A soli 24 anni ha già calcato i main stage dei più importanti club e festival di musica elettronica in Italia e in Europa, spingendosi fino ai confini dell’Asia. Greta Tedeschi non si ferma mai e da Torino, la città in cui è nata e dove ha mosso i primi passi nel mondo del DJing, prosegue il suo percorso in console senza sosta e con tanta grinta, tra sonorità dance, progressive ed electrohouse. Top DJ di fama internazionale e dal fascino magnetico – su Instagram ha più di 270mila follower – si racconta ancora una volta sulle nostre pagine, svelandoci qualche novità.
Punto a mantenere questo traguardo in Italia e a salire di posizione nella classifica mondiale. Alla fine, comunque, le graduatorie sono solo numeri che aiutano i promoter a vendere date, la vera differenza la fanno i dischi
L’ultima volta che ci siamo incontrate stavi per lanciare un tuo pezzo. Cos’è successo in questo 2018 appena concluso?
«È stato un anno di svolta per me e per il mio lavoro. Oltre a suonare costantemente in Italia, il mio management (Crystal Music Management) ha ricevuto richieste per tour internazionali e collaborazioni con artisti di rilievo. Nel 2018 è uscito un mio brano, ‘For a Ride’ su ‘Blanco y Negro’, dell’omonima major spagnola, che ha avuto un discreto riscontro. Inoltre, non mi ero mai esibita finora in Asia ed è lì che ho trascorso le feste: Natale in Nepal e Capodanno in India. Subito dopo essere atterrati, Manfredi Morabito, il mio tour manager, e io siamo rimasti immediatamente stupiti dall’attuale aspetto dell’India: le città sono enormi metropoli in cui si può vedere veramente di tutto, grattacieli, migliaia di motorini, macchine e tuk-tuk, cioè Apecar trasformate in taxi. Il cibo e la cultura, poi, sono molto differenti dai nostri, ma nel complesso mi sono trovata molto bene. In seguito sono tornata ancora in Asia, a febbraio, ma questa volta con destinazione Vietnam, altro paese assolutamente affascinante».
Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
«Stiamo lavorando su più fronti. La prima anticipazione che posso darvi è che, da metà 2019, cambierò look: indosserò outfit personalizzati e unici per le mie esibizioni, creati appositamente da uno stilista. Dal punto di vista musicale, invece, ho appena terminato un nuovo brano, ‘Dreamer’, in collaborazione con un altro produttore, Paolo Muscolino, interpretato da Samuel Storm, finalista di X Factor 2018: un brano estivo, pieno di grinta. Sto passando molto tempo in studio e, per il 2019, conto di far uscire anche altri brani».
Dove ti esibirai prossimamente?
«Le prossime date saranno in Germania, Slovenia, Guatemala, Messico, Panama, Colombia, Cina e Thailandia, tutte entro l’estate».
Cosa significa suonare per un pubblico diverso da quello italiano ed europeo?
«In Asia, a livello musicale, sono molto più ‘spinti’ di noi europei. Sono più diffusi generi come l’hardstyle e la psy-trance, di cui personalmente, in Italia, non metterei più di un paio di pezzi a serata. Devo ammettere che gli asiatici sono molto festaioli ed è divertente esibirsi per loro».
Anche il tuo show si adatta alle diverse platee?
«Se parliamo di età, vengono ai miei eventi perlopiù ragazzi tra i 18 e i 30 anni, difficilmente partecipa un pubblico più adulto. Sicuramente, però, quando mi esibisco all’estero oso più che in Italia».
Djanemag ti ha incoronata regina delle DJ donne italiane 2018. Cosa significa per te e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«Sono estremamente felice che Djanemag mi abbia scelta come protagonista italiana del momento. Ogni anno viene stilata questa classifica, ed essermi aggiudicata il primo posto è una bella soddisfazione, rappresenta un buon inizio. Punto a mantenere questo traguardo in Italia e a salire di posizione nella classifica mondiale. Alla fine, comunque, le graduatorie sono solo numeri che aiutano i promoter a vendere date, la vera differenza la fanno i dischi».
Quando potremo ascoltarti di nuovo a Torino?
«Il 23 marzo ho suonato al The Beach ai Murazzi. Ho inoltre iniziato una collaborazione con il Life Club, dove sono in programma altri appuntamenti, ma per il momento non posso svelarvi di più».
(Foto di ARCHIVIO GRETA TEDESCHI)