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CUS Torino

Sport, salute e università per la città di domani

IL PRESIDENTE DEL CUS TORINO, RICCARDO D’ELICIO, CI RACCONTA COSA SIGNIFICA PER LA NOSTRA CITTÀ ESSERE STATA DESIGNATA A LOCATION DEI PROSSIMI GIOCHI MONDIALI UNIVERSITARI INVERNALI 2025: TRA OBIETTIVI E SFIDE, «DEVE ESSERE UNOCCASIONE DA NON PERDERE PER VALORIZZARE TORINO E I SUOI ATENEI». NEL FRATTEMPO, NEL 2022 TORNA CON ENTUSIASMO  JUST THE WOMAN I AM, A CUI SI AGGIUNGONO IL CAMPIONATO DEL MONDO UNIVERSITARIO DI GOLF E, A SEGUIRE, QUELLO DI SKI ORIENTEERING

Gli ultimi tempi hanno rappresentato un periodo difficile (non solo per lo sport) e ora è forte e sentito lo stimolo a riprendere il proprio consueto stile di vita, le proprie passioni. Quale occasione migliore per guardare al futuro in maniera positiva della conferma che Torino sarà la sede dei Giochi Mondiali Universitari Invernali 2025? Un evento in cui il Centro Universitario Sportivo torinese ha creduto e su cui ha puntato moltissimo, iniziando a lavorarci due anni fa, fino alla nomina ufficiale. «I Giochi Mondiali Universitari Invernali 2025 sono un passo importante per il nostro capoluogo e per tutto il territorio, prova che il connubio tra sport e politica (penso al contributo portato dall’assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca e al sostegno dimostrato oggi dal nuovo assessore comunale Domenico Carretta) funziona – spiega Riccardo D’Elicio, presidente del CUS Torino – si tratta di un’opportunità tangibile per Torino, perché possa rilanciarsi come città universitaria: secondo le nostre proiezioni, se ora gli studenti sono 100mila, in questi quattro anni potrebbero arrivare a essere 130mila e anche di più. Bisogna però lavorare giocando bene le carte a disposizione. Di potenzialità ne abbiamo, a partire dalla posizione geo- grafica: le più belle montagne italiane a 80 chilometri, il mare a 100 chilometri, le colline a meno di un’ora per degustare prelibatezze enogastronomiche. E questo è un punto. Poi c’è un aeroporto internazionale a 15 chilometri dal centro, e questo è un altro vantaggio. Ora è il momento di studiare la creazione di servizi per gli studenti, come le proposte di residenza, e di vendere Torino come la città più verde d’Italia, come la città della cultura universitaria. Perché è davvero così: il nostro sistema universitario è spendibile in tutto il mondo, e questo è il momento di farlo sapere. Se pensiamo che alle Universiadi del 2007 gli stranieri furono 800, mentre in questa edizione ci si aspetta l’arrivo di 14mila studenti dall’estero, ci rendiamo conto dell’opportunità che abbiamo di attrarre qui nuovi iscritti? Opportunità che è poi da vivere anche come investimento per il futuro, dato che gli studenti di oggi potrebbero, dopo la laurea, diventare lavoratori del domani, restando sempre a Torino. Un’occasione  grandiosa per ringiovanire una città ormai “vecchia”».

L’accensione della Mole Antonelliana in occasione della firma del Contratto dei Giochi Mondiali Universitari Invernali Torino 2025 © Lorenzo Carrus

La città verrà coinvolta?

«Certamente, lanceremo a breve la campagna volontari e abbiamo intenzione di portare gli studenti delle nostre università in giro per il mondo, alle diverse edizioni che anticiperanno quella torinese, perché ricevano una formazione pratica sul tema degli eventi sportivi».

Prima del 2025 ci sono però altri appuntamenti rilevanti…

«Per il 2022 è stato confermato il Campionato Mondiale Universitario di Golf, per il 2024 quello di Ski Orienteering. Insomma, tante occasioni per far parlare di Torino nelle università di tutto il mondo».

L’ultima edizione in piazza di Just The Woman I Am nel 2019 © Alessandro Medda

L’intervento del vicepresidente vicario CONI Silvia Salis © Mario Sofia

Appuntamento ormai irrinunciabile è Just The Woman I Am, fissato per il 6 marzo 2022.

«Ha detto bene, irrinunciabile. Anche quando pensavano che sarebbe stato impossibile confermare l’edizione 2020, ce l’abbiamo fatta, in una versione online che ha coinvolto 25mila persone in un solo mese. E da tutto il mondo. Quest’anno, partendo con il giusto margine di tempo, ci stiamo organizzando per coinvolgere 50mila partecipanti tra online e offline. Sarà una versione ibrida, insomma, e sarà un appuntamento in cui, ancora una volta, Torino saprà lanciare con chiarezza il suo messaggio: qui la cultura dello sport è radicata e preponderante. Just The Woman I Am non è solo un momento per condividere il piacere di correre o passeggiare all’aria aperta, è soprattutto un modo per insegnare uno stile di vita, invitare tutti a ritagliarsi del tempo, fare prevenzione e rafforzare il legame tra sport e salute».

La prima Universiade a Torino nel 1959

La cerimonia di accensione della Fiaccola dell’Universiade di Lucerna 2021 © Mario Sofia

La cerimonia di accensione della Fiaccola dell’Universiade di Lucerna 2021 © Mario Sofia

Può spiegarci meglio?

