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LA BCC DI CASALGRASSO E SANT’ALBANO STURA SCEGLIE NAMING E LOGO ANCORA PIÙ ADERENTI ALLA PROPRIA AREA DI SVILUPPO RAPPRESENTANDO AL MEGLIO I VALORI CHE DA SEMPRE LA CONTRADDISTINGUONO. IL CREDITO COOPERATIVO, CON IL SUO QUARTIER GENERALE A CARMAGNOLA, PUNTA SULLE TRE PAROLE CHIAVE DEL PROPRIO SUCCESSO: AFFIDABILITÀ, SOLIDITÀ, SICUREZZA. UN NUOVO CORSO NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE MA APERTO ALL'INNOVAZIONE E AI GIOVANI NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE ALBERTO OSENDA, DEL DIRETTORE USCENTE MAURO GIRAUDI E DEL DIRETTORE FRESCO DI NOMINA LUCA MURAZZANO
C’è qualcosa di affine che lega tutti quanti noi abituati a muoverci in Piemonte, la nostra regione, ed è qualcosa che ci segue in pratica lungo tutti i percorsi della vita. Chi viene da fuori se ne accorge e resta spesso affascinato, noi ci abbiamo fatto l’abitudine come alle cose buone che abbiamo e non ci abbandoneranno mai. È il Monviso. Una presenza discreta ma solida e rassicurante, un po’ come dovrebbero essere certe realtà anche nel mondo economico. Volendo fare un po’ di analisi di scenario parlando di istituti bancari, potremmo affermare che, nell’ultimo periodo, il settore ha subìto modifiche e accelerazioni di processi di trasformazione molto più veloci rispetto a quelle avvenute nell’ultimo secolo. La BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, oggi Banca dei Territori del Monviso è una realtà territoriale da oltre 50 anni, e ha vissuto in prima linea questi processi di cambiamento. «La nostra Banca è sempre stata legata al territorio, a partire dalla definizione di mutualità e di questa caratteristica ha fatto la sua forza. Avere soci che sono clienti e clienti che sono soci è una grande responsabilità ma anche un punto di forza perché è possibile creare anche un senso di comunità che è più difficile ritrovare altrove» ci racconta il presidente Alberto Osenda. «È chiaro che in questo contesto economico, la capacità di innovare e rinnovare diventa centrale, ma non vanno modificati i valori che ci animano, che indicano il percorso. Banca Territori del Monviso riesce a coniugare innovazione e tradizione perché ci impegniamo eticamente ogni giorno a mantenere il servizio di prossimità e a riconfermarci una banca attenta alle esigenze del territorio. Lo sguardo però è sempre rivolto al futuro e in particolare alle innovazioni tecnologiche del mondo bancario. Nel corso del 2021 abbiamo lavorato per inserire alcune casse automatiche in filiale e le cassette di sicurezza SafeStore Auto, disponibili h24, 7 giorni su 7. Sono interventi pensati per i clienti e modi per far sentire la nostra presenza in servizi di pubblica utilità».
Una banca come questa ha un ruolo cardine nel proprio contesto geografico, pur facendo parte di un gruppo, quello del Credito Cooperativo, che è l’ottavo in Italia, e quindi decisamente nazionale. Ed è quello di lavorare a fianco degli attori economici territoriali, cercando soluzioni e percorsi per uno sviluppo sempre più sostenibile e responsabile. Secondo Mauro Giraudi, in BCC dal 1982 e direttore negli ultimi anni: «Oggi innovare vuol dire entrare nel merito anche delle opportunità che i provvedimenti governativi offrono; come ad esempio finanziare progetti volti al risparmio energetico, alla transizione ecologica, avallando le scelte in linea con il PNRR, i fondi regionali e i crediti di imposta. O finanziare progetti culturali, sociali e sportivi, focalizzando l’attenzione sui temi di responsabilità, sostenibilità ed etica». E in questo senso la BCC ha scelto di rinnovare il proprio marchio con un’operazione che è anche e soprattutto concettuale, un ulteriore e forte segnale di legame con la terra in cui è nata la banca e nella quale intende continuare la sua crescita. Una scelta non facile il cambio di naming. Indossare una veste estremamente contemporanea mantenendo inalterati i valori che contraddistinguono fin dall’inizio, ovvero affidabilità, solidità, sicurezza.
«Sì, è esattamente così – conferma il nuovo direttore generale Luca Murazzano – dal 2014 a oggi, il marchio della Banca ha subìto diverse trasformazioni e ha introdotto un elemento grafico distintivo: il Monviso, da sempre simbolo di solidità e maestosità per il territorio, un punto di riferimento per gli abitanti del Piemonte. Essere un riferimento per il territorio è proprio la nostra missione. La Banca Territori del Monviso deve essere un po’ la banca di tutti noi che viviamo questo pezzo d’Italia e che vogliamo restare qui. Da sempre protetti e accolti dal Monviso, il nostro “Re di Pietra”, una delle montagne più belle d’Europa». «Attenzione particolare va poi dedicata al rapporto con le nuove generazioni. Per noi che siamo una società cooperativa a mutualità prevalente, destare l’interesse dei giovani è fondamentale – precisa Osenda riportandoci al tema operativo – in questi anni quello sui giovani è stato davvero un focus fatto di iniziative, ascolto, proposizione dei nostri ideali a generazioni diverse. È quello che ho avuto la fortuna di poter fare in questi anni: conoscere storie, situazioni, talenti di ogni settore con il desiderio di portare avanti gli stessi ideali di socialità, solidarietà, serietà, impegno che ci contraddistinguono. Per questo i giovani sono fondamentali per noi, per poter rinnovare questi ideali con una modalità contemporanea. Effettivamente, le statistiche dicono che l’età media dei soci si è notevolmente abbassata, ora occorre riflettere su quali siano state le modalità attrattive che hanno avvicinato le nuove generazioni a un mondo come quello bancario, e da lì continuare questo lavoro di connessione».
