L’auto, icona della modernità, scriverà a Torino le pagine di un futuro ambizioso e sostenibile. Mentre la Ferrari, che è icona dell’Italia nel mondo, di proprietà torinese dal 1969, è tornata a essere vincente in pista nell’anno record del suo fatturato. Sono elementi di cronaca recente che già hanno il sapore della storia, e che vi proponiamo nelle parole di John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari. Le prime dichiarazioni le abbiamo colte a margine dell’incontro del 28 marzo a Mirafiori, dove Stellantis ha tracciato i propri obiettivi coinvolgendo Regione Piemonte, Città di Torino e Unione Industriali: «Stellantis è nata con lo spirito coraggioso e visionario dei nostri padri fondatori per cogliere le grandi opportunità del XXI secolo. Piemonte e Torino sono indissociabili da Stellantis e dal futuro della mobilità che stiamo costruendo. Cosa che vogliamo fare insieme ai nostri partner locali, e alle parti interessate, per essere più forti e raggiungere il nostro scopo in Italia e nel mondo». Stellantis – leader a livello mondiale nella produzione di veicoli, con un fatturato di 152 miliardi di euro, 407mila dipendenti e 16 marchi: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep®, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall, Free2move e Leasys – vede Torino come valore imprescindibile nel proprio progetto.
Carlos Tavares, amministratore delegato, ha sottolineato le sfide che Stellantis deve affrontare per garantire la sostenibilità delle sue operazioni e la necessità di sfidare lo status quo. Il miglioramento continuo delle performance per fare la differenza con i competitor, richiede un impegno congiunto di tutti gli stakeholder, Regione Piemonte, Città di Torino, parti sociali italiane e fornitori ad adottare lo “spirito vincente” e cogliere le opportunità fornite dal piano strategico Dare Forward 2030. Stellantis è fortemente impegnata per creare il Turin Manufacturing District, con l’implementazione di un processo produttivo efficiente in grado di integrare diverse piattaforme, modelli e sistemi di propulsione (dall’endotermico all’elettrico). La nuova piattaforma elettrificata dedicata a Maserati permetterà di produrre, tra il 2022 e il 2024, le nuove GranTurismo e GranCabrio, ma soprattutto la Nuova Quattroporte. Inoltre, l’attuale ciclo di vita e la futura generazione della Nuova FIAT 500, con l’intera gamma di motori elettrici, avranno Torino come unica casa al servizio del mondo. Essendo la libertà di movimento un approccio a 360 gradi alla lotta contro il riscaldamento globale, Carlos Tavares ha ricordato che: «È necessario un impegno sostanziale di tutti gli attori per garantirne l’accessibilità, dal costo dell’energia agli incentivi a sostegno del passaggio del mercato alle vetture elettriche. La combinazione di queste azioni renderà l’Italia leader nella transizione energetica verso una mobilità accessibile e sostenibile».
Ma è a Torino che la storia dell’auto ha le sue radici e John Elkann ha recentemente ricordato il ruolo del Lingotto, tra passato e futuro: «L’edificio del Lingotto è stato un forte simbolo di modernità e avanguardia fin dalla nascita, con il suo design futuristico e l’iconica pista sul tetto che hanno definito un nuovo standard per l’architettura industriale e i processi di produzione. Oggi, trasformato e reinventato ancora una volta, anche grazie alle emozioni e all’ottimismo che solo l’arte e la natura sanno infondere, il Lingotto riafferma la sua originale vocazione a innovare e stupire, e diventa il simbolo di una città impegnata a costruire un futuro sostenibile. Così abbiamo consegnato ai torinesi il più alto ed esteso giardino pensile d’Europa e il nuovo museo dedicato alla 500: l’auto più amata nella storia della FIAT; l’iconico modello che ha reso per la prima volta tanti italiani proprietari di un’auto; ambasciatrice dell’Italia nel mondo. Ma il viaggio della 500 continua ancora oggi, da Torino, dove viene prodotto il modello full electric, nel nostro stabilimento di Mirafiori, a pochi chilometri da qui. Stellantis ha investito 2 miliardi di euro a Mirafiori per produrre auto full electric e ibride e un’innovativa infrastruttura di ricarica smart grid: un chiaro e importante segnale di fiducia non solo per le donne e uomini che ci lavorano, ma per l’intero distretto automobilistico della città».
A 300 chilometri da Torino, a Maranello, l’auto italiana continua a essere protagonista. Una sfida legata a Torino da 53 anni, un brand formidabile – quello del Cavallino Rampante – che vede al timone, legati da un patto parasociale, la Exor della famiglia Agnelli e Piero Ferrari. Sotto il profilo aziendale il 2021 è stato l’anno dei record, con 11155 vetture vendute. Ma i numeri non sono sufficienti per misurare il prestigio di una flag company che non ha rivali nel mondo dell’auto, dove sono sue le vetture più ambite, sognate, inseguite, attese per quei 18/24 mesi necessari per ottenerle.
2022: sulla rotta tra Torino e Maranello il futuro dell’auto accende i motori. Ma lo sta facendo e lo farà perché questi luoghi rappresentano un valore aggiunto fatto di storia, di talento, di valori materiali e immateriali che sono garanzia di affermazione e imprenditorialità vincente.
Però Ferrari non sarebbe Ferrari senza le gare, e le sue gare non sarebbero gare senza le vittorie. A partire dalla Formula 1, dove il Cavallino domina il palmares: 15 titoli piloti e 16 costruttori. Il Presidente Elkann tira le fila di un biennio straordinario: «Nel 2021 Ferrari, la nostra società di maggior valore, ha chiuso un anno record, che ha evidenziato la forza della sua gamma di prodotti, con ricavi netti di €4,3 miliardi (+23,4%) e un EBITDA record di €1,5 miliardi. Il portafoglio ordini dello scorso anno è stato il maggiore della sua storia e copre bene le richieste fino al 2023, in crescita in tutti i mercati. Nel corso dell’anno, Ferrari ha arricchito la sua gamma di prodotti con il lancio della 812 Competizione, con la sua aereodinamica rivoluzionaria; l’entusiasmante 296 GTB, che monta l’ultimo motore ibrido (un V6 turbo combinato con un motore elettrico); e l’affascinante Ferrari Daytona SP3, l’ultimo modello della serie limitata Icona. Il marchio Ferrari ha anche fatto ingresso in nuovi territori, con il lancio della sua prima collezione di moda che, in fatto di qualità e design, mantiene alti gli standard di eccellenza che la caratterizzano».
Ma Ferrari vuol dire anche, e verrebbe da dire soprattutto, competizione, ambizione e inesorabile approdo alla vittoria: «Nel 2021 abbiamo vissuto la migliore stagione di sempre nelle gare GT, con la vittoria dei mondiali piloti e costruttori nel FIA World Endurance Championship e con la vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Ma ora la società è concentrata nella sfida del 2022, consapevole che con Charles Leclerc e Carlos Sainz la Scuderia possiede la migliore oppia di piloti sulla griglia di partenza. Come tutti i tifosi del mondo, sono felice di essere tornato a competere al più alto livello. Ma siamo solo all’inizio e dobbiamo lavorare instancabilmente». 2022: sulla rotta tra Torino e Maranello il futuro dell’auto accende i motori. Ma lo sta facendo e lo farà perché questi luoghi rappresentano un valore aggiunto fatto di storia, di talento, di valori materiali e immateriali che sono garanzia di affermazione e imprenditorialità vincente. Torino-Maranello, l’asse portante imprescindibile del mondo dell’auto.
(Foto FERRARI SPA)