L'8 MARZO 2020 TORNA A TORINO LA CORSA CHE CELEBRA LE DONNE E SOSTIENE LA RICERCA UNIVERSITARIA SUL CANCRO. IN ARRIVO ANCHE UNA NUOVA EDIZIONE DELLE UNITO-POLITO CONFERENCE SERIES IN CANCER
È l’evento in rosa più atteso dell’anno. Una giornata di sport, cultura, divertimento e solidarietà a sostegno della ricerca universitaria sul cancro organizzata dal sistema universitario torinese formato da Università degli Studi di Torino, Politecnico e Centro Universitario Sportivo torinese, in occasione dell’8 marzo; quest’anno, oltretutto, cadrà proprio in questa data. Just The Woman I Am è una festa: una festa per celebrare le donne; una festa per promuovere uno stile di vita sano; una festa per favorire l’inclusione e la condivisione. E l’invito è rivolto a tutti: donne e uomini, sportivi e non, bambini e adulti, italiani e stranieri. Tutti insieme, uniti, in un’onda rosa ‘contagiosa’. L’edizione 2020 si arricchirà di due giornate, il 6 e il 7 marzo, dedicate al Villaggio della Prevenzione e del Benessere, allestito in piazza San Carlo: saranno organizzate visite preventive gratuite aperte a studenti e alla cittadinanza.
Quella del 2019 è stata l’edizione dei record. Due giorni di grande affluenza con oltre 20mila iscritti e 100mila passaggi. Negli anni la manifestazione è cresciuta molto: oltre 3mila partecipanti nel 2014, oltre 8mila nel 2015, 11600 nel 2016, 15800 nel 2017, oltre 12mila nel 2018 e 20mila nel 2019. L’obiettivo per l’edizione 2020 sarà confermare il traguardo di 20mila iscrizioni. Con i fondi raccolti dalla manifestazione a partire dal 2016, il sistema universitario ha organizzato, a cadenza biennale, le Unito- Polito Conference Series in Cancer. Dall’11 al 13 marzo 2020 si svolgerà il terzo convegno scientifico, accreditato ECM, dal titolo ‘Nanoscience in Cancer Immunotherapy’, alla Cavallerizza Reale dell’Università di Torino. Chiuderà il programma venerdì 13 marzo un convegno divulgativo sempre organizzato dagli atenei torinesi in collaborazione con il CUS Torino. L’idea guida della manifestazione torinese è quella di diffondere il messaggio dell’attività fisica come farmaco a costo zero. Questo messaggio, come dimostra un’importante ricerca canadese, è supportato anche da studi scientifici.
L’esercizio-medicina funziona davvero, a patto che a prescriverlo sia il medico curante. Contapassi e prescrizione medica aumentano del 20% il movimento quotidiano e riducono i rischi cardiovascolari. A confermarlo è un’indagine del McGill University Health Centre di Montreal, secondo cui per cambiare le abitudini e combattere la sedentarietà serve una ‘ricetta’ medica dei passi da compiere ogni giorno, e non bastano generiche raccomandazioni. Lo studio, pubblicato su Diabetes, Obesity and Metabolism, ha coinvolto oltre 350 pazienti con diabete di tipo 2 o ipertensione e 74 medici di varie cliniche di Montreal. Dopo un anno, stando ai dati raccolti, chi aveva avuto la ricetta medica per lo sport faceva in media 1200 passi al giorno in più rispetto agli altri, pari a circa un 20% di movimento in surplus. Non solo, alla maggiore attività fisica si sono associati miglioramenti netti dei livelli di glicemia e della resistenza all’insulina. Tutto questo, naturalmente, dovrebbe nascere dalla tenera età ed è per questo che ogni anno il Centro Universitario Sportivo torinese organizza tantissime attività dedicate al mondo under 18.