VIDEOGIOCHI: UN MERCATO SEMPRE PIÙ GRANDE, CHE RIGUARDA ANCHE LE IMPRESE. RIFLETTIAMO SU UN PO' DI NUMERI, ANCHE ATTRAVERSO L'ANALISI DI UN'INTERESSANTE CASE HISTORY TORINESE: CESIN GROUP
Partiamo da un paio di numeri: secondo Klecha & Co., investement bank indipendente specialista del mondo tech, il mercato dei videogiochi oggi vale globalmente 336 miliardi di dollari, e supererà, secondo stime, i 500 miliardi entro il 2027.
Una crescita vertiginosa che ha subito una fortissima accelerazione in particolare durante e dopo il Covid, per ovvie ragioni. Durante questo periodo a crescere è stato anche il ramo del serious gaming, ovvero di quelle attività videoludiche non volte in primo luogo all’intrattenimento, bensì all’educazione e/o alla formazione.
Insomma, videogiochi per l’apprendimento, oggi utilizzati anche in ambito militare, che sfruttano realtà virtuali per allenare le persone ad affrontare situazioni reali. Il mondo del lavoro, specie all’estero, conta oggi fortemente su questi nuovi strumenti, che in fin dei conti sono sempre parte del processo di innovazione dei metodi di formazione.
Alla base un’idea sia antica che modernissima, all’avanguardia e allo stesso tempo presente nelle lezioni di pedagogia fin da Quintiliano, ovvero che abbinare divertimento e apprendimento è una buona idea. Serve a rendere più “leggere” le attività e nel mentre moltiplica (il più delle volte) l’efficacia del risultati.
In Italia il mercato videoludico è certamente indietro rispetto a quello globale, ma comunque in costante crescitaQuindi il “gioco” è e sarà sempre più presente nel nostro tempo libero e perfino nella nostra carriera professionale, specie sotto forma di video-gioco, a cui le nuove generazioni sono ormai abituatissime. E questo perché nell’ottica di un lavoro “nuovo”, che tiene conto anche della qualità del tempo, e di conseguenza anche della formazione, il gaming si inserisce alla perfezione.
Noi crediamo che “equilibrio” sia sempre la parole chiave, e che per non finire a parlare di “alienazione” o altri eccessi, la soluzione siano in ogni caso intelligenza e moderazione. Qualità con le quali è possibile usare la tecnologia come strumento utile e non come un demonio.
In Italia il mercato videoludico è certamente indietro rispetto a quello globale, ma comunque in costante crescita, anche per quanto riguarda le aziende nostrane che lavorano in questo settore. Un dato importante, testimone di questa crescita, è che moltissime imprese che nel 2021 erano semplici startup, oggi sono diventate vere e proprie aziende (anche se spesso micro).
A Torino una case history interessante in questo senso è Cesin Group.
Interessante perché? Perché in realtà nasce oltre 25 anni fa con l’idea di assistere piccole e medie imprese nei loro processi di innovazione.
Accompagnando con tecnici specializzati le aziende in quella miriade di evoluzioni tecnologiche che dagli anni ’90 in poi hanno sommerso un po’ tutte le imprese; specie quelle più piccole che hanno solitamente meno “anticorpi” contro i cambiamenti.
Nel tempo poi Cesin, e il suo fondatore Igor Fiammazzo, è sempre stata attenta alle novità, sperimentando le nuove tecnologie, ricercando le soluzioni tecniche più utili per il mercato… Mutando i propri servizi insieme alle esigenze dei propri clienti.
Un percorso di grande attenzione che ha portato qualche tempo fa alla nascita di Cesin Game, una business unit di Cesin Group specializzata nella creazione di prodotti videoludici sia per il mercato videogame (porting, autopubblicazioni…) che per aziende private ed eventi (gamification, formazione…).
Produzioni indipendenti, consulenze di game design, supporto post release… il giovane team di Cesin Game si è fin da subito lanciato nel mercato dei videogame (light e serious) con grande entusiasmo, originando ancora una volta una case history molto interessante per il territorio.
Cesin Game non è solo uno degli ultimi passaggi dell’evoluzione di Cesin Group, ma è la dimostrazione che un’azienda oggi, anche se non si occupa di innovazione tecnologica, deve obbligatoriamente essere osservatrice e protagonista del cambiamento.
Decenni fa probabilmente nessun avrebbe mai pensato che i videogiochi sarebbero diventati uno strumento importante per le aziende e i propri dipendenti, ma oggi è la realtà. Le storie di intuizione e impresa ci insegnano a sognare e a non porre limiti a ciò che saremo.