Il pay off è chiaro: alla conquista del gusto. Un motto che vuole dire più di quello che sembra. Frugando tra le etimologie scopriamo infatti che il verbo “conquistare” presenta una sfumatura (in parte inaspettata) che suona tanto come un “andare alla ricerca”. Già i latini lo sapevano: conquistare significa anzitutto affrontare un percorso, anche verso l’inesplorato, una ricerca appunto. E persino il più lungo dei viaggi comincia sempre dal primo passo (questo è Lao Tzu, invece). Il primo passo di Magno è stato fin da subito una scommessa, oggi ripagata, che voleva portare in centro-città un luogo nuovo, di cucina e sperimentazione, tanto nostrana quanto internazionale. La base di partenza è stata la pizza, mai banale e volta a esplorare materie prime e abbinamenti accattivanti; poi è arrivata la cucina, sulla stessa frequenza, tradizionale e pure deformata (il giusto), in favore di proposte stimolanti. Accanto a ogni passaggio di Magno c’è appunto la ricerca, la voglia di proseguire un po’ più in là; e per far ciò Vincenzo e Michele Maiorano hanno affidato gran parte del progetto a un team veramente giovane; perché la creatività e l’estro risiedono nelle teste nuove, che hanno voglia e necessità di esprimersi. Una cucina innovativa che non risulta fuori luogo, ma anzi divertente, con un’idea di ristorazione adatta a una città che deve fare passi di questo tipo se vuole dialogare col mondo: «Sono finalmente tornati gli stranieri – parola di Vincenzo Maiorano – e approcciarci a loro ci ha fatto un po’ pensare. Ne abbiamo visti tanti in questi mesi e apprezzano questa forma di ristorazione precisa ma non scontata. Sono molto aperti e curiosi, dovremmo prendere spunto. La nostra volontà durante l’estate è stata quella di stare aperti sempre, e la mossa ci ha abbastanza premiati. Il mondo vuole incontrare Torino ma dobbiamo farci trovare pronti (e aperti). I grandi eventi sono adesso una bella occasione da far fruttare. Per le ATP Finals, coerenti con la nostra identità, proporremo una cucina di stampo “internazionale”, e cioè continuata, che possa dare da mangiare quasi a ogni ora. Nelle capitali europee del turismo funziona così».
Magno è un bel testimone di ciò che la ristorazione di casa nostra dovrebbe e potrebbe essere, e cioè un po’ più audace, spregiudicata, con tanta voglia di mettersi alla prova. Lo leggi nei piatti e nei contrasti che ritraggono: «Anche all’inizio, quando siamo partiti dalla pizza, il nostro motto ci accompagnava; le teglie non sono mai state “banali”, ma sempre sul filone della sperimentazione. Con la cucina poi il mood si è ulteriormente espanso. Dall’estetica alla forte operazione di branding, vogliamo raccontare in ogni modo la ricercatezza che sta dietro al nostro mestiere; e che poi ovviamente si esprime perfettamente con i piatti e le pizze. Freschezza, novità, curiosità: sono un po’ le parole chiave di Magno, una direzione che il team ha sposato senza esitazioni».
Freschezza, novità, curiosità: sono un po’ le parole chiave di Magno
Mentre Vincenzo ci racconta delle evoluzioni di Magno, nella sala al piano di sopra – che a pranzo si riempirà, anche se molti preferiscono godersi l’ultimo caldo nel dehors – un gruppo di ragazzi porta avanti il proprio shooting fotografico. Stanno fotografando tutto il menù, con le nuove intuizioni della cucina di Magno, che si aggiorna ciclicamente un po’ per seguire i prodotti della stagione, e poi perché che noia avere sempre le solite proposte.
Ed ecco il leitmotiv: qui non ci si annoia mai. C’è la pizza “sperimentale”, ma anche il tris di salmone, il risotto con la salsiccia rivisitato… Un universo di sapori e gusti nati per stupire e per raccontare una storia diversa. Una storia in cui si prendono prodotti unicamente di qualità, valorizzando aziende serie come Guglielmi, Renzini e tante altre, per ribadire come si possano creare piatti nuovi e nostri insieme, frutto di reminiscenze tipiche e allo stesso tempo di spunti futuristici (quanto basta). Ragionando per orizzonti, Magno funziona, anzi incarna un certo tipo di progettazione e costruzione del futuro: a luglio ha infatti ampliato la propria presenza in città con un secondo locale, letteralmente all’ombra della Mole.
Nel senso che esci e col naso all’insù punti il miracolo dell’Antonelli. Dentro la regina è nuovamente la pizza (come all’origine di Magno in via Doria), ovviamente gourmand ed esplosiva, al tavolo o take away, affiancata nel menù da un paio di proposte di cucina, taglieri, insalate. Insomma un bistrot nuovo, col certificato di qualità Magno, in faccia alla Mole. Una bella iniziativa. A quando la prossima sorpresa?
Per noi la ricerca è fondamentale, è una delle nostre peculiarità, e pure un punto di forza
Il menu di Magno nasce da una ricerca costante di eccellenze gastronomiche e ingredienti di qualità, rispettando la stagionalità delle materie prime.
MAGNO
Telefono: 011.187 544 60
Tel. 011.19378486
Facebook: Magno
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Sito: www.magno.it
(Foto di FRANCO BORRELLI)
(Servizio publiredazionale)