Il corpo che muta per via di una gravidanza, che degenera a causa di una malattia, il corpo che ingurgita vergogna e timori, oggetto e soggetto del desiderio – che va ripensato, riscritto e assecondato – oppure quello che muore vittima di violenza, il corpo e il colore tra privilegi e disuguaglianze. L'incontro a più voci (e a più storie) 'Io sono stata come lei' è una riflessione che coinvolge l'universo femminile affrontando quello che, oggi più che mai, è un tema complesso e dibattuto, a livello pubblico e individuale.
Il programma
- Ambra Angiolini, InFame con Costanza Rizzacasa d’Orsogna
- Elisa Cuter, Ripartire dal desiderio con Giulia Muscatelli
- Raven Leilani, Chiaroscuro con Viviana Mazza
- Francesca Mannocchi, Bianco è il colore del danno con Concita De Gregorio
- Guadalupe Nettel, La figlia unica con Andrea Marcolongo
- Alice Urciolo, Adorazione con Teresa Ciabatti
- Conduce Simonetta Sciandivasci
In InFame (Rizzoli) Ambra Angiolini affronta il tema dell'amore 'di pancia', in cui quel vuoto da colmare è più famelico della testa e del cuore, «quello che manca e non quello che resta», mentre Elisa Cutera indaga quella che viene percepita come l’attuale «guerra tra i sessi». Ripartire dal desiderio (minimumfax) è una critica radicale del moralismo che incrocia e mesce personal essay, psicoanalisi, filosofia e sociologia, cinema e cultura pop, cercando di determinare il senso presente dell’equazione «il personale è politico» (lascito fondamentale della riflessione femminista). Chiaroscuro di Raven Leilani (Feltrinelli) è un romanzo di formazione, sui privilegi e le diseguaglianze di classe e di colore della pelle. Bianco è il colore del danno di Francesca Mannocchi (Einaudi) è una storia di vita vera: quattro anni fa la giornalista e scrittrice scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. Essere malata l’ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l’onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare. La figlia unica di Guadalupe Nettel (La nuova frontiera) è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi. Infine, Alice Urciolo con Adorazione (66thand2nd) racconta la storia di una morte, quella di Elena, che per ciascun personaggio si sovrapporrà alla propria storia personale, a un’educazione sentimentale e sessuale fatta di estremi, in cui l’amore, la tenerezza e il desiderio si mescolano alla sopraffazione, all’umiliazione e alla vergogna.
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