«Se dovessi immaginare un settore in cui Torino deve spendersi, questo è sicuramente la digitalizzazione. Digitalizzazione dei processi in ambito manifatturiero, comparto che da sempre caratterizza il nostro territorio, ma anche in ambito culturale. Fino all’editoria, settore in cui io stesso sono coinvolto in prima persona. Torino è un polo nazionale e internazionale di riferimento in questo senso, pensiamo alla forte presenza di importanti case editrici e alla rilevanza del Salone del Libro.
Coniugare la forza della tradizione con la digitalizzazione, che è poi l’elemento fondamentale per il futuro della città, in tutti i settori
Ecco, ricerca e sviluppo si scoprono determinanti anche in un settore solo all’apparenza tradizionalista. Così la digitalizzazione, sia di processo che di prodotto, diventa una componente irrinunciabile nella catena del valore che accompagna i prodotti editoriali guidandoli verso grandi cambiamenti. Oggi i consumatori vogliono poter fruire dei prodotti culturali e dell’informazione in modi diversi, in tempi diversi e in luoghi diversi. Guardare al futuro significa quindi pensare a un’integrazione tra media tradizionali e media digitali, secondo un paradigma produttivo innovativo.
Penso quindi a un centro dedicato ad attività di ricerca e sviluppo per ampliare tecnologie e competenze (con il coinvolgimento dei poli universitari torinesi), affinché Torino possa continuare a giocare in futuro un ruolo fondamentale anche in questa filiera».
Carlo Emanuele Bona
È vicepresidente di Assografici, associazione nazionale di categoria, con delega all’Innovazione, nonché componente del Consiglio generale della Federazione Carta e Grafica e del Consiglio direttivo di AIDAF, Associazione Italiana Delle Aziende Familiari. Nato a Torino, rappresenta la sesta generazione della famiglia Bona, che da oltre 240 anni opera sul territorio torinese, con attività che vanno dalla Tipografia Bona – tra le società fondatrici dell’Unione Industriale di Torino (1906) – fino alla costituzione da parte di Carlo Emanuele di Promedia – che dal 2005 si occupa della trasformazione in senso digitale del processo e del prodotto della filiera editoriale.
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