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Home > People > Interviste > Maurizio Vitale. Governance digitale per il turismo e impresa culturale come modello
Maurizio Vitale, presidente di turismo Torino e provincia, è uno dei nostri Piloti Metropolitani per un futuro vincente.
Gli obiettivi da raggiungere: indichiamo un traguardo. Quali saranno le sfide improcrastinabili che cambieranno il volto di Torino?
«Mi piacerebbe che Torino, in campo culturale, portasse a termine la transizione dal modello di associazionismo, frequentemente assistenzialista, a quello d’impresa culturale. Soggetto etico ad alto valore aggiunto sul fronte produttivo, occupazionale, culturale e quindi economico. Può rappresentare un investimento per organizzazioni consolidate, così come una “missione possibile” per le decine di migliaia di studenti, qui domiciliati, che vogliano realizzarsi come imprenditori, generando e ridistribuendo ricchezza a beneficio del welfare metropolitano. Sostenibile, digitale, intelligente, contribuirà in misura sostanziale alla tutela e al progresso della collettività».
Le strategie vincenti e il team per i prossimi 12 mesi. Il rilancio economico della città: da dove cominciare, quali gli attori da coinvolgere e come?
«In estrema sintesi questo può essere il percorso: imprese, cultura, formazione, ambiente, innovazione e welfare, che sono in grado di traghettarci verso il Tourism New Deal. Si stima l’industria del turismo essere la più ricca del pianeta, con oltre €2mila miliardi di valore generato, per oltre il 40% destinato all’Europa, all’interno della quale l’Italia ha il maggior potenziale di crescita. In Italia, il Piemonte e Torino, per la loro conformazione, posizione, biodiversità e propensione imprenditoriale si trovano oggi di fronte a una straordinaria opportunità. Torino è geograficamente la più estesa delle 14 città metropolitane individuate in Italia: 6830 km2, 2.2 milioni di cittadini residenti in 312 comuni territoriali il cui PIL, oltre €60 miliardi, si considera partecipato dai ricavi legati al turismo per circa l’8%. Al livello nazionale l’incidenza sale al 13,5%. Esistono le condizioni per crescere sensibilmente a pieno beneficio dell’industria e delle imprese culturali, commerciali e artigiane».
Gli scenari sui quali puntare – industria, tecnologia, cultura e turismo, ambiente e sostenibilità – siamo chiamati a scegliere o avremo una città polidimensionale?
«Abbiamo e avremo una città polidimensionale. L’Industria è elemento fondante indispensabile. Tecnologia e Sostenibilità sono precondizioni culturali, trasversali ai comparti economico-sociali che devono continuare a distinguere la nostra comunità. La Cultura è un settore molto caratterizzante della nostra Città, ma deve evolvere il proprio modello gestionale. Il Turismo è strategico per competere, valorizzare il territorio e incrementarne l’attrattività. Ma occorre una governance digitale: una piattaforma intelligente, volta a profilare e orientare il visitatore verso un’esperienza sartoriale e sostenibile, a promuovere la destinazione e abilitare la commercializzazione in tempo reale dei beni e servizi delle imprese turistiche, allineando così la ricca offerta del nostro territorio alla crescente domanda. Turismo Torino e Provincia, soggetto partecipato da molti rappresentativi stakeholder economico-sociali, ha le carte in regola per svolgere il ruolo».
Pro
√
Biodiversità
√
Posizione geografica
√
Vocazione imprenditoriale e patrimonio culturale
Contro
X
Debito pubblico
X
Deindustrializzazione
X
Qualità dell’aria
La città attrattiva, gli ingredienti – università, salute, sport, accoglienza, internazionalizzazione, qualità della vita – a che punto siamo nell’offrire un habitat metropolitano inclusivo?
«Le direttrici menzionate sono profondamente interconnesse tra loro. Una città metropolitana priva di un modello universitario avanzato è meno accogliente e viceversa. In generale credo Torino sia stata virtuosa nel consolidare le proprie reti sociali e di welfare, e nel mantenimento della competitività del costo della vita; temo al contrario le criticità permangano per un verso in riferimento all’inquinamento ambientale, con specifico riferimento alla qualità dell’aria, e dall’altro a livello occupazionale, che non potrà prescindere dalla patrimonializzazione delle imprese esistenti e dall’attrattività imprenditoriale, vincolata all’accesso ai servizi e a leve fiscali».
Maurizio Vitale e altri 15 sono i nostri Piloti Metropolitani:
Nato a Torino, si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Dal 1998 al 2008 è Marketing Corporate Manager in Basicnet, prima ad Amsterdam e poi a Torino. Nel 2006 fonda Movement Entertainment, che negli anni 2012, 2013 e 2014 e stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana della medaglia al valore per l’attività svolta. Porta al successo il Movement Festival e il Kappa FuturFestival, che nel 2019 riceve l’International Music Award come migliore festival del mondo. Nel 2014 costituisce la sede torinese della fondazione Art of Living Italia. Dal 2014 è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cavour. Nel 2016 riceve il premio Bogianen «per aver innovato il panorama dell’intrattenimento cittadino in un’ottica internazionale e aver dato avvio a una nuova formula di imprenditorialità culturale». Nel luglio 2020 assume la presidenza di turismo Torino e provincia.
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(Foto ARCHIVIO MAURIZIO VITALE)