CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino inaugura la stagione autunnale con la grande antologica dedicata a uno dei maestri assoluti della fotografia del XX secolo, André Kertész, mentre in contemporanea, in Project Room, prende vita la collettiva Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari che coinvolge 4 giovani artisti in dialogo con il patrimonio fotografico dell’Archivio Alinari.
La prima mostra è composta da oltre 150 immagini che ripercorrono l’intera carriera di Kertész, di cui si seguono le tappe biografiche:
- si parte dalle prime fotografie amatoriali scattate nel suo paese d’origine, l'Ungheria;
- passando da quelle scattate durante gli anni della prima guerra mondiale, dove si inizia a vedere la sua capacità di trasformare la quotidianità in immagini sospese tra sogno e apparizione metafisica;
- per arrivare alle celebri icone realizzate nella Parigi capitale del mondo culturale degli anni '20 e '30; ai ritratti di personaggi che hanno fatto la storia della cultura e del costume del Novecento; alle scene di strada, diurne e notturne, dove ha ricercato la vera natura delle cose;
- concludendo con le “distorsioni” – giochi nati dagli specchi deformanti dei baracconi del luna park – che lo hanno reso una figura di primo piano anche nell’ambito surrealista.
L’esposizione fa poi risaltare la seconda parte dell'esistenza dell'artista trascorsa in America, in un clima culturalmente diverso: le immagini di questi anni dimostrano infatti come le fotografie di Kertész subiscano l’effetto delle nuove architetture, dei nuovi stili di vita, dei nuovi panorami cittadini hanno sulla sua fotografia.
La collettiva fa parte del progetto vincitore di Strategia Fotografia 2022 per promuovere e sostenere la ricerca, i talenti e le eccellenze italiane nel campo della fotografia. In quest'ottica, Matteo de Mayda, Leonardo Magrelli, Giovanna Petrocchi e Silvia Rosi stanno realizzando una mostra che, attraverso il confronto tra immagini storiche e immagini contemporanee, riflette sulla funzione odierna delle raccolte e sulle diverse pratiche artistiche che si stanno sviluppando oggi proprio a partire dagli archivi, pubblici o privati che siano.
La mostra mescola diverse tipologie di materiali. Le opere realizzate dai 4 artisti entreranno a far parte della collezione FAF. L’iniziativa è accompagnata da un catalogo contenente, oltre ai saggi dei curatori del progetto, la riproduzione di tutte le opere esposte.
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