Banca Territori del Monviso riesce a coniugare innovazione e tradizione perché ci impegniamo eticamente ogni giorno a mantenere il servizio di prossimità e a riconfermarci una banca attenta alle esigenze del territorioPer Giuseppe Bernardi, vicedirettore generale: «I giovani sono da sempre un target importante per la nostra banca. Nel corso del 2022 abbiamo ampliato l’offerta dei prodotti dedicata ai bambini e ai ragazzi. Oltre ai conti correnti gratuiti, abbiamo mantenuto l’esenzione dal pagamento del sovrapprezzo, e ai giovani dai 18 ai 30 anni diamo la possibilità di entrare a far parte della nostra compagine sociale con 2,58 euro, usufruendo di servizi e possibilità che comprendono premi studio e agevolazioni finanziarie. La nostra Banca vuole accompagnare il giovane nelle proprie scelte di saving e investimento, proponendo soluzioni personalizzate e promuovendo la cultura del risparmio».
«Il nostro fiore all’occhiello sono proprio i soci giovani sotto i 30 anni – sottolinea Osenda – da questo punto di vista, con il 21% godiamo di una delle percentuali più alte d’Italia. I soci tra i 18 e i 30 anni annoverati negli ultimi tre anni sono stati 788 e lo scorso 31 dicembre contavamo 1906 giovani soci». Un trend decisamente positivo garantito attraverso il rapporto umano, ce lo conferma Murazzano: «Vincente è sempre il tema di un rapporto diretto, personalizzato; un principio che vale per i giovani come per i meno giovani. Per noi è importante il contatto con i clienti che ci preferiscono spesso anche per la vicinanza che riusciamo a dimostrare e per i servizi non standardizzati che offriamo, una possibilità che nei grandi gruppi bancari è sempre più complessa. Inoltre, per i nostri 9mila soci, pubblichiamo un quadrimestrale di informazione finanziaria che li tiene aggiornati, perché è garanzia di trasparenza per i soci più che per noi».
Arriva il momento per Mauro Giraudi, direttore uscente, di ringraziare i colleghi per il buon lavoro svolto insieme, e i Soci per aver creduto nella banca e in lui stesso, che ha ricoperto il ruolo di direttore in questi anni: «Ai soci dico di continuare ad aver fiducia in una struttura che, anche quest’anno, chiude con un bilancio in crescita caratterizzato da solidità e chiarezza». Giraudi accoglie infine il saluto del nuovo direttore Luca Murazzano, che sa di avere un compito importante nel dirigere la Banca dei Territori del Monviso, ma anche un ruolo cruciale, sociale e organizzativo, nel mantenere forte il sostegno a imprese e famiglie.
Nonostante l’anno difficile appena trascorso, la BTM si riconferma banca attenta alle esigenze delle famiglie e delle imprese del territorio. La raccolta è aumentata del 18%, raggiungendo 1.109 milioni di euro, gli impieghi a sostegno dell’economia reale che raggiungono quota 490 milioni e l’utile netto che è risultato pari a 3,6 milioni di euro. Anche la compagine sociale è aumentata, arrivando a oltre 8.800 soci, di cui 1.900 sotto i 30 anni
«Lavoreremo come sempre fatto nel rispetto dei valori fondamentali del Credito Cooperativo – ricorda con orgoglio – affinché il nostro fare banca sia inteso come servizio verso coloro, soci e clienti, che si affidano a noi per tutelare i loro risparmi, gestire i loro investimenti, sviluppare i loro progetti e costruire il proprio futuro. Il dato interessante è che questo modo di fare banca funziona sia per i clienti sia per la banca. C’è qualcosa di virtuoso in un sistema che, rispetto alle grandi realtà, cerca un rapporto qualitativo tra cliente e fornitore che gratifichi entrambi. Effettivamente è così, lo conferma un trend di crescita che prosegue da anni: tutti gli indicatori sono ulteriormente migliorati, a partire dal patrimonio netto che è passato dai 76,2 milioni del 2020 agli 80,3 milioni registrati lo scorso 31 dicembre. Analogo è l’andamento dell’utile di esercizio, che al netto delle imposte è arrivato a quasi 5 milioni e mezzo di euro, mentre il CET1 ha toccato gli 82,5 milioni, con un balzo di oltre 4 milioni e mezzo rispetto ai precedenti 77,9 milioni. Incrementi così significativi sono stati raggiunti grazie a una gestione sempre attenta e oculata, orientata a tutelare i risparmi delle famiglie e gli investimenti delle imprese».
Qualità del credito e indicatori di solidità sono gli elementi che risultano evidenti dalla lettura dei numeri, e di questi tempi, sono davvero due plus importanti, anzi decisivi. «Guardi se dovessi se immaginare la BTM – Banca Territori del Monviso – tra 5 o 10 anni, vorrei poter raccontare di una banca con tanta voglia di fare, che guarda al futuro con ottimismo senza dimenticarsi da dove viene. Un po’ come noi insomma».
BANCA TERRIOTIO DEL MONVISO
Indirizzo: Via Chieri 31 – Carmagnola
Telefono: 011. 97300
Facebook: Banca Territori del Monviso
Siamo la banca locale di credito cooperativo:
la banca del territorio, nata dall’iniziativa di persone
(i Soci) che hanno deciso di unire le risorse
e di cooperare per fare impresa bancaria.
(Foto MARCO CARULLI)
(Servizio publiredazionale)