestazione con un concerto dal titolo Castelli in aria.
Giusti e doverosi gli omaggi a Ernesto Ferrero e a Michela Murgia, che amiche e amici scrittori ricordano sul palco in un talk dal titolo Ricordatemi come vi pare.
Liete conferme quelle del consueto appuntamento con L’autore invisibile curato da Ilide Carmignati, uno spazio dedicato al mondo della traduzione; l’angolo dello sport: con la sala olimpica sostenuta da Esselunga, il podcast sportivo I fuoriclasse…; e poi Il bosco degli scrittori, scenografico, super fotografato… bello perché vero e perché da qui passano scrittori brillanti. Gradita anche la continuazione del progetto Un libro cento scuole, che ha portato Cime tempestose di Emily Brontë in giro per tutta Italia grazie al supporto di Compagnia di Sanpaolo; e la conferma della rassegna Sul tetto del salone, con altri nomi e altri big che saranno protagonisti sul tetto del Lingotto.
Per scoprire il programma completo: qui.