DAL 9 AL 13 MAGGIO TORNA IL SALONE DEL LIBRO, UNO DEGLI APPUNTAMENTI CULTURALI PIÙ IMPORTANTI D'ITALIA. CON UNA LINE UP GIGANTESCA, UNA NUOVA DIRETTRICE E TANTE CHICCHE DA SCOPRIRE. CE NE HANNO PARLATO ALLA SECONDA, COLOSSALE PRESENTAZIONE A TORINO, AL CINEMA AMBROSIO
Se ci era piaciuta la prima conferenza stampa del Salone del Libro 2024 al Teatro Regio a febbraio, è perché non avevamo ancora visto quella del 26 marzo al cinema Ambrosio…
Dopo le ormai famose (e un po’ noiose) peripezie di Paolo Virzì al suddetto cinema, noi ci torniamo per godere della seconda presentazione del Salone del Libro, quella definitiva insomma, comodamente seduti al cinema Ambrosio. Anche perché “da cinema” è la prestazione offerta da Annalena Benini (la nuova direttrice del Salone) e da tutta la compagnia che ha raccontato a stampa e ospiti vari la grandezza di un Salone che, a poco più di un mese dallo start, si preannuncia già da fuochi d’artificio.
Noi impieghiamo questo articolo per sciorinare un po’ di numeri, impressioni e utili info… Sicuramente non tutto ciò che si è detto, dato che la cartella stampa di questa edizione ha “solo”, come ripetuto più volte, una cinquantina di pagine… Nota tecnica apprezzata di questa conferenza: intelligente la scelta di non dare eccessivo spazio alle necessarie citazioni di sponsor e partner, tra aziende, Istituzioni, Fondazioni… che avevano già avuto palco nell’occasione del Regio.
Le novità più eclatanti e immediate che ci vengono raccontate sono quelle “strutturali”, ovvero la volontà di puntare sulla comodità di avere quattro ingressi distinti per tagliare un po’ le code (anche approfittando della metro di Italia ’61); la nascita di un Padiglione 4 dedicato interamente al nuovo Bookstock (quello con le idee per i giovani, le scuole, la formazione…) di oltre 5.000 metri quadri; la creazione di un nuovo piazzale esterno che amplia gli spazi, dà respiro al palco dei live, semplifica gli spostamenti. Implementazioni ambientali che rendono questo Salone già da record, in quanto il più grande di sempre, con 137.000 metri quadrati di spazi e 15.000 sedute in più per assistere agli eventi.
Citazione d’obbligo poi al Salone OFF che compie vent’anni e porterà nei giorni del Salone scrittori e scrittrici in giro per Torino, e per la line up di ospiti che sono veramente tantissimi, tra scrittori di culto, premi Pulitzer, bestsellers di professione e fama, e personaggi del mondo della cultura più in generale, dal fumetto alla settima arte, dal giornalismo d’inchiesta alla musica, da James Ellroy a Paolo Sorrentino a Zerocalcare. Impossibile citarli tutti qui, ma, anche per segnarvi i più interessanti, l’invito è a esplorare per bene il programma così da non perdervi i vostri incontri preferiti (perché ce n’è veramente per tutti i gusti).
Vita immaginaria è il tema di questo anno: lo abbiamo già detto noi, lo ha ripetuto Annalena Benini giusto un paio di volte, più circa tutti gli ospiti sul palco dell’Ambrosio. Ci ha stufato sentirlo? No. E il rischio c’era, ma la citazione alla Ginzburg ha veramente un raggio d’azione tecnico-emotivo vastissimo, che può essere declinato in un’infinità di sfumature, e quindi non stufa, perché trova sempre percorsi affascinanti. E descrive bene la magia della cultura in generale, che crea mondi nuovi e colori inaspettati.
Quindi, superato anche il tema del tema, si torna al programma: il 9 inizia ufficialmente il Salone, che prosegue poi fino al 13, ma l’8 sera l’Auditorium Rai saluta l’inizio della manifestazione con un concerto dal titolo Castelli in aria.
Uno degli aspetti più interessanti di quest’anno è poi l’esistenza di diverse sezioni che la direttrice ha affidato a un team di esperti, che animeranno ognuno la propria “branchia” tra incontri, talk e altre attività sfiziose. Ottime le scelte, un buon mix di pop e competenze: Alessandro Piperno curatore sezione Romanzo, Teresa Cremisi, presidente di Adelphi e curatrice della sezione Editoria, Melania Mazzucco curatrice della sezione Arte (assente all’Ambrosio), Francesco Piccolo curatore sezione Cinema, Luciana Littizzetto della sezione Leggerezza, Francesco Costa della sezione Informazione ed Erin Doom curatrice sezione Romance.
Parlano tutti sul palco dell’Ambrosio, presentano le attività della propria sezione e gli ospiti (veramente d’eccezione), e sono bravi. Oggettivamente. Parlano bene. Menzioni d’onore probabilmente a Francesco Costa, giornalista de Il Post e divulgatore sui social con centinaia di migliaia di seguaci, e all’ironia di Francesco Piccolo.
Giusti e doverosi gli omaggi a Ernesto Ferrero (a cui verrà dedicato un momento anche all’interno del Salone) e a Michela Murgia, che amiche e amici scrittori ricorderanno sul palco in un talk dal titolo Ricordatemi come vi pare.
Liete conferme quelle del consueto appuntamento con L’autore invisibile curato da Ilide Carmignati, uno spazio dedicato al mondo della traduzione; l’angolo dello sport: con la sala olimpica sostenuta da Esselunga, il podcast sportivo I fuoriclasse…; e poi Il bosco degli scrittori, scenografico, super fotografato… bello perché vero e perché da qui passano scrittori brillanti. Gradita anche la continuazione del progetto Un libro cento scuole, che ha portato Cime tempestose di Emily Brontë in giro per tutta Italia grazie al supporto di Compagnia di Sanpaolo; e la conferma della rassegna Sul tetto del salone, con altri nomi e altri big che saranno protagonisti sul tetto del Lingotto.
Insomma, una conferenza stampa ricca di spunti, nomi, informazioni (e anche ringraziamenti a tutta la squadra che da tempo lavora al gran evento), per quello che ci aspettiamo non solo come il più ampio Salone del Libro mai messo in campo, ma ci auguriamo anche il più frequentato, gradito, utile alla città e all’intero tessuto culturale italiano. Perché il Salone è ufficialmente cresciuto, è internazionale e pure torinese, ha una nuova direttrice con idee brillanti e finalmente l’attenzione che merita. E noi non possiamo che augurargli un roseo futuro.