Siamo stati all’inaugurazione di Grandi Langhe 2024 – The Wine Business Event, interessante manifestazione ospite dei bellissimi spazi delle OGR di Torino. Lunedì 29 e martedì 30 gennaio i giorni utili per potersi confrontare con 300 produttori di vino, degustando le loro proposte.
Perché Grandi Langhe è un incontro affascinante? Perché, pur con qualche pecca, vuole essere una manifestazione “tecnica”, realmente pensata per addetti del settore, giornalisti, ristoratori… che si ritrovano qui a Torino per un grande aggiornamento, e per rinnovare accordi, rubriche, buoni intenti dell’anno. La cornice delle OGR, scelta dagli organizzatori Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Tutela Roero, è sempre vincente: qui si respirano la storia e il DNA manifatturiero torinese, e allo stesso tempo qui si può osservare il futuro; in un luogo rinato e “rivisitato” che però non ha perso la propria identità. Un tempo alle OGR riparavano i treni, ora si muovono tante e affascinanti iniziative.
Grandi Langhe vuole essere una manifestazione “tecnica”, realmente pensata per addetti del settore, giornalisti, ristoratori
Passato e futuro, il mondo che cambia, e noi che dobbiamo farci trovare pronti; sono alcuni dei temi cari alla manifestazione. A tal proposito, lunedì 29 gennaio, alle ore 11, in Sala Duomo, è andata in scena la terza edizione di CHANGES, conferenza “di apertura” di Grandi Langhe 2024, con un incontro dal titolo Changes – Langhe (not) for sale insieme ai relatori Maura Pozzi, Bruno Bertero, Massimo Romani, Matteo Ascheri, Francesco Mulargiu, Massimiliano Cattozzi. Se Grandi Langhe deve essere un’occasione di dialogo sui temi dell’anno appena iniziato (e di quelli a venire), azzeccata la scelta di dedicare l’apertura a un argomento delicato, ovvero: come ci dobbiamo prendere cura delle Langhe?
Nello specifico: come si gestisce un territorio così importante, ormai internazionale, soggetto a un decisivo ricambio generazionale e interessato da investimenti da ogni latitudine, ma allo stesso tempo così forte proprio perché figlio delle famiglie, delle idee, dei valori, delle fatiche che lo hanno reso ciò che oggi è? Serve intervenire? Se sì, in che modo? Oppure è possibile lasciare al mercato il proprio corso? Domande non banali, a cui l’Università Cattolica di Milano ha provato a dare risposte con uno studio dedicato, e che hanno trovato proprio nelle OGR ideale palcoscenico di confronto. È importante che negli stand di Grandi Langhe ci siano i prodotti di ogni partecipante, ma è fondamentale che sui tavoli ci siano le idee.
Noi siamo stati alle OGR lunedì per fare un giro e documentare dal vivo il primo giorno di Grandi Langhe 2024; domani si raddoppia con nuovi incontri, degustazioni, eventi. Ci saranno poi più in là con la stagione il Salone del Vino, quello del Vermouth… Insomma gli appuntamenti a Torino non mancano. Certo, esplorandoli qualche miglioria viene in mente, ma siamo felici di poter vedere una città entusiasta e in movimento.