News

#iosonotorino

di Carolyn Christov-Bakargiev

«Il Rinascimento? Guardare alla contemporaneità»

«Non è più l’Italia degli anni ’60 e del miracolo italiano, in cui l’auto la faceva da padrona. E nemmeno l’Italia degli anni ’80, cuore pulsante di moda e design. Ora sono lo Slow Food e la scienza ad aver portato il nostro Paese al centro del mondo. Ecco, nel momento in cui abbiamo dovuto immaginare il museo del futuro, abbiamo pensato a un’alleanza tra musei, produzioni culturali e regione, intesa come territorio e cibo.

Quale modo migliore per capire il presente, se non attraverso l'arte contemporanea? Ora è il momento dello 'slow museum' tra visite, workshop e territorio

E abbiamo pensato a un nuovo concetto di ‘slow museum’, in cui il pubblico possa vivere un’esperienza lenta e approfondita, che comprenda la visita ma anche la pausa al ristorante, i workshop, l’osservazione del contesto in cui il museo è inserito, ispirandosi a quell’autenticità e a quell’ecologia del cibo che Carlin Petrini promosse tanti anni fa. Un luogo dove abitare, insomma. Allora, in questa estate in cui le nostre vacanze saranno tutte italiane, perché non cogliere l’occasione per conoscere i territori delle nostre regioni?

Non dimentichiamo, poi, che un museo di arte contemporanea è spazio ideale per comprendere l’attualità e le urgenze del presente: la rivoluzione digitale, ad esempio, ma anche come il lockdown abbia influito sulle coscienze. Solo le civiltà morte parlano esclusivamente del passato. Il mio invito per la prossima estate è quindi questo: partire dalla riscoperta dell’arte contemporanea per capire la nostra epoca».

 

 

Carolyn Christov-Bakargiev

È direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti. È stata senior curator presso il P.S.1 Contemporary Art Center di New York (1999-2001); capo curatore del Castello di Rivoli (2002-’08); direttore artistico della 16a Biennale di Sydney (2008) e di dOCUMENTA (13) a Kassel (2012); curatore della 14a Biennale di Istanbul (2015). Ha diretto contemporaneamente il Castello di Rivoli e la GAM (2016-2017). Come autore, si ricorda ‘Arte Povera’ (Phaidon Press, 1999). Ha organizzato mostre e scritto libri su William Kentridge (1997), Fabio Mauri (1994), Pierre Huyghe (2004), Hito Steyerl (2018), Adrián Villar Rojas (2020) e molti altri. Ha insegnato e tenuto numerose conferenze presso istituzioni e università internazionali. Nel 2019 ha vinto l’Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence, il più importante premio alla carriera curatoriale a livello mondiale.

 

Torino Magazine Speciale 2020.

In edicola e in libreria.