Scritto a soli diciannove anni da Mary Shelley, Frankenstein è una profetica anticipazione delle ansie contemporanee sul destino dell’ambiente oltre che il capostipite dell'horror fantascientifico, a cui OHT – Office for a Human Theatre dedica una prima assoluta al Teatro Astra di Torino. Uno spettacolo teatrale che è anche reading session, installazione, radiodramma e release musicale generati come parti di una sperimentazione che indaga le molteplici ramificazioni del romanzo.
OHT si misura per la prima volta con un classico raccogliendo nella sua versione lo stesso corto-circuito all’origine della creatura di Frankenstein e invitando a fare i conti con quello che si è soliti omettere alla vista e si considera mostruoso.
Filippo Andreatta, nella sua lettura scenica, fa muovere la creatura del dottor Frankenstein in un primordiale paesaggio in cui emerge la superbia dell’uomo nel voler manipolare il corpo, la vita e le leggi della natura. Frankenstein è un mito in cui i paesaggi esteriori si confondono con quelli interiori, il demone e il paesaggio diventano tutt’uno mentre lui non sembra più in controllo di ciò che lo circonda.
Frankenstein si rivela un romanzo di formazione, in cui per la prima volta è il mostro a parlare, non come escluso ma come un pari, rivelandosi come un bambino a cui appaiono i primi colori, le forme, le cui mani iniziano ad afferrare, le cui labbra articolano le prime parole.
Teatro
“Frankenstein” al Teatro Astra di Torino
Frankenstein è spettacolo teatrale, reading session, installazione, radiodramma e release musicale, parte di una sperimentazione che indaga le molteplici ramificazioni del romanzo