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Home > People > Editoriali > Imprenditoria metropolitana > Previsioni e auspici per il 2022 per cultura e teatro
Torino, inverno 2021
Dopo essermi occupato, nelle precedenti rubriche, di vino, mia grande passione, desidero approfondire un tema che mi sta molto a cuore: la cultura e il teatro. Pensando a cosa accadrà nel 2022 per questo settore, così importante per tutti noi, non posso che rifarmi all’idea del bicchiere sempre mezzo pieno, che per me vuol dire avere una visione ottimistica del futuro.
Il periodo appena trascorso, e che stiamo ancora vivendo, ha portato con sé tanti insegnamenti e stimoli, aprendo dibattiti e innescando nuove analisi e ricerche. Non possiamo certo dimenticare i problemi e le sofferenze, ma dobbiamo guardare a quanto di positivo ci ha lasciato. Sono molte le cose che dovremo fare, e chi saprà reagire e puntare su nuovi progetti avrà più successo.
Il comparto della cultura ha sofferto più di altri, ma è stato capace di ripartire non appena è stato possibile, grazie alla creatività e alla tenacia di tutti coloro che ci lavorano. Noi siamo costantemente circondati dalla cultura, non possiamo farne a meno perché ci aiuta a comprendere e migliorare la qualità della nostra vita. Non appena hanno riaperto i teatri, i musei e gli eventi, ne abbiamo avuta la dimostrazione: le persone hanno ricominciato a frequentare questi luoghi, desiderosi di tornare ad assaporare gli spettacoli e le mostre, certi di trovarsi in spazi sicuri. Ecco perché sono molto fiducioso che il 2022 sarà un grande anno per noi torinesi, sia per la cultura che per il teatro, ma anche per il settore del food & wine.
Abbiamo concretamente i mezzi per combattere un nemico invisibile, ma anche una popolazione che ha reagito, delle risorse da investire per la rispesa economica e per rilanciare questi settori.
Un anno di ripartenza e di rilancio, perché lavoreremo con entusiasmo e su basi concrete. La cultura, il mondo del teatro, il settore food & wine saranno il nostro miglior biglietto da visita
Sono convinto che nel 2022 i cartelloni dei teatri ci sorprenderanno perché è forte il desiderio di rialzare tutti i sipari e di produrre allestimenti di alta qualità, gli attori sentiranno ancora più forte il calore del pubblico, elemento irrinunciabile per lo spettacolo, e si consoliderà la sicurezza di chi frequenterà le sale e si godrà gli spettacoli occupando il 100% dei posti. La più bella risposta che ci hanno dato i nostri spettatori è stata quella, oltre a supportarci e fare le code per riabbonarsi, di entrare in modo ordinato nelle sale teatrali, rinnovandoci la loro fiducia e dimostrando il loro desiderio di fruire ed essere parte della cultura.
La cultura continuerà a essere centrale e vincente, ripartiranno i grandi eventi culturali, si ritornerà a un’evoluta normalità, con nuova creatività e risorse per proporre nuovi progetti culturali. Torino saprà ben coniugare la sua bellezza e il suo fascino con l’accoglienza, e questo la renderà vincente, i grandi eventi sportivi, economici, musicali attireranno turisti che potranno di nuovo viaggiare.
L’accoglienza si sposerà con le eccellenze del food, tipiche e uniche del nostro territorio. Anche questa è cultura della qualità; il saper bere, mangiare, scoprire le autenticità e unicità della città di Torino, ma anche di tutto il resto del Piemonte. Infine, il mio sogno e il mio augurio per il 2022 sono di veder realizzato un grande gioco di squadra tra tutti i soggetti culturali coinvolti: il dialogo e la condivisione delle idee renderanno sempre più straordinario il territorio dove viviamo.