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#iosonotorino

di Cesare Nosiglia

«L’occupazione, un’urgenza per la dignità»

«Serve prima di tutto un ‘sistema’: Torino e il suo territorio hanno bisogno di lavoro. Creare occupazione è sempre meno una questione economica e sempre più un’urgenza per la dignità di ciascuno. Come si può essere ‘cittadini’ senza fonti certe di sostentamento per sé e per le proprie famiglie?

Occorre formazione come educazione complessiva alla cittadinanza e un vero approccio alla solidarietà

Dopo il contagio, la nostra società sarà ancora più complessa, e puntare sulla formazione (dei giovani, come degli adulti) sarà non un’opportunità ma una necessità assoluta. Torino ha imboccato la strada della conoscenza, ma occorre investire davvero in formazione a ogni livello, dagli artigiani ai ricercatori. Sapendo che non basta fornire ‘istruzioni per l’uso’: quel che serve è un’educazione complessiva alla cittadinanza. Sono cose di lungo periodo: ma il virus, tra l’altro, ci ha insegnato anche il valore del tempo…

Infine, ma dovrei dire all’inizio, serve solidarietà. Non l’assistenzialismo delle emergenze e neppure, mi si consenta, una beneficenza che serve a dare splendore a chi la fa, piuttosto che sostegno reale a chi la riceve≫.

 

 

Cesare Nosiglia

Nasce a Rossiglione, provincia di Genova ma diocesi, piemontese, di Acqui Terme, il 5 ottobre 1944. Ad Acqui viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1968. Inviato a perfezionare gli studi a Roma, ottiene le licenze in Teologia e Sacra Scrittura. È nominato vescovo ausiliare di Roma da Giovanni Paolo II e ordinato il 14 settembre 1991; dal 1996 è vicegerente della diocesi di Roma. Lavora in stretto contatto con il Papa, soprattutto per le Giornate Mondiali della Gioventù. Nel 2003 è trasferito alla sede di Vicenza, col titolo di arcivescovo. E il 10 ottobre 2010 è nominato da Benedetto XVI arcivescovo metropolita di Torino. Nell’agosto 2019 Papa Francesco lo conferma per altri due anni come arcivescovo di Torino e poco dopo gli affida anche la diocesi di Susa.

 

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