Home > Food > Food Partners > Ceccarelli: tra passato, tecnica, affetto e futuro
IL RISTORANTE CECCARELLI È UN CLASSICO DELLA RISTORAZIONE TORINESE, OGGI GUIDATO DA WALTER ED ENRICO: UN CULT PROIETTATO CON BRILLANTEZZA NEL FUTURO (SENZA DIMENTICARE CIÒ CHE È STATO)
«Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare». È vero. La frase viene da quel capolavoro cinematografico che è il film Ratatouille; un contenitore colmo di verità e poesia riguardanti la cucina. Dicevamo: è vero; ed è incredibile come il cibo alla fine trovi sempre qualcuno disposto ad amarlo e celebrarlo, specie dal lato delle pentole (chiaro, dal lato della tavola è un po’ più facile). Parlare di Ceccarelli a Torino significa scomodare una parte di storia della ristorazione della città.
Una storia le cui origini sono toscane, come la famiglia Ceccarelli d’altronde, e che per oltre 50 anni (e ancora oggi) ha tenuto banco a Torino tra successi e onori della critica. Circa un anno fa, questa storia ha subito una piccola ma emblematica rivoluzione, per tuffarsi con entusiasmo nell’oggi e nel domani. Noi siamo andati a farcela narrare, dal vivo, per poi raccontarla a voi, su queste pagine. Il Ristorante Ceccarelli (letteralmente a due passi dalla splendida e pedonale via Monferrato) è un cult del panorama food cittadino, e a gennaio 2023, ha visto salire definitivamente in cattedra Walter ed Enrico, subentrati a Claudia e Antonio (storici fondatori, e genitori di Walter).
«Mio padre e mia madre hanno deciso di andare in pensione – ci racconta Walter – e insieme a Enrico, che già era nella squadra da diverso tempo, ci siamo assunti la responsabilità di questa storia lunga oltre cinquant’anni». Già perché la famiglia Ceccarelli è alfiere fin dagli anni ’70 della ristorazione torinese, di cui ha ampiamente scritto la storia. «Questo ristorante è in realtà quello in cui mio padre ha deciso di mettere il cuore, di fatti gli ha dato il proprio nome, e non era mai successo. Ha qualcosa di speciale, e noi vogliamo metterci la nostra identità».
Una cucina buona, attenta al dettaglio, con prodotti eccellenti
Insomma, cosa è cambiato nel passaggio di consegne? In realtà tutto e niente. La squadra del Ceccarelli è sempre la stessa: un ingranaggio oliato alla perfezione, un team che gioca praticamente a memoria. Enrico ci confessa: «All’inizio un po’ di “timore” c’era, anche perché abbiamo clienti affezionati davvero da cinquant’anni, e conquistarli non era scontato». E come avete fatto? «Semplicemente rimanendo ciò che siamo ed eravamo; e rispettando la nostra filosofia, ovvero quella di una cucina buona, attenta al dettaglio, con prodotti eccellenti… E con il faro costante del rendere felici i nostri clienti. Il complimento più bello che ci fanno è che qui sembra di stare a casa, per noi è il massimo, perché è quello che vogliamo», chiosa Walter.
C’è una bella sinergia tra Walter ed Enrico, la cucina e la sala, i fornelli e l’accoglienza: figure autorevoli, sicuramente forti, ma allo stesso tempo complementari. Il menù in realtà aiuta a capire l’anima di questo posto molto più che tante altre parole (e quando succede vuol dire che c’è talento): il vitello tonnato cotto a bassa temperatura (rosa e morbido) non è solo un omaggio al Piemonte, ma la dimostrazione empirica della voglia di abbracciare futuro e tecnica della cucina. L’insalata di mare invece è un classico fisso in carta da sempre, ereditato da papà Antonio, e quindi omaggio a lui e alla tradizione gloriosa di questo posto. Così come la bistecca Ceccarelli, un nome, un cult: che poi è “solo” una bistecca buonissima, con aglio, olio, peperoncino, rosmarino, cotta alla perfezione (anche questa effige storica by Ceccarelli).
E ancora: ravioli polpo, friarielli e pomodorini del Piennolo (rigorosamente tirati a mano), figli di una certa ricerca e creatività che Walter porta avanti in cucina, e che vediamo chiaramente nei crudi di pesce accompagnati da maionese di wasabi (questa in particolare un vero segno di discontinuità con il passato). Come ci ha raccontato Enrico, il desiderio è quello di valorizzare il DNA e la storicità di Ceccarelli, portandone la leggenda nel futuro, un passo alla volta, con sensibilità: «La nostra clientela lo ha capito, e anzi oggi abbracciamo tanti nuovi clienti, che poi saranno quelli che si affezioneranno nuovamente…».
Noi abbiamo capito il perché di tutto questo affetto, e lo spieghiamo con un piatto: le patate fritte di Ceccarelli. Walter ed Enrico ci hanno confessato che non possono togliere le patate fritte (tagliate finemente a mano) dal menù. I clienti le vogliono e secondo noi il motivo è chiaro: sono come una canzone di Pino Daniele, come la maglia di Italia ’90, come il salotto di casa nostra… Insomma ci mettono a nostro agio e ci fanno stare bene.
Riassumendo: Ceccarelli è un must dei ristoranti a Torino, che ha saputo trasportarsi nel futuro con un cambio di guardia eccellente, coniugando un passato glorioso a una sana voglia di evoluzione; il tutto, sempre, al totale servizio del cliente, e del suo ben mangiare. Complimenti.
Il desiderio è quello di valorizzare il DNA e la storicità di Ceccarelli, portandone la leggenda nel futuro, un passo alla volta, con sensibilità
Il Ristorante Ceccarelli propone cucina toscana e piemontese preparata dai Ceccarelli, toscani di Massa Carrara, arrivati a Torino nel 1958. La tradizione rimane invariata anche oggi da quando Walter ed Enrico sono subentrati ad Antonio e Claudia nella gestione della cucina e della sala.
RISTORANTE CECCARELLI
Via Santorre di Santarosa, 7 – Torino
Tel. 348.9018484
(Servizio publiredazionale)