Circa 700 manoscritti interi o riassemblati e oltre 17mila frammenti di papiro che documentano più di 3mila anni di cultura materiale, scritti in sette scritture e otto lingue differenti. Quella del Museo Egizio di Torino è una delle collezioni papirologiche più significative al mondo e verrà raccontata dalla sua curatrice e responsabile Susanne Töpfer nella conferenza online 'La collezione di papiri di Torino: passato, presente e futuro'.
Se alcuni papiri sono stati ben conosciuti e studiati fin dal loro arrivo con la collezione di Bernardino Drovetti, nel 1824, molti dei tesori cartacei custoditi nei depositi rimangono ancora oggi sconosciuti e il loro contenuto è in fase di studio, se non ancora tutto da scoprire. Tra sguardi al passato e prospettive future, Töpfer coordina anche la 'Turin Papyrus Online Platform' e i progetti di ricerca riguardanti i papiri di Torino; inoltre gestisce la sezione torinese del progetto 'Crossing Boundaries'. Laureatasi all’Università di Lipsia nel 2007, ha ottenuto il dottorato in Egittologia all’Università di Heidelberg nel 2013. Prima di entrare a far parte del Museo Egizio ha lavorato come assistente di ricerca al museo egizio di Lipsia e al 'Book of the Dead Project' dell’Università di Bonn. Come ricercatrice e postdoc all’Università di Heidelberg è stata editor di numerosi testi sulla magia, il lessico e i rituali dell’antico Egitto e ha prodotto numerose pubblicazioni sugli stessi argomenti.
L'incontro è introdotto da Federico Poole, curatore del Museo Egizio, che dal 2014 è diretto da Christian Greco. In streaming sui canali social del polo culturale.