Home > People > Editoriali > #iosonotorino > «Il seme gettato anni fa continua a germogliare»
Imprenditore in campo finanziario, Sergio Rosso è da sempre protagonista attivo nel mondo del welfare-non profit. Uno dei progetti a lui più cari è quello degli Asili Notturni Umberto I, di cui è presidente.
Sergio Rosso è uno dei nostri capitani metropolitani.
I capitani metropolitani sono ideali rappresentanti di tutti coloro che hanno fatto della tenacia e dello spirito di squadra il tratto distintivo di fronte alle difficoltà.
Poter gridare, nonostante tutto, «Noi ci siamo» non è cosa da poco. Essere sempre in prima fila con i volontari, con 60mila pasti caldi, 5mila notti al coperto per chi non ha dimora e 5mila interventi sanitari, non è cosa da poco. E riuscire ad aprire, proprio ora, una nuova sede (in via Ravenna) con spazi per l’accoglienza destinati alle fasce deboli della popolazione, inclusi 40 posti letto e servizi di assistenza sanitaria gratuita, è davvero tanto. Con la sua perseveranza nel guidare i volontari, accompagnandoli con dolcezza e passione, Sergio Rosso non poteva che essere un capitano metropolitano.
Le sue parole:
«L’emergenza COVID-19 si è ripresentata con forza, insieme ai segnali preoccupanti che già lasciava presagire: tentare di arginare la pandemia è l’imperativo che ci coinvolge tutti, al di là di dissidi di varia natura.
Il seme gettato anni fa continua a germogliare trainando con sé il grande rispetto per la vita e per chi soffre in silenzio
Malgrado l’importanza del protocollo d’emergenza che impone restrizioni, noi degli Asili Notturni, ancora una volta, non possiamo trascurare il fatto che il lockdown è una tragedia dalle inimmaginabili proporzioni soprattutto per i senzatetto, per i disperati, per gli affamati dei quali ci occupiamo. E così continuiamo: il dormitorio di via Ormea è aperto, e la mensa serale offre oltre cento pasti da asporto; anche gli ambulatori odontoiatrici continuano a operare, come le altre attività.
Per noi il lockdown ha un sapore diverso, per certi versi più amaro, ma ci sostiene sapere che il seme gettato anni fa continua a germogliare trainando con sé il grande rispetto per la vita e per chi soffre in silenzio, aggrappato soltanto alla speranza.
Per tutto questo non posso che ringraziare lo stoicismo dei nostri volontari»
Sergio Rosso e altri quindici sono i nostri capitani metropolitani.
Li abbiamo scelti in ogni settore perché i veri capitani sono ovunque.
Scoprili tutti qui