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Carlotta Salerno

Politiche educative, Giovani e Periferie

Inverno 2021

ENTRA A FAR PARTE DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE DEL SINDACO STEFANO LO RUSSO

Classe 1980, di mestiere si occupa di comunicazione e ovviamente di politica. Braccio destro di Portas, è capogruppo dei Moderati a Torino, nonché presidente della Circoscrizione 6. Donna di politica e impegno attivo, di grande competenza per ciò che riguarda educazione, giovani e periferie. Quindi casca a pennello.

Carlotta Salerno fa parte della nuova Giunta Comunale di Torino del neo sindaco Stefano Lo Russo.

 

Può definire Torino in una sola frase?

«“Torino è casa mia”, citazione da Culicchia».

Qual è il primo obiettivo del suo mandato e perché?

«Ho deleghe ricche e complesse, quindi voglio studiare e conoscere, innanzi- tutto. Voglio intervenire in modo deciso sulle criticità e confermare un metodo di lavoro in cui credo profondamente: essere presente sul territorio, a contatto con le persone. La visione deve sempre coniugarsi alla concretezza».

Come vorrebbe che fosse ricordata Torino dopo la vostra amministrazione?

«Come una città che ha colto tutte le possibilità e ha saputo valorizzarle, come una città adatta ai più piccoli, ai giovani, alle famiglie. Una città in cui studiare e in cui rimanere a vivere e lavorare dopo aver terminato gli studi».

Se Torino fosse un libro, che libro sarebbe?

«“Il barone rampante” di Italo Calvino e “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda. Torino per me è un romanzo di formazione, una storia individuale e allo stesso tempo collettiva, un viaggio allegorico tra gli alberi compiuto dal giovane Cosimo, ma anche la traversata e la nuova vita di Enaiatollah».

Il luogo di Torino che consiglierebbe di visitare per primo?

«Io sono per le città da camminare. Consiglio di scendere dal treno, o dal- l’auto, e passeggiare. Passeggiando si respira l’atmosfera sabauda, si incontrano architettura e musei, ci si fa prendere per la gola…».

Il suo personaggio torinese preferito e perché.

«Teresa Noce, perché è stata una donna, madre costituente, lavoratrice. E perché le abbiamo intitolato una piazza insieme alle bimbe e ai bimbi delle scuole».

Squadra di calcio più amata.

«Ho deciso che non posso tifare davvero fino a che non individuo un fuorigioco mentre l’azione è in corso…».

La colonna sonora della sua città.

«I Subsonica e Willie Peyote, dai miei 20 anni a oggi senza soluzione di continuità».

 

Scopri il resto della Giunta Comunale di Torino. Ecco la Squadra della Città.

Leggi l’intervista al nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo.