«L’Avvocato fu il primo a telefonarmi anche se in Italia era ancora mattina presto. Era contento come un bambino che ha appena scoperto la sorpresa nell’uovo di Pasqua. E dire che era un uomo che mostrava poco le sue emozioni». Evelina Christillin ricorda così il 20 giugno 1999, giorno in cui a Seul vennero assegnate le Olimpiadi Invernali del 2006 alla città di Torino.
Un obiettivo a cui Gianni Agnelli aveva lavorato, nonostante l’età avanzata, con passione. Un passaggio non scontato, perché il simbolo della Torino industriale targata Fiat si fece primo pro motore di un nuovo modello di città, animato da altre vocazioni ed energie.
Oggi ci pare quasi scontato, ma 25 anni fa non lo era. Torino era molto diversa: non accoglieva le ATP Finals, non aveva la Torino Art Week, non consegnava Stelle della Mole a Scorsese, non faceva da palcoscenico al gotha del basket maschile italiano.
La città nel tempo si è evoluta, ha sviluppato identità e ambizioni, e di fronte a un progressivo indebolimento del comparto automotive, si è stretta attorno a nuovi leitmotiv urbani: sport, eventi internazionali, aerospazio, formazione… Argomenti che non sono solo buone narrazioni od operazioni di marketing cittadine, ma vere e proprie attività con ingenti ricadute economiche sul territorio.
La conferma, a pochi mesi dall’edizione 2025 che si disputerà a Torino per il terzo anno di fila, viene dalla ricerca che Lega Basket Serie A, organizzatrice dell’evento che assegna la Coppa Italia, e la società StageUp, hanno sviluppato sul tema Gli impatti economici e reputazionali generati dalla Frecciarossa Final Eight 2024 di Torino. Si tratta di uno studio che analizza il peso economico dell’edizione 2024 (conclusa con una affluenza record di 46mila spettatori e allargata anche al settore femminile che ha disputato all’Inalpi Arena la sua Final Four) sul territorio torinese, attraversato nei mesi precedenti all’evento dal “Coppa Tour” che ha toccato 19 diverse località del Piemonte con un lavoro capillare che ha coinvolto tutta la Regione.
Ne abbiamo percorso gli highlights per approfondire l’importanza sempre maggiore che hanno e avranno i grandi eventi per la nostra città. Tra i dati più rilevanti (la relazione è molto dettagliata perché Lega Basket ha voluto investire in un reportage vero e autorevole), spicca quello dell’importante impatto economico sul territorio italiano (15,86 milioni di euro), di cui ben 10,43 milioni su suolo torinese, con un moltiplicatore pari a 15,3 delle ricadute rispetto agli investimenti di Regione Piemonte, Comune di Torino e Camera di Commercio di Torino; e notevoli ritorni nell’impatto diretto sul B2B (con particolare accento su accoglienza e ristorazione). Inoltre, dal punto di vista della “brand reputation” cittadina, emergono altre statistiche utili: il 75% degli italiani intervistati ritiene che la Final Eight abbia influito positivamente sull’immagine della città; mentre il 76% dei torinesi ha seguito con entusiasmo la manifestazione, sapeva che era a Torino ed è rimasta soddisfatta nell’averla ospitata.
Dati confortanti che sono sottolineati dalle Istituzioni del territorio. A partire da Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: «Investire su eventi come la Final Eight ha una doppia utilità: garantiscono visibilità immediata e allo stesso tempo seminano buona economia di cui vedremo gli effetti nei prossimi anni».
Poi Stefano Lo Russo, sindaco di Torino: «La Final Eight è stata uno spettacolo per il pubblico e una scelta strategica per la città. Torino ha confermato di essere ideale palco per questi grandi eventi. Sono operazioni importanti che continueremo a supportare».
E in questa funzionale collaborazione si inserisce anche la Camera di Commercio di Torino, con le parole del presidente Dario Gallina: «I 10 milioni di euro della Final Eight sono una ricaduta forte. E ci ricordano quanto sia fondamentale avere strumenti per misurare con precisione l’importanza dei grandi eventi per il tessuto urbano».
Insomma, la Frecciarossa Final Eight 2024 ha riscosso grande successo, di pubblico e di critica come si direbbe al cinema, ma soprattutto ha confermato quanto l’indotto dei grandi eventi sia oggi uno dei core business della città di Torino. Una nuova vocazione su cui Torino sta investendo, e che deve aprire a sfide e opportunità sempre più rilevanti. Colte al volo dalla Lega Basket, come evidenzia Umberto Gandini, presidente LBA: «È sempre un piacere tornare a Torino con la Final Eight e tutte le iniziative correlate. Abbiamo raccolto grandi successi, e quindi abbiamo grandi aspettative anche riguardo l’edizione 2025, a Torino dal 12 al 16 febbraio».
Intanto, qualche settimana fa, si è aperto il ticketing, perché i grandi eventi si progettano con idee e visioni a lungo termine, anche nell’ottica di un possibile proseguimento con la Final Eight 2026… La chiosa a Giovanni Palazzi, presidente StageUp: «Operare in sinergia con il territorio è oggi cruciale, specie per valorizzare i grandi eventi, e di conseguenza la rendicontazione a cittadini e stakeholder è diventata fondamentale. Per fornirla completa e utile servono strumenti approfonditi e attendibili, figli di investimenti importanti come quelli impiegati nel caso specifico da LBA».
Lega Basket Serie A, organizzatrice dell’evento che assegna la Coppa Italia, e la società StageUp, hanno sviluppato sul tema Gli impatti economici e reputazionali generati dalla Frecciarossa Final Eight 2024 di Torino
La Lega Basket Serie A nota anche solo come Serie A è la massima divisione professionistica del campionato italiano di pallacanestro.
FRECCIAROSSA FINAL EIGHT
(foto CIAMILLO-CASTORIA e LBA)
(Servizio publiredazionale)