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Dialoghi Metropolitani

Con Kairos a Palazzo Saluzzo Paesana

LA NUOVA GESTIONE DELLE FINANZE AI TEMPI DELLA “PERMACRISI”: ECCO IL TITOLO DELL'EVENTO PENSATO DA TORINO MAGAZINE E KAIROS, ANDATO IN SCENA LUNEDÌ 15 MAGGIO A PALAZZO SALUZZO PAESANA

Esattamente 300 anni fa veniva inaugurato Palazzo Saluzzo Paesana, palazzo nobiliare in centro a Torino, magnifico ancora oggi perché ancora “originale”, fedele all’impostazione che i marchesi decisero di dargli tre secoli fa. Fu negli interni che i marchesi si “giocarono” tutto, affidando i lavori e le decorazioni agli architetti e artisti più importanti dell’epoca. Un lavoro che tutt’ora è visibile, specie al piano nobile. Palazzo Saluzzo Paesana fu, a suo modo, un progetto innovativo fin da subito, perché i marchesi decisero che una parte, non “nobile”, del palazzo sarebbe stata destinata a piccola e media borghesia. Era un modo per sostenere le spese. Un investimento diremmo oggi.

Dialoghi Metropolitani è il format di “talk” ideato da Torino Magazine per portare sul “palco” in ogni puntata le competenze; affrontando argomenti importanti con intelligenza ma soprattutto con le conoscenze, quelle vere. Appoggiandosi a partner e interlocutori di livello.

Per questo, lunedì 15 maggio, a Palazzo Saluzzo Paesana, è andato in scena un altro episodio di Dialoghi Metropolitani, questa volta insieme a Kairos, dal titolo: la nuova gestione delle finanze ai tempi della “Permacrisi”. Ovvero, come approcciare i mercati finanziari in un contesto di generale complessità che interessa l’intero piano socio economico politico e finanziario.

Al centro il tema dei mercati finanziari, in tante e svariate declinazioni: ci si può certamente muovere in questo complesso mondo “da soli”, ma chi vuole affrontare il settore in maniera più approfondita, necessita oggi di figure di fiducia e competenza

Perché con Kairos? Perché Kairos è un’azienda, nata più di vent’anni fa, oggi leader nel settore del risparmio gestito per strategie d’investimento e modelli di business; e di conseguenza partner ideale per la serata.

Sul “palco”, di fronte a una platea sold-out, Pio Benetti (responsabile del servizio di Gestione Patrimoniale e Consulenza di Kairos), intervistato da Andrea Cenni (direttore editoriale Mediapress) e da Guido Barosio (direttore responsabile di Torino Magazine). Un’ora di dialogo costruttivo su temi che non sempre si ha la possibilità di affrontare con questa professionalità, e anche con la giusta dose di informalità. Un confronto utile a coinvolgere tutti in una riflessione che ci riguarda in prima persona ogni giorno.

Al centro il tema dei mercati finanziari, in tante e svariate declinazioni. Si è parlato di risparmi e soprattutto di risparmiatori italiani (analizzando un tratto distintivo della nostra cultura economica), della volatilità come unità di misura del rischio di uno strumento finanziario (il vero falso ideologico della finanza di oggi), della necessità di una “nuova” comunicazione, evoluta e volta realmente a far comprendere il complesso mondo della finanza.

Suggestioni e interrogativi, lanciati dai due intervistatori, che Pio Benetti ha raccolto con lucidità e sensibilità, coinvolgendo la platea senza interruzioni. La bank-run (corsa allo sportello) nell’epoca dei social e dei conti online, il valore finanziario nel tempo, la gestione dei mutui in relazione a tutte queste variabili contemporanee, il futuro delle criptovalute… La scaletta dei temi è stata affrontata con determinazione, e la sensazione finale è un po’ che certe tematiche, che spesso possono apparire “inattaccabili”, possano invece essere affrontate insieme al team giusto.

Al termine della serata gli applausi, convinti, di una platea chiamata a seguire percorsi di dialogo non scontati, ma anche divertita dall’approccio in larghe parti “smart” dei tre conduttori.

Dopo il Dialogo Metropolitano, come da tradizione, il catering (firmato Gerla): ulteriore occasione per continuare il confronto anche a talk concluso.

A casa (e questo è l’obiettivo di ogni Dialogo Metropolitano) ci portiamo diverse considerazioni: l’economia anzitutto non è una scienza esatta, ma un’arte che si gioca su sottili equilibri e necessarie competenze; i mercati finanziari non sono giustapposti all’economia reale, ma sono essi stessi un’altra economia esponenzialmente più ampia; i mercati finanziari sono un potente meccanismo di attualizzazione delle prospettive future; il mondo sta cambiando e oggi larghissima parte della gestione degli investimenti è affidata a intelligenze artificiali che operano tramite algoritmi, e questo genera spazio di manovra per i professionisti (umani) del settore.

In definitiva: ci si può certamente muovere nel complesso mondo dei mercati finanziari “da soli”, ma chi vuole affrontare il settore in maniera più approfondita, necessita oggi di figure di fiducia e competenza, consulenti fondamentali in un mondo che cambia velocemente e di cui non è semplice intuire le variabili. Campione di baseball e aforista (abbinamento particolare), citiamo Yogi Berra, all’anagrafe Lawrence Peter Berra: «È difficile fare previsioni, specialmente quando riguardano il futuro».