L'esposizione presenta un nucleo di 40 opere risalenti al periodo 1966-2016 e stimola una riflessione critico-storica intorno all'esperienza creativa dell'artista. A partire dal 1967 – anno di debutto con la mostra 'Arte Povera – Im Spazio' alla Galleria La Bertesca di Genova – Prini prende parte alle ostensioni di lavori artistici più significative dell'epoca: 'Op Losse Schroeven' allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1969), 'When attitude becomes form' alla svizzera Kunsthalle Bern (1969), 'Information' al MOMA di New York (1970), 'Conceptual Art, Arte Povera, Land Art' alla GAM di Torino (1970) e 'Contemporanea' a Villa Borghese, a Roma (1973). Nei primi anni Ottanta, l'artista giunge anche al Centre Georges Pompidou di Parigi ('Identité italienne, L'art en Italie depuis 1959', 1981) e alla Tate Modern di Londra ('Zero to Infinity. Arte Povera 1962-1972', 2001). Il percorso espositivo torinese è stato concepito nel rispetto della filosofia dello stesso Prini, ripercorrendo il legame di amicizia che lo ha legato a Mario Merz.
Da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì.
Cultura
L’Arte Povera di Emilio Prini a Torino
Un artista discusso, sfuggente, geniale, ironico, autentico e provocatore: è Emilio Prini, protagonista dell'omonima retrospettiva alla Fondazione Merz
Dal 28 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020