Home > Food > Food Partners > Felicin alla Consolata: abbiamo l’apertura dell’anno
HA APERTO IN PIAZZA DELLA CONSOLATA, ALL'INTERNO DELLA STORICA ERBORISTERIA ROSA SERAFINO, IL BOUTIQUE-BISTROT DI FELICIN DAL 1923, UNO DEI GRANDI BIG DELL'ACCOGLIENZA IN LANGA. LO ABBIAMO PROVATO PER VOI
Quando il celebre filosofo Ludwig Feuerbach elaborava l’ormai inflazionato concetto del “Siamo ciò che mangiamo”, non si riferiva unicamente all’ambito gastronomico, ma anche al nutrimento spirituale. Parlava quindi non solo di cibo, ma soprattutto di emozioni, sensazioni, esperienze, sorprese: siamo presumibilmente il risultato di tutto questo, nel bene e nel male. E a proposito di sorprese e gastronomia, una delle più interessanti novità food di Torino per il 2024 è sicuramente Felicin dal 1923, un gigante della ristorazione (e non solo), che dalla Langa è sceso a Torino per aprire di fronte alla Consolata un interessante boutique-bistrot. Noi siamo andati a scoprirlo per voi. Ad accoglierci Silvia, ovvero madame Felicin, una delle maggiori promotrici del boutique-bistrot e simbolo attuale di una storia con alle spalle un secolo di gloria.
Com’è nata questa idea? «In realtà è stato un innamoramento. Noi amiamo Torino, facciamo avanti e indietro da Monforte d’Alba molto spesso e ci ha bussato alla porta questa occasione. Peraltro in un luogo storico e magnifico come questo…». Già perché uno degli elementi più interessanti del nuovo bistrot è proprio la location: la storica Erboristeria Rosa Serafino, aperta da metà ‘800 come Antica Erboristeria della Consolata. «È un onore continuare, ovviamente a modo nostro, questa incredibile storia. Una storia di coraggio al femminile, e dal fascino unico. La nostra volontà è che quei valori entrino a far parte del nostro percorso, e la ristrutturazione portata avanti con la Sovrintendenza si è mossa in questa direzione. Adesso vogliamo anche appendere i diplomi di Rosa, e cercare negli archivi qualche sua foto… trovarla sarebbe bellissimo!».
Storicità, qualità, internazionalità e tanta emozione
Diplomi che si aggiungerebbero quindi al design di un ambiente tutto fuorché banale, in cui la ristrutturazione di mobili e legni antichi incontra lo charme (notevolmente en rose) dell’impronta che in particolare Silvia ha voluto dare a questi locali: «Era difficile rinunciare alla magia di questo posto, e dove abbiamo potuto abbiamo restaurato. Inserendo chiaramente anche la nostra identità, specie nella cucina a vista curata da mio marito Nino, nei libri sui tavoli a disposizione dei clienti, nei piatti tutti selezionatissimi… Elementi cari alla nostra idea di accoglienza, anche a Monforte».
Premessa doverosa: Felicin è uno dei grandi alfieri della ristorazione e dell’accoglienza in Langa; un precursore nel coccolare il turismo internazionale; una realtà matura, ampia, brillantissima che è come una medaglia al valore per il nostro Piemonte, e soprattutto per Monforte d’Alba. Quindi, che format porta a Torino? A Torino ha portato la frequenza che l’ha fatto grande, e che Silvia riassume così: «Crediamo che qui come a Monforte il nostro mestiere sia donare un po’ di magia a chi ci sceglie». E in piazza della Consolata 5/A la magia si riassume con un bistrot che vive dalle colazioni fino all’aperitivo pomeridiano, passando per l’aperitivo della tarda mattinata, per le merende e soprattutto dal pranzo che porta in dote piatti di Langa e autentici cult della cucina di Felicin (vedi i tajarin tagliati al coltello, i plin, la guancia…).
Tutto è di una qualità commovente, a partire dalle stoviglie. E qui ecco spiegata l’anima da “boutique”: da Felicin è possibile acquistare piatti, tazzine, pasta tagliata al coltello, cioccolato… E tanti altri prodotti che testimoniano un’evidenza importante: Felicin crea reti. Lo fa nelle Langhe e la volontà è di farlo anche a Torino: «Per noi è importante essere non solo un posto dove andare a mangiare, ma un porto sicuro, un riferimento per il territorio e per le persone, anche culturale». Per ora la cena qui da Felicin è esclusivamente su prenotazione il giovedì e venerdì, ma ci assicurano che è al vaglio la possibilità di ampliare l’orario… «Tanti ce lo chiedono, ma noi vogliamo che tutto sia perfetto; quindi stiamo valutando…».
Riassumendo: Felicin si candida a novità gastronomica dell’anno per la città, e siamo solo a marzo. La location è unica, il binomio con il caffè Al Bicerin è da letteratura d’alta classe e i piatti di Felicin sono semplicemente un cult. La proposta food qui in piazza della Consolata riesce a coniugare storicità, qualità, internazionalità e tanta emozione; con una duttilità e un’estetica che raramente abbiamo riscontrato altrove. Questo luogo ha classe e idee; ha la forza di una famiglia che si prende cura delle cose in cui crede. E risuona con la stessa frequenza dei progetti che fanno bene alla città. Perché gli uomini sì sono ciò che mangiano, ma le città sono le imprese che ospitano. Dunque accogliamo con gioia Felicin, una lieta sorpresa che sprona a guardare al 2024 con entusiasmo.
Felicin è uno dei grandi alfieri della ristorazione e dell’accoglienza in Langa; un precursore nel coccolare il turismo internazionale; una realtà matura, ampia, brillantissima che è come una medaglia al valore per il nostro Piemonte, e soprattutto per Monforte d’Alba
Ha aperto in piazza della Consolata, il boutique-bistrot di Felicin dal 1923, uno dei grandi big dell’accoglienza in Langa. Lo abbiamo provato per voi.
(Servizio publiredazionale)