Sono 11899 le startup in Italia, secondo il report realizzato dal MISE in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere al 1° gennaio 2021. Tra queste, 659 sono made in Piemonte e RedAbissi, nata a dicembre 2018 dall’intuizione di Lucio Gamba e Angelo Burzi, è una di loro. Realtà giovane e innovativa inserita nel mondo del marketing e del digital, ha continuato la sua corsa nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, chiudendo in positivo grazie alla visione dei due fondatori. RedAbissi ha infatti sviluppato un software che sfrutta le potenzialità della comunicazione via social e si rivolge a tutte le aziende che vendono beni e servizi attraverso punti vendita monomarca o multimarca, franchising, network, consorzi, agenzie, partner e rivenditori.
Stiamo parlando di RedHab, una piattaforma di social media management e publishing che permette ai brand di supportare e valorizzare la comunicazione social dei negozi distribuiti sul territorio e di coinvolgere così anche le community locali. Oggi, i social network sono diventati parte integrante delle nostre vite e il 2020 ha dimostrato quanto possano essere utili non solo per accorciare le distanze tra gli utenti ma anche, e soprattutto, per chi fa impresa. Facebook, Instagram, LinkedIn e Telegram, solo per citare i più famosi, possono diventare una vetrina digitale per aumentare la propria notorietà online, interagire con un target più ampio, promuovere i propri prodotti o servizi e conquistare il mercato di riferimento. Per questo motivo è fondamentale che le pagine collegate al proprio marchio siano sempre animate, aggiornate e capaci di attrarre nuovi possibili clienti.
«Oltre il 60% dei retailer possiede almeno una pagina Facebook, più o meno attiva, ma spesso non ha gli strumenti e/o il tempo per proporre contenuti in linea con lo stile comunicativo del brand – spiega Lucio Gamba, CEO di RedAbissi – al contrario, il brand ha tutte le potenzialità per promuovere i propri contenuti ma non può gestire direttamente la pagina di ogni singolo rivenditore e, di conseguenza, deve rinunciare al contatto con quella clientela finale che è certamente più piccola ma molto profilata. Con RedHab ci inseriamo proprio tra il brand e il retailer, per rendere la comunicazione social più semplice ed efficiente».
Grazie alla piattaforma, l’ufficio marketing o l’agenzia di comunicazione del brand hanno modo di creare facilmente un piano editoriale, con contenuti ad hoc che verranno pubblicati sulle pagine social dei singoli rivenditori. «Tutto questo – sottolinea ancora Lucio Gamba – si traduce in ritorno di brand awarness e soprattutto in ricavi per entrambi». Un progetto ‘winwin’, dunque, che ha convinto moltissime grandi realtà nazionali, e non solo – dal mondo dell’infanzia a quello del beauty e del benessere, dall’health care all’automotive, dai consumi e servizi al sociale e fino al travel, sia come agenzie di viaggio che come consorzi turistici – ad affidarsi alla tecnologia di RedAbissi.
Lo scorso anno, la piattaforma ha gestito un totale di 400mila post, pubblicati su circa 5300 canali social collegati a oltre 50 brand, per una community totale di 6 milioni di follower. Numeri notevoli, considerato l’anno appena concluso. Ma come funziona esattamente RedHab?
Semplice, il brand ha a disposizione una consolle di lavoro brandizzata alla quale sono collegate tutte le pagine dei suoi rivenditori. Dalla piattaforma costruisce il piano editoriale per i suoi rivenditori local, che accedendo alla loro area riservata in RedHab via web o app dedicata, ricevono i post e li visualizzano in anteprima. Una volta pubblicati, il cliente troverà nel suo feed dei contenuti professionali che parlano del brand come li avesse fatti il suo negozio di fiducia.
L’azienda, inoltre, può scegliere la modalità di pubblicazione preferita, in accordo con il retailer. È possibile infatti optare per una pubblicazione ‘pianificata’, che aggiunge in autonomia i post senza alcun intervento del negozio, oppure ‘proposta’, in cui sono necessarie l’approvazione finale e l’eventuale personalizzazione del local per il caricamento sulla pagina social. E non solo: come strumento digitale e facilmente accessibile, RedHab può essere utilizzata anche dal negozio stesso per programmare i suoi contenuti originali.
