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LEADER MONDIALE DELLA REVISIONE E CONSULENZA, DELOITTE È SBARCATA A TORINO NEL 1975. DAI SUOI UFFICI AFFACCIATI SU PIAZZA SAN CARLO, GIORGIO BARBIERI, SENIOR PARTNER E RESPONSABILE DELL’UFFICIO, CI RACCONTA IL PRESENTE E IL FUTURO DEL CAPOLUOGO PIEMONTESE VISTO DA UN OSSERVATORIO PRIVILEGIATO SUL MONDO DELLE IMPRESE
Sono molti i rapporti storici con gli imprenditori del territorio: in che modo li state supportando da quando c’è la pandemia?
«Il COVID-19 ha colto di sorpresa tutte le imprese, sia quelle intrinsecamente legate alle attività di relazione (turismo, ristorazione, retail, ecc.), sia quelle manifatturiere, molto penalizzate dallo stop improvviso delle supply chain globali. Il principale contraccolpo è stato avvertito sulla disponibilità di liquidità, nonché sulla capacità delle imprese di riorganizzarsi e impostare piani di recovery, finanziari e reddituali, necessari per gestire il medio-lungo periodo. Siamo stati chiamati molto più che in passato dalle imprese per aiutare il management a rivedere o addirittura reimpostare i piani strategici e industriali, i processi organizzativi e di controllo o i sistemi informativi. In molti casi la resilienza del nostro tessuto imprenditoriale è andata oltre le aspettative e anche di fronte a una crisi di questa natura la capacità di adattamento e trasformazione delle imprese piemontesi è stata incredibile. In questo ci è venuto incontro il lavoro di Santo Rizzo».
Torino è da sempre una delle capitali dell’industria e dell’innovazione in Italia. Avete molti rapporti con startup e incubatori: in che modo aiutate queste realtà a proiettarsi verso il futuro?
«Anche in questa fase, che ha visto una significativa accelerazione dei processi di innovazione, Deloitte affianca le numerose startup del territorio. La nostra città è da sempre una fucina di innovazione: da noi le idee non mancano, ma la cosa in assoluto più difficile è saperle trasferire al mondo dell’imprenditoria. Ed è proprio questo che noi riusciamo a fare, grazie alla multidisciplinarietà delle competenze del nostro network, ma anche grazie all’attività coordinata da Alessandro Puccioni sulle startup del territorio».
Siamo stati chiamati molto più che in passato dalle imprese per aiutare il management a rivedere o addirittura reimpostare i piani strategici e industriali, i processi organizzativi, di controllo
Torino è stata anche la città simbolo del boom economico grazie alla FIAT: che previsioni si possono fare per il comparto automotive a Torino e in Piemonte, anche alla luce della recente fusione FCA-PSA?
«L’automobile è nel DNA dei torinesi: è stato il motore dello sviluppo della nostra città e ha fatto crescere molte aziende della filiera che, negli anni, hanno poi seguito la FIAT nel processo di globalizzazione. L’automotive rappresenta, insieme alla meccanica, circa il 45% del fatturato totale manifatturiero del Piemonte e un asse di sviluppo e innovazione fondamentale per la nostra economia. Dobbiamo ancora comprendere cosa succederà con la recente fusione tra FCA e PSA, che ha dato la luce al nuovo gruppo Stellantis, divenuto il quarto produttore di auto mondiale, ma ci auguriamo tutti che la nostra città possa ancora una volta giocare un ruolo chiave nel futuro della mobilità».
Con il Governo Draghi è stata indicata con chiarezza la linea da seguire per rilanciare l’economia: puntare sui settori strategici che possono avere un futuro anche dopo il COVID-19. Quali sono le aree di business a maggior potenziale? Su cosa puntare per far fruttare al massimo gli investimenti del Next Gen EU?
«Il territorio piemontese incorpora eccellenze nazionali e internazionali. Oltre all’automotive si devono considerare l’innovazione e l’automazione, che sono centrali nell’agenda dettata dal Next Gen EU. Numerose anche le eccellenze del settore agroalimentare, della moda e del design, dove sono attive realtà di fama mondiale. Inoltre, da alcuni anni stiamo assistendo alla crescente rilevanza di alcune zone del nostro territorio come destinazioni di riferimento per nuove forme di turismo che, cessata la pandemia, certamente riprenderanno con vigore. L’ambito del coordinamento delle nostre competenze per Industries, oltre alla gestione delle nostre tematiche in ambito Human Resources, è affidato a Luca Scagliola, che è anche referente per i rapporti con gli enti pubblici e con alcune prestigiose fondazioni del territorio, tra cui Consulta».
