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Torino, autunno 2021
Che emozione! Torino Magazine, questo periodico, festeggia, con il numero che state sfogliando proprio ora, le sue 150 copertine. Un’avventura iniziata nel 1988 e che continua ancora oggi, con una veste grafica rinnovata periodicamente e contenuti sempre interessanti e stimolanti, utili a informare e capaci di incuriosire.
Ma nel 1988 a Torino nasceva anche il Salone Internazionale del Libro, che allora si chiamava solo Salone del Libro.
E il nuovo numero di Torino Magazine è in edicola quando al Lingotto è appena andata in scena la 33a edizione di questa fantastica manifestazione (per la prima e unica volta in ottobre causa emergenza pandemica). Un programma vario e avvincente che ha visto alternarsi momenti di riflessione su temi di stringente attualità e momenti più “pop”, rivolti prevalentemente a un pubblico giovane, con un titolo straordinariamente evocativo: Vita Supernova (allo stesso tempo un omaggio al sommo poeta e un inno alla ripartenza).
È suggestivo pensare che due protagonisti della scena cittadina come Salone del Libro e Torino Magazine condividano la data di nascita.
Ma se si trovassero a dialogare proprio come due personaggi, che cosa si racconterebbero?
Ed è suggestivo pensare che questi due importanti protagonisti della scena cittadina condividano la data di nascita. Ma, se si trovassero a dialogare proprio come i personaggi che ogni volta immaginiamo si incontrino in questa rubrica, che cosa si racconterebbero? Sono certo che, innanzitutto, si guarderebbero con reciproco rispetto e ammirazione. 150 numeri sono un gran bel traguardo, proprio come lo sono 33 edizioni.
Il Salone del Libro ha spesso ospitato Torino Magazine nei suoi padiglioni, proprio come Torino Magazine ha spesso ospitato il Salone tra le sue pagine. Hanno attraversato il tempo e superato crisi e difficoltà. Hanno visto Torino, la loro città, la città che è il loro tratto distintivo e il loro comune denominatore, evolversi e trasformarsi.
Hanno condiviso la magia delle Olimpiadi invernali, hanno ospitato personaggi straordinari e sofferto a causa di perdite incolmabili e dolorose. Eppure sono ancora qui, come due adolescenti che guardano al futuro con gli occhi meravigliati di chi è capace di sognare.
Proprio 150 anni fa la capitale d’Italia fu trasferita da Firenze a Roma, ma nel cuore di Torino Magazine e del Salone del Libro la capitale è ancora Torino (proprio come lo fu, per prima, dal 1861 al 1864): la città ineguagliabile laboratorio di idee e iniziative che da qui hanno preso il largo, per poi crescere e affermarsi in un immaginario spazio senza confini.
Le ho scorse di recente, quelle 150 copertine: quanti ricordi, quante emozioni sono ritornate a galla. Non si tratta unicamente di un archivio fotografico, ma di un vero e proprio cassetto del cuore. Allo stesso modo, ho idealmente ripercorso tutte le precedenti edizioni del Salone del Libro e li ho rivisti, i ragazzi che affollano le sale, il pubblico incantato alla presentazione di un libro, attento ed emozionato ad ascoltare la lectio magistralis che ogni anno apre la kermesse.
E i miei occhi si sono improvvisamente inumiditi e anch’io mi sono scoperto emozionato, per l’orgoglio di essere nato e cresciuto sotto questo cielo e di avere oggi l’onore (e l’onere) di essere il presidente di quella stessa manifestazione dove, nel 1988, ho investito tutto il mio primo stipendio, uscendo dalle sale di Torino Esposizioni (perché lì tutto ha avuto inizio) carico di sacchetti ingombri di libri che non vedevo l’ora di leggere per perdermi tra le loro pagine.
Ed è a quel punto che li ho visti, Torino Magazine e il Salone del Libro, l’uno di fronte all’altro, sorridersi ammiccando: una nuova amministrazione sta per prendere le redini di Torino e loro, ancora una volta, sapranno renderla orgogliosa, ben sapendo che un giorno anche quell’amministrazione passerà, mentre loro saranno ancora lì a festeggiare 200 copertine, l’edizione numero 50…