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Scarabosio-Lanteri

«Abbiamo innovato la figura del commercialista»

A TORINO, UNO STUDIO DI COMMERCIALISTI CHE, ATTRAVERSO L’IMPIEGO DI TECNOLOGIE INFORMATICHE AVANZATE, OFFRE LA MASSIMA EFFICIENZA CONCENTRANDOSI SUL CLIENTE, ANDANDO A INTERCETTARE LE SUE ESIGENZE E PRESENTANDO SOLUZIONI CONCRETE E OPPORTUNITÀ FINORA PRECLUSE ALLE MICRO-IMPRESE

È uno dei pochi studi professionali in Italia che si occupa in modo innovativo di gestione di patrimoni mediante strumenti evoluti come i trust; è il punto di riferimento sul territorio di importanti associazioni di categoria quali, ad esempio, Federalberghi Torino; si distingue per essere formato da una squadra di professionisti con competenze interdisciplinari. Parliamo dello Studio Scarabosio-Lanteri, in via Roma 366 a Torino. Fondato nel 2013 da Marcello Scarabosio e Filippo Lanteri, dottori commercialisti, lo studio si avvale di associati con cui condividere lo stesso fine: mettere il cliente al centro, offrendogli un interlocutore multidisciplinare e presente che sia una guida e un confronto nei momenti di grande difficoltà come quelli che stiamo vivendo.

Di cosa vi occupate principalmente?

«Consulenza societaria, tributaria e fiscale – nazionale e internazionale – a imprese, professionisti, enti e consorzi; protezione del patrimonio personale; istituzione di trust; gestione della crisi per imprese in difficoltà».

Qual è la filosofia che seguite nel lavoro?

«Mettere al servizio del cliente massima efficienza e un’assistenza personalizzata mediante l’utilizzo di tutte le novità tecnologiche disponibili per rilanciare la figura del commercialista».

In che senso “rilanciare la figura del commercialista”?

«Il commercialista è stato ridotto, sotto la pressione di numerose e onerose scadenze, a fare il passacarte, come fosse un funzionario dell’Agenzia delle Entrate pagato dal contribuente. Noi, invece, vogliamo riportare il commercialista al suo ruolo di interlocutore dell’imprenditore, dedicandoci interamente al cliente, affinché non vada mai fuori rotta nei momenti di crisi e venga aggiornato su tutte le novità, non solo normative».

Come ci siete riusciti?

«È stato possibile demandando adempimenti di legge, contabilità e dichiarativi fiscali a una struttura creata ad hoc, in modo che noi commercialisti, anziché essere assorbiti da tali oneri, possiamo rivolgere l’attenzione ai nostri clienti. Siamo pertanto in grado di offrire alle micro-imprese quelle opportunità che normalmente sono riservate alle grandi imprese. L’informatizzazione è uno dei nostri più grandi alleati».

Quali servizi avete implementato con la tecnologia?

«I nostri sistemi permettono al cliente di caricarsi la contabilità, o parte di essa, in modo da personalizzare meglio le rilevazioni contabili e avere sempre i dati aggiornati. Allo studio spetterà la gestione degli adempimenti connessi con la contabilità mentre ai professionisti l’analisi e l’interpretazione dei dati, tempo per tempo, così da programmare il business dell’impresa al fianco dell’imprenditore. L’intervento in azienda, poi, si spinge anche alla creazione di soluzioni personalizzate per automatizzare processi manuali, demandandoli alla macchina e liberando quindi risorse umane da dedicare a compiti di più alto valore».

Dunque, esperti anche in informatica per ottimizzare il lavoro di consulenza…

«Sì, abbiamo deciso di evolverci per conferire un rinnovato lustro alla nostra professione. Anticipando i cambiamenti tecnologici per non subirli».

Marcello Scarabosio e Filippo Lanteri

Lo staff al completo

 

Abbiamo innovato la figura del commercialista.

Questo è Studio Scarabosio-Lanteri. Un team di professionisti specializzati in materie specifiche e variegate, la cui fusione genera un ventaglio di competenze a 360° tanto per privati che per aziende. Lo studio vanta collaboratori di professionalità ed efficienza ed è in grado di fornire ai propri clienti una consulenza sartoriale tagliata sulle specifiche necessità.

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Sito: www.studioslca.com

Indirizzo: Via Roma, 366 (TO)

Telefono: 011.036140

 

 

(Foto di MARCO CARULLI)

(Servizio publiredazionale)