Questi post, interagendo con quelli inviati dal brand, andranno ad arricchire la pagina e a incrementare, di conseguenza, la strategia ‘drive to store’ di ogni punto vendita. «L’obiettivo della piattaforma RedHab è la viralità indotta – chiarisce Lucio Gamba – ovvero far in modo che ci sia qualcuno che rende virale i tuoi contenuti. Dando la possibilità al brand di sfruttare al meglio i social del retailer, riusciamo a rendere quelle pagine più accattivanti e a spingere le vendite». Ciò vale non solo per i contenuti organici ma anche per quelli sponsorizzati, perché RedHab ha ottenuto le certificazioni dai principali social network per poter realizzare e proporre anche campagne pubblicitarie. Una garanzia di qualità che rappresenta un altro punto a favore in grado di semplificare, ancora una volta, la pianificazione social del brand e del punto vendita. Le aziende che aderiscono alla piattaforma sviluppata da RedAbissi possono impostare diversi tipi di campagne advertising, sia su singole pagine che su tutte le pagine o i gruppi di retailer, direttamente dalla loro consolle. I risultati raggiunti potranno essere poi visionati direttamente sulla piattaforma, che indicherà non solo i numeri di ogni singolo post, compresi gli organici, ma anche come sono composte le community, analizzandone i dati, utili a verificare le performance di ogni attività social. Gli analytics di Facebook, Instagram e LinkedIn non avranno più segreti e potranno essere utilizzati per calibrare le successive comunicazioni.
Lo scorso anno RedAbissi ha inoltre lanciato un’operazione di auto crowdfunding sui propri canali per il rilancio dell’attività: il totale dei fondi raccolti è stato investito in ricerca e sviluppo per rendere la piattaforma sempre più aggiornata e completa. «Attraverso RedHab forniamo anche diversi strumenti di instant e digital markenting, dalla gestione dei database ai tool di SMS, email marketing e newsletter – conclude Lucio Gamba – stiamo iniziando a collaborare anche con numerose realtà straniere, e questo è tutto merito del nostro team composto da giovani professionisti dal profilo internazionale. Credo molto nella contaminazione col mondo che ci circonda, perché penso sia d’ispirazione soprattutto nel digital e per chi vuole fare impresa in modo innovativo. Come startup vorremmo espanderci in ottica corporate, mantenendo sempre quell’approccio smart e open mind che ci ha caratterizzati finora. È questa la nostra prossima sfida per il futuro».
Tre domande a Lucio Gamba, esploratore digital
Il mondo delle startup è innovativo, tecnologico, digitale e spesso viene associato a strumenti, software, prodotti all’avanguardia. Ma ciò che rende speciale questo tipo di imprese è la visione di chi sta dietro al progetto, come Lucio Gamba, co-fondatore di RedAbissi. Dopo una carriera come direttore marketing in diverse aziende, sia in Italia che all’estero, ha riconvertito nella startup le sue competenze professionali e, soprattutto, le sue esperienze personali. Grande viaggiatore, biker, walker e runner, ha percorso in moto mezzo mondo, raggiungendo Tokyo da Torino e persino visitando l’Alaska o Paesi ancora poco conosciuti al turismo di massa, come l’Armenia o la Georgia: «È il mio modo per staccare la spina e ricaricarmi», racconta.
Come concilia il lavoro con questa sua grande passione?
«Do molto valore al tempo ed è anche per questo che ho avuto l’idea di creare RedHab, che fondamentalmente semplifica la pianificazione social facendo risparmiare energie a chi deve occuparsene. Sono abituato a lavorare 15 ore al giorno ma è il compromesso che ho accettato per poter essere libero di viaggiare e partire da solo quando ne ho bisogno. Ho la grande fortuna di avere una famiglia che comprende questa mia necessità, perché sa che è il momento in cui ricostruisco me stesso».
Un’attitudine all’esplorazione che ritroviamo anche tra i valori di RedAbissi…
«Sono solito viaggiare in ‘situazioni di disagio’, come mi piace raccontare, quindi in tenda e senza troppi bagagli. Questo mi permette di essere sempre in condizione di superare piccole e grandi sfide quotidiane, adattandomi all’ambiente che incontro lungo il mio percorso. Ho voluto strutturare l’azienda con una gestione del team orizzontale, in modo che le persone fossero autonome e motivate a crescere. Non bisogna mai rinunciare alla curiosità e credo che aggiornarsi e mettersi in discussione sempre sia importante anche nel mondo del lavoro».
Il libro sul comodino?
«Di contemporaneo non leggo molto, sono un patito della letteratura dell’Ottocento per quell’atmosfera di decadenza che si respira tra le pagine dei grandi autori dell’epoca. Tra questi amo soprattutto Thomas Hardy, Zola e Goethe».
RedAbissi e RedHab
I nomi della startup e della piattaforma prendono ispirazione dalla teoria di marketing dell’Oceano Blu, che rappresenta uno spazio di mercato inesplorato, contrapposto all’‘oceano rosso’ infestato dagli squali della concorrenza. L’obiettivo di RedHab è infatti offrire alle aziende delle strategie e degli strumenti innovativi per sopravvivere ed emergere nel mare dei competitor e fare la differenza.
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- I numeri di RedHab
- 50 brand
- 5300 canali social gestiti
- 400mila post nel 2020
- 6 milioni di follower totali
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Sito: www.redabissi.com
Indirizzo: via Assarotti, 10
Telefono: 011.19174925
Facebook: RedHab
(Foto di REDABISSI)