Home > Food > Food Partners > Bomaki raddoppia: ecco Bomaki Carignano
BOMAKI È UN PICCOLO IMPERO GASTRONOMICO, CON 10 LOCALI A MILANO E 2 A TORINO. IL PRIMO, SUBITO UN SUCCESSO, AI MURAZZI; IL SECONDO, PIÙ GIOVANE, NEL FASCINOSISSIMO SALOTTO TUTTO TORINESE DI PIAZZA CARIGNANO
L’idea di Bomaki nasce a Milano, anni fa, quasi come un gioco. La sfida era rivoluzionare un ristorante di sushi preesistente, ripensandolo in una chiave diversa. Per scherzo, per un viaggio galeotto in Brasile, nasce il primo embrione di Bomaki; dove “Bom” (che viene dal brasiliano-portoghese e significa sommariamente “buono”) si sposa con il termine “maki”, evidente richiamo al mondo del sushi nipponico.
Il successo e l’espansione sono fin da subito inesorabili. I colori e i sapori dei frutti tropicali esaltano l’arte della preparazione del sushi, in abbinamenti che si rivelano fin da subito vincenti. «…E fu amore e fu rivoluzione». Da Milano, a un certo punto, su spinta e convinzione di Mario Mongioj, Bomaki “goes to Turin”: «Ero certo che Torino avesse le caratteristiche per accogliere il mondo Bomaki – parla Mario – e dopo varie ricerche per trovare la location giusta, ci siamo innamorati dei Murazzi. Qualunque Bomaki apra, avrà sempre un dehors, perché ci piacciono aria, sole e libertà; e i Murazzi erano la location perfetta. Erano una sfida in piena regola, che tanti tra l’altro ci hanno sconsigliato, e invece si sono rivelati una vittoria clamorosa». Bomaki è stato letteralmente il pioniere della seconda vita dei Murazzi, luogo cult per i torinesi ma su cui nessuno avrebbe scommesso una lira. Buffo pensare che la nuova vita dei Murazzi passi attraverso la determinazione di un ragazzo nato a Torino, emigrato a Milano e ora tornato a portare Bomaki in città. Buffo ma mica tanto; fatto sta che Bomaki Murazzi è un fuoco d’artificio di notorietà, in pochi anni diventato un must cittadino, e il sushi in riva al fiume con influenze brasiliane è da allora solo e solamente Bomaki; gli altri imitano. Non lo diciamo solo noi, lo dicono i numeri. Un successo, insomma, che non poteva lasciare indifferente chi Bomaki a Torino lo ha portato: «Dopo l’exploit dei Murazzi, è stato naturale pensare a un secondo punto. Bomaki, come filosofia, ricerca sempre luoghi strategici, con una storia e un’identità. Così è nata l’idea di Bomaki Carignano, in piazza Carignano: un luogo ricco di fascino, sede del primo Parlamento d’Italia, del ristorante Del Cambio, in cui hanno recentemente aperto realtà come Pescaria e Antica Focacceria San Francesco, realtà internazionali che hanno compreso il potenziale di questa piazza. La nostra convinzione è che possa diventare polo food e culturale di una Torino sempre più viva e internazionale».
E Bomaki, in questo panorama di stelle, si colloca alla perfezione: perché ha un’identità, buona cucina e soprattutto un orizzonte. Anche le pareti sono un gioco fusion, dove le geishe dialogano con animali tropicali, mentre i lampadari sono pera dell’artista sudamericano Alvaro Catalan De Ocón, che costruisce le sue opere utilizzando bottiglie di recupero; perché la vita è un ciclo continuo e perché essere contemporanei significa essere attenti, responsabili, sostenibili. No plastica da Bomaki e materiali interamente riciclabili.
Tutto ci piace di questo locale: il mood, questi lampadari, l’angolo degli spirits dietro al bancone, la saletta al piano di sotto pensata per avere privacy e per piccoli eventi; e poi ovviamente gli uramaki, le tartare, il tataki di salmone… Chi ha investito su Bomaki ha deciso di scommettere prima che sulla buona cucina, su una base solida di idee e convinzioni non barattabili.
Bomaki ha dimostrato che, laddove nessuno pensava si potesse ricreare un business intelligente (ai tanto amati Murazzi), è invece possibile farlo. Servono intuizioni, impegno, buone idee, entusiasmo, voglia di rovesciare le premesse. Il risultato c’è, è sotto gli occhi di tutti: è la dimostrazione che sì, possiamo farcela. E speriamo che questo serva da spinta ad altri imprenditori, perché ogni capitale conta e investe sul proprio fiume. Per quanto riguarda piazza Carignano, ci immaginiamo un onirico viaggio, fuori dal tempo e tra le culture, in cui Cavour, come era solito fare da Palazzo Carignano, ordina un giorno il suo amato riso all’inglese al Del Cambio, e il giorno successivo questi splendidi rolls all’astice gratinato al mango da Bomaki. Non è una gara, non lo sarà mai; è comprendere il talento dei luoghi per innovare, inventare, crescere. E Bomaki Carignano di talento ne ha parecchio, provare per credere.
Dopo l’exploit dei Murazzi, è stato naturale pensare
a un secondo punto. Bomaki, come filosofia, ricerca sempre
luoghi strategici, con una storia e un’identità. Così è nata l’idea
di Bomaki Carignano, in piazza Carignano.
Bomaki, l’uramakeria trendy ed easy chic dall’anima nippo-brasiliana dove innovazione e creatività si fondono in impareggiabili mix inediti di sapori.
BOMAKI CARIGNANO
Via Cesare Battisti, 3/E – Torino
Tel. 011.2645744
BOMAKI MURAZZI
Via Murazzi del Po, 29 – Torino
Tel. 011.7607953
Instagram: bomakiuramakeria
(Foto di MARCO CARULLI)
(Servizio publiredazionale)