Nuovo atto per la rassegna estiva 'Summer Plays' che, dopo 'Mistero Buffo', porta in scena la nuova coproduzione di TPE – Teatro Piemonte Europa e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale 'Una specie di Alaska' di Harold Pinter.
A partire dalle testimonianze che il neuropsichiatra Oliver Sacks raccoglie in 'Risvegli', il Premio Nobel Harold Pinter scrive un dramma duro come una relazione scientifica e struggente come un mèlo. 'Una specie di Alaska' è la storia di un risveglio, un incubo freddo: a causa di una malattia, una ragazzina è rimasta come ‘addormentata’ per quasi trent’ anni. Quando si desta è convinta di andare alla festa del suo compleanno, la mamma le ha preparato un vestito per i suoi quindici anni. Ma non c’è nessuna festa.
Non ci sono più né padre né madre. C’è una donna ‘vecchia’ di quarantacinque anni ed è lei stessa. Ad aiutarla nel suo risveglio ci sono la sorella prediletta (divenuta ‘vecchia’ anche lei) e un amico di famiglia, un dottore che ha sperimentato la medicina (la L-Dopa) su di lei. È quasi impossibile convincere quella ragazzina di ciò che le è successo. Il dottore stesso non sa se ha fatto bene. Nel bene e nel male, però, bisogna vivere lo stesso, anche se tutto è privo di senso.
La regia – minimale – è di Valerio Binasco e lascia spazio alle nude interpretazioni di Sara Bertelà, Orietta Notari, Nicola Pannelli. Le scene e le luci sono di Jacopo Valsania e i costumi di Sandra Cardini.