«Per tre giorni in piazza San Carlo ci saranno degli stand dedicati alla prevenzione, per dare la possibilità al pubblico di scoprirne il valore. Ma questo è solo un piccolo pezzo del mosaico che a mio parere unisce lo sport e la sanità. Durante la presentazione dell’anno accademico universitario, la stessa Silvia Salis, vicepresidente vicario del CONI, è intervenuta parlando di come lo sport debba far parte del sistema sanitario. Da anni diciamo che l’attività fisica è, in molti casi, un farmaco a costo zero. Questo concetto dovrebbe entrare a far parte della cultura del politico così come del medico. In un bilancio regionale in cui l’87% dei fondi confluisce nella sanità e 100milioni di euro vengono riservati alla prevenzione, non bisognerebbe forse mettersi a pensare a un sistema potenziato che proponga attività per i bambini così come per gli anziani? Perché lo sport fa bene alla salute. I dirigenti sportivi dovrebbero avere il coraggio di spingere su questi valori».

Riccardo D’Elicio

Non ultimo, l’impegno del CUS continua nel ribadire quanto la formazione universitaria non debba essere un’alternativa a quella sportiva, come dimostra il pro- getto delle borse di studio Agon che vede coinvolto il Centro Universitario Sportivo torinese. «Anzi, è la capacità di trovare il giusto equilibrio a rappresentare una carta vincente per gli studenti volenterosi ma anche appassionati di sport – conclude D’Elicio – Torino e le sue università sono riconosciute e apprezzate per questo, possiamo essere presi a modello».

Just The Woman I Am: da Torino al mondo

UNA GIORNATA PER PROMUOVERE  LA  RICERCA UNIVERSITARIA  SUL  CANCRO, LA PREVENZIONE, I CORRETTI STILI DI VITA, L’INCLUSIONE E LA PARITÀ DI GENERE. IL 6 MARZO 2022 TORNA LA  CORSA/CAMMINATA IN ROSA DI TORINO, UN EVENTO DI RISONANZA GLOBALE

Si sono aperte giovedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le iscrizioni all’edizione 2022 di Just The Woman I Am, la corsa/camminata di 5 chilometri che dal 2014 sostiene la ricerca universitaria sul cancro. L’evento in rosa più atteso dell’anno tornerà domenica 6 marzo 2022 in piazza San Carlo, organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino.

Oltre 200 milioni di passi sono stati percorsi nella Virtual Edition 2021, la ricerca universitaria ha fatto tre volte il giro del mondo grazie alla partecipazione di oltre 25mila persone che hanno scelto di non mancare, dall’Italia al Giappone passando per le Maldive, la Francia, la Svezia, la Germania, gli Stati Uniti…

Quest’anno si può partecipare in presenza (partendo da Torino, in piazza San Carlo alle ore 16) o in modalità virtual (camminando o correndo dove volete e con chi volete).

Si potrà scegliere se iscriversi come singolo o come gruppo. Con un minimo di 20 persone, è possibile iscrivere il proprio team e personalizzare la maglietta inserendo il proprio logo (a un colore)  senza costi aggiuntivi e a cura dell’organizzazione. Per tutte le informazioni si può scrivere una mail a iscrizioni@jtwia.org indicando il nome del team. Si avrà tempo sino al 6 febbraio per aderire come gruppo, dopo tale data si potrà comunque entrare a far parte della community JTWIA iscrivendosi come singolo.

La prima “ambassadordell’edizione 2022 è stata Silvia Salis, vicepresidente vicario del CONI; queste le sue parole di invito a iscriversi all’evento: «Il Comitato olimpico è da sempre al fianco delle donne e da sempre sostiene la prevenzione contro il cancro. Il 6 marzo 2022 vi invito a correre la Just The Woman I Am: colorate di rosa la vostra città, e unitevi a noi correndo 5 chilometri per so- stenere la prevenzione contro il cancro, la parità di genere e la ricerca universitaria. Non mancate!».

Tante le novità che interesseranno la nona edizione. La prima è che JTWIA sarà anche on the road. Buttigliera Alta è infatti stato il primo comune italiano ad aver inaugurato il percorso dedicato a Just The Woman I Am aderendo all’iniziativa On The Road, il progetto dedicato alle amministrazioni comunali al fine di creare percorsi JTWIA nel maggior numero di comuni italiani e non solo. Un modo per sensibilizzare e coinvolgere, tutto l’anno, cittadine e cittadini su tematiche cruciali come il sostegno alla ricerca universitaria sul cancro, la promozione della parità di genere, dell’inclusione, dei corretti stili di vita e della prevenzione. È stato creato un percorso ciclo-pedonale dedicato alla manifestazione che promuove al contempo la mobilità sostenibile dei ragazzi, visto che il percorso stesso copre idealmente la distanza casa-scuola.

Infine, come nelle passate edizioni, venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 marzo verrà allestito in piazza un vero e proprio Villaggio della Prevenzione, con visite gratuite offerte dalle associazioni e un programma dedicato al benessere e ai corretti stili di vita. Non resta quindi che scegliere di non mancare, distanti ma uniti, per il primo evento diffuso su scala globale a sostegno della ricerca universitaria sul cancro.

www.custorino.it

www.torinodonna.it

(Foto di MARCO CARULLI e CUS TORINO)

 


«Lo sport come fattore di rinascita per Torino»
Leggi l’intervista a Riccardo D’Elicio, maggio 2020