DA MERCOLEDÌ 14 A DOMENICA 18 FEBBRAIO 2024 IL GRANDE BASKET TORNA A TORINO PER ASSEGNARE LA COPPA ITALIA. DOPO IL SUCCESSO DEL 2023, L'ATTESA CRESCE DI GIORNO IN GIORNO. PER AFFRONTARE AL MEGLIO L'AVVICINAMENTO CI SIAMO FATTI RACCONTARE IDEE, DATI E NOVITÀ DAL PRESIDENTE DELLA LEGA BASKET UMBERTO GANDINI
Dopo l’incredibile edizione dei record del 2023 (oltre 36.000 spettatori), la Lega Basket ha deciso di riportare la Coppa Italia al Pala Alpitour, non per una, ma per ben due edizioni (2024 e 2025). Le 8 migliori squadre della Serie A quindi si contenderanno il trofeo a Torino; con la grande novità della Final Four femminile che si disputerà negli stessi giorni (semifinali il 16 febbraio, finale il 18), portando a Torino la crema del basket italiano, sia femminile che maschile. Alte aspettative, già tantissimi biglietti venduti, grande attesa: abbiamo parlato di tutto questo direttamente con Umberto Gandini, presidente Lega Basket.
Partiamo dal rinnovo biennale dell’accordo con Torino e il Pala Alpitour per le Final Eight 2024 e 2025. Cosa vi ha convinto?
«Sicuramente il primo motivo è il grande successo dell’edizione 2023, per certi versi anche inaspettato, e quindi uno stimolo importante a scegliere nuovamente Torino. Poi appunto il Pala Alpitour, bellissimo e funzionale, tra gli impianti migliori in cui si possa ospitare un grande evento sportivo in Italia; lo ha dimostrato anche con le recenti ATP Finals. E ci metterei sicuramente la partecipazione di Città e Regione, che hanno voluto fortemente riproporsi come sede, dando a noi la possibilità di contare su una location ideale, e a loro il merito di aver portato un altro grande evento a Torino».
L'edizione 2023 ha registrato il record di affluenza nella storia della Coppa Italia con 36.592 spettatori totali nei quattro giorni di gara. Anche a livello digital la competizione ha raggiunto grandi numeri: 51.5 milioni di visualizzazioni tra canali LBA, partner ed influencer; 15.4 milioni di views tra sito, app e social LBALe aspettative sono molto alte, quali sono gli obiettivi dell’edizione 2024?
«L’affluenza e la copertura mediatica del 2023 sono state importanti, quindi l’asticella è già alta in partenza, ma sappiamo che abbiamo margini di crescita e stiamo lavorando in questa direzione. Con la novità della Coppa Italia anche femminile abbiamo ancora più serate da riempire, ma i dati delle vendite ad oggi sono assolutamente positivi. Quindi puntiamo a superarci insomma, migliorando sempre più il “prodotto”, dentro e fuori dal campo, coinvolgendo appassionati e curiosi non solo durante le partite. In definitiva vogliamo costruire un’esperienza di basket a tutto tondo, unica in Italia come appuntamento».
Le abbiamo citate in apertura: che sfida è per il basket italiano tornare al Pala Alpitour dopo l’evento mondiale delle ATP Finals?
«Diciamo che sono situazioni un po’ imparagonabili: noi siamo un prodotto fortemente nazionale; e il movimento del basket italiano non può essere certo confrontato a quello del tennis mondiale, soprattutto se si parla di ATP Finals. Detto ciò la Coppa Italia è un trofeo importantissimo, e l’appuntamento di Torino sarà valorizzato al massimo».
La novità di quest’anno: la Final Four femminile; come è nata l’idea e cosa ci dobbiamo aspettare?
«Intanto ci tengo a sottolineare che questa novità è parte di un percorso ben più lungo. E per il movimento del basket femminile, costantemente in crescita, è un riconoscimento importante. In più portare due delle massime competizioni di basket (maschile e femminile) nello stesso palazzetto, nella stesso periodo, è molto bello. Per noi è un’operazione di “completamento”, per la Lega Basket femminile è una bella opportunità, peraltro in una vetrina come Torino/Pala Alpitour. Cosa ci aspettiamo? Di poter offrire con questa Final Four un basket un po’ diverso, magari attirando anche un pubblico diverso, arricchendo ancora di più una proposta che così diventa veramente ampia e integrata».
Quanto è importante la Final Eight per il basket torinese e piemontese?
«Ne avevamo già parlato nel 2023: la Coppa Italia è un’opportunità per tornare a lavorare concretamente sul tessuto sportivo del territorio. Collegando il basket delle scuole, delle piccole realtà… a quello dei grandi campioni. Sono occasioni di “vicinanza”, utili a dare vigore alla passione per uno sport magnifico. E poi sì, deve essere anche uno stimolo per riportare il grande basket a Torino, che è piazza importantissima per il movimento».
In chiusura: tre ragioni clou per acquistare un biglietto.
«Perché è un grandissimo spettacolo, dentro e fuori dal campo. Un’opportunità per stare bene, in un ambiente sano e competitivo (penso anche al nuovo foyer, pensato per vivere un’emozione in stile NBA). E poi perché è veramente un’esperienza unica che dura pochi giorni all’anno. Noi siamo consapevoli che lo spettacolo sportivo della Coppa Italia sia incredibile, imprevedibile… La sfida è trasformare la Final Eight in un’experience magica a 360°»
Le 8 migliori squadre della Serie A quindi si contenderanno il trofeo a Torino; con la grande novità della Final Four femminile che si disputerà negli stessi giorni, portando a Torino la crema del basket italiano, sia femminile che maschile
Anche per questa edizione torna il progetto Tutto un altro sport: il mio basket rivolto alle scuole del Piemonte. Il concorso prevede l’elaborazione di video e striscioni sui valori sviluppati dal basket che saranno valutati da una commissione; gli alunni delle classi vincitrici avranno la possibilità, in una giornata dal 14 al 16 febbraio 2024, di partecipare ad attività dedicate prima di assistere alle gare della Final Eight 2024 e della Final Four femminile.
FRECCIAROSSA FINAL EIGHT
(foto CIAMILLO-CASTORIA e LBA)
(Servizio publiredazionale)