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Salone Internazionale del Libro

prima conferenza stampa

LA 36° EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO APRE LE DANZE CON UNA GRANDE CONFERENZA AL TEATRO REGIO. PRESENTATA LA NUOVA DIRETTRICE ANNALENA BENINI E UNA PARTE DEL PROGRAMMA DI QUESTO 2024

Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione del Salone Internazionale del Libro di Torino 2024 (la 36esima edizione), che andrà in scena dal 9 al 13 maggio a Lingotto Fiere. La prima di due (la seconda sarà a fine marzo) utili a scoprire il calendario di questo 2024, ma soprattutto a conoscere la nuova direttrice del Salone dedicato alla letteratura (e non solo) più importante d’Italia, uno degli appuntamenti culturali più famosi e celebrati a livello nazionale.

Ecco quindi che (e non ce ne vogliano staff, Istituzioni, sponsor e affini) sicuramente la figura più attesa di questa presentazione è stata proprio Annalena Benini, la nuova direttrice, che prende il posto del tanto compianto Nicola Lagioia.

Chi è Annalena Benini? Intanto è emiliana (di Ferrara), è giornalista, autrice, scrittrice, lavora per Il Foglio e segue altre testate e progetti culturali; è anche la moglie di Mattia Feltri, altro notevole giornalista.

Che impressione ci ha fatto? Assolutamente buona. Ci è sembrata una professionista, innamoratissima della letteratura, emozionata ma saldamente al comando, a suo agio sul palco allestito nel foyer del Teatro Regio (sempre di una bellezza sconvolgente).

Il tema di quest'anno sarà “Vita immaginaria”, un omaggio alla vita immaginaria in tutte le sue forme e anche alla figura di Natalia Ginzburg

Prima di lei hanno preso la parola il sindaco Stefano Lo Russo, Silvio Viale (presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro), Vittoria Poggio (assessore regionale alla Cultura), il presidente della Liguria Giovanni Toti (la Liguria è la regione ospite del Salone), Alberto Anfossi (segretario generale della Fondazione Compagnia di Sanpaolo), Giulio Biino del Circolo dei Lettori, Dario Gallina (presidente Camera di Commercio) e svariati altri. Ma soprattutto prima di lei sono stati giustamente esposti i numeri da record delle ultime edizioni, che insieme alla qualità della manifestazione hanno contribuito parecchio al plebiscito accordato alla direzione Lagioia.

Dopo una carrellata del genere non era certo facile salire su questo palco a raccontare più nel dettaglio l’edizione 2024 (anche dopo il mezzo spoiler della Poggio), ma Annalena Benini se l’è assolutamente cavata. In attesa ovviamente dei risultati e delle prove pratiche, cosa l’ha “salvata”? Probabilmente l’appoggio del suo team, e un evidente, enorme amore per il mondo della cultura; che penso tutti abbiamo notato e apprezzato.

Quindi, nuova direttrice a parte, cosa ci aspettiamo da questo Salone Internazionale del Libro 2024? Anzitutto, il solito spettacolo: non a caso è questo uno dei più rilevanti appuntamenti culturali del paese. E poi un sacco di ospiti, dai più “ricercati” a veri, mastodontici big: Elizabeth Strout, Alexandra Lapierre, Paolo Sorrentino, Jill Abramson, il premio Nobel Abdulrazak Gurnah, David Nicholls, Mercedes Ron. E sono solo alcuni, ma un buon pezzo del gotha della letteratura (e cultura) mondiale a maggio è tutto a Torino.

Bella la novità delle 7 sezioni del Salone, parallele al programma generale, con 7 curatori d’eccezione di ogni età e skills differenti. Segnaliamo per esempio, tra gli altri, Luciana Littizzetto e Francesco Costa (ottimo giornalista e youtuber di successo).

Degno di nota il proseguimento dell’impegno preso nei confronti di docenti e ragazzi (anche con il supporto di Compagnia di Sanpaolo) con il progetto Bookstock; e da rilevare anche l’anniversario del Salone OFF, che da vent’anni tiene vivo sul territorio il Salone non solo a maggio ma per l’intero anno.

Oggi 14 febbraio aprono ufficialmente i botteghini online per biglietti e accrediti (con, ma solo per qualche giorno, un’interessante promo 2X1), e quindi c’è di conseguenza già ora grande attesa per iniziare a valutare i numeri del Salone 2024.

Il tema di quest’anno sarà “Vita immaginaria, un omaggio alla vita immaginaria in tutte le sue forme e anche alla figura di Natalia Ginzburg. Un bel “claim” (peraltro ben ritratto dall’illustratrice Sara Colaone) che racconta con affetto la magia eterna della letteratura, capace di creare mondi, ribaltare immaginari e perfino la nostra realtà. Sarà un Salone molto “al femminile”, denso d’amore per la cultura e per i valori che si porta appresso. Se doveva essere cambiamento, questa direzione non ci dispiace. Chi vivrà, vedrà. Nel frattempo un grosso in bocca al lupo a questo Salone del Libro 2024.