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Home > Food > Food Partners > Marna Bistrot. Dritto al punto.
Via Sant’Agostino è un via di passaggio e passeggio. Stretta il giusto, immersa nelle case, sfocia nella seconda piazza più francese di Torino. Ai tavolini di piazza Emanuele Filiberto sembra di stare tra le brasserie della Provenza e due passi indietro, proprio in via Sant’Agostino, pare d’essere tra le vie di certi borghi della Costa Azzurra.
Il Quadrilatero fa questo effetto e la sua ristorazione ci si incastra a meraviglia, a ogni livello. Marna Bistrot ne ha sposato con intelligenza il mood fin dal primo momento; perché è familiare come le cose a cui ci si affeziona, internazionale quanto basta e mai immobile. Abbiamo bisogno di dinamismo, di scoprire e sperimentare nuove sensazioni. La staticità degli ultimi anni sta evidenziando un certo bisogno di libertà, in ogni contesto, anche nel food. Liberi ma qualitativi, potrebbe essere questo il mood contemporaneo e futuro della ristorazione cittadina, una direzione che Marna Bistrot ha preso qui dal giorno zero.
Marco Torrione ci ha raccontato personalmente questa sua esigenza, con la faccia stanca ma felice di chi è diventato papà per la seconda volta: «Cambia la stagione, cambiano i prodotti e il clima, e noi di conseguenza proviamo ad apportare un po’ per volta delle modifiche al menù. Piatti nuovi, idee nuove… Poi effettivamente con mia madre in cucina ci confrontiamo e vediamo che tanta gente chiede i “classici”, ovviamente rivisti a modo nostro. Credo sia da una parte una sorta di ricerca di vecchie certezze (anche a tavola), dall’altra la voglia di ritrovare sapori che a casa non viviamo più. Vuoi per le tempistiche, per le abitudini che cambiano… Noi, in fondo, prendiamo materie prime eccellenti ma semplici, e ci mettiamo un po’ di sana creatività; per stupire e accattivare. Per cui il tonno di coniglio, di per sé un piatto della tradizione, lo proponiamo cotto a bassa temperatura, con i suoi aromi, la crema di olive taggiasche, la maionese di radicchio, la pappa di pomodori secchi e un finto aspic, richiamo affettuoso a una cucina di qualche decennio fa. E lavoriamo allo stesso modo su tutto il menù».
Nel frattempo, la selezione dei vini cresce, sempre seguendo il credo del “no mainstream”, e perfino la scelta dei caffè non è banale: «Con mia cugina, che è sommelier, cerchiamo costantemente prodotti nuovi, magari di nicchia, che incuriosiscano noi e i clienti. D’altronde, la cucina segue questo pensiero ed è giusto che lo faccia anche la carta dei vini. Con un numero di coperti non esagerato, possiamo divertirci e sperimentare un po’ di più.
Allo stesso modo, anche per passione personale, abbiamo inserito nel menù la carta dei caffè, divisi tra monorigine e miscele, appartenenti un po’ a ogni latitudine. Identica scelta portiamo avanti per gli amari; molti sono particolari, di produttori con poche bottiglie, magari numerate. In fondo, un pasto deve essere curato e coerente dall’inizio alla fine, “fermarsi” al dolce sarebbe un peccato». I nostri nonni direbbero (un po’ gauchos e un po’ contadini): «Già che fai una cosa, falla bene».
Tonno di coniglio grigio in finto aspic, crema di olive taggiasche, maionese al radicchio e pappa al pomodoro secco
Ecco, questo ci piace di Marna: la cura del dettaglio, senza “tirarsela”, senza orpelli superflui, senza rinunciare a tradizione ed evoluzione. Qui, ogni volta, c’è un buon motivo per tornare.
Accostamenti coraggiosi, scelte in costante evoluzione, proposte sfidanti anzitutto per noi. Dagli antipasti ai dolci, fino alla carta dei vini, assolutamente non mainstream e studiata assieme a una sommelier di livello
Marna Bistrot, nuova proposta culinaria intraprendente e fortemente identitaria in pieno Quadrilatero grazie allo chef Marco Torrione.
MARNA BISTROT
Indirizzo: Via Sant’Agostino 17 – Torino
Telefono: 349. 703 5899
Instagram: marnabistrot
Facebook: Marna Bistrot
(Foto di FRANCO BORRELLI)
(Servizio publiredazionale)