Vittorio Frigerio, Andrea Paiola e Claudio Crosio
In relazione al settore finanziario, Deloitte è da sempre un punto di riferimento nell’ambito della revisione e consulenza: è stata la società di revisione che per prima ha certificato i bilanci dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e della Cassa di Risparmio di Torino (i cui nomi, a seguito di operazioni di aggregazione, si sono oramai ‘quasi’ persi). Oggi a Torino, in continuità con la tradizione, negli iconici uffici che si affacciano su piazza San Carlo, opera un gruppo di oltre 40 professionisti specializzati, al servizio di banche, assicurazioni, aziende di asset management e di real estate. Il gruppo, coordinato da tre soci – Vittorio Frigerio, Andrea Paiola e Claudio Crosio – grazie alle competenze tecniche specifiche di professionisti dedicati garantisce l’efficienza e l’efficacia nella risoluzione delle problematiche tipiche della Financial Service Industry.
Alessandro Fontana
La pandemia e alcune novità normative hanno portato le aziende a ripensare gli investimenti da programmare nel medio termine per rispondere all’esigenza di una nuova organizzazione, in cui la celerità nella valutazione delle strategie e il controllo degli aspetti finanziari sono sempre più importanti. In un contesto in cui sono saltati tutti gli schemi ‘tipici’ aziendali, sono infatti sorte nuove esigenze negli imprenditori e nei responsabili finanziari. Per questo è diventato prioritario condividere con le aziende strumenti per la pianificazione finanziaria e il monitoraggio dei principali indicatori aziendali. Inoltre, il team Deloitte, coordinato da Alessandro Fontana, si sta focalizzando sul fornire supporti tangibili sulla corretta gestione del credito, sulla definizione di processi per l’automazione di alcune attività aziendali e sul supporto alla transizione verso modelli di business sempre più improntati alla sostenibilità.
Quali sono i numeri dell’ufficio di Torino? Qual è il vostro rapporto di collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Torino? E con le istituzioni locali?
«Su Torino lavorano circa 370 persone, di cui circa 160 in area Audit & Assurance. Anche grazie a questo importante numero di professionisti, e grazie all’attività di Eugenio Puddu, nel corso degli anni abbiamo costruito una sistematica collaborazione con l’ODCEC. Eugenio, che è nel Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino-Ivrea-Pinerolo, ha anche un ruolo di coordinamento con la Commissione Nazionale Assirevi in ambito Rapporti con Ordini e Associazioni Professionali. Molto consolidato anche il sistema di relazioni e di interazioni con le istituzioni locali attraverso l’organizzazione di convegni, attività di formazione, partecipazione a gruppi di lavoro, sponsorizzazioni e anche iniziative di carattere culturale e sociale».
Quale ingrediente segreto avete inserito nella vostra ricetta per le attività professionali che svolgete?
«Di sicuro, da molti anni la nostra organizzazione fa della qualità un ingrediente fondamentale per formare le nostre risorse e per servire i nostri clienti. In un mercato complesso è tanto più indispensabile saper aggiornare la ricerca della qualità del servizio rispetto ai nuovi paradigmi di eccellenza tecnica e di innovazione. In questo contesto è particolarmente attivo Franco Chiavazza, responsabile per il presidio e il controllo della qualità, che conferma quanto l’intenso lavoro svolto consenta di coniugare la continua ricerca della qualità del servizio con la capacità sartoriale di costruire un servizio adatto a ognuno dei nostri clienti».
Chief Operating Officier Deloitte Italia
Beppe Pedone è stato amministratore delegato di Deloitte & Touche e, prima ancora, responsabile dell’ufficio di Torino per 15 anni. Da 35 anni è una colonna portante di Deloitte in tutta l’area piemontese e anche oggi rimane uno dei punti di riferimento dell’ufficio di Galleria San Federico. Attualmente è chief operating officer di Deloitte Italia e, tra le altre cose, si occupa del coordinamento di progetti di trasformazione e digitalizzazione dei processi interni del network di Deloitte, con particolare focus sugli obiettivi di sostenibilità.
Questo è Deloitte,
leader mondiale della revisione e consulenza.
Sito: www.deloitte.it
Indirizzo a Torino: Galleria San Federico, 54
Servizio Publiredazionale
(Foto MARCO CARULLI e DELOITTE)