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Home > People > Editoriali > #iosonotorino > «Spazio ad altri sport, oltre al calcio»
«La mia città del futuro è la città dello sport, con due priorità: la proposta di tutte le discipline, non solo del calcio, e la piena valorizzazione della storia. Vorrei che tornassero a Torino sport di squadra che in città hanno vissuto anni gloriosi: il baseball, il rugby, il volley, il football americano, mia grande passione. Per non parlare del grande basket. Il calcio vorrei che si potesse praticare come un gioco, nei cortili e nei giardini. E che fosse permesso al di fuori degli spazi canonici.
Una città dove, oltre al calcio, ci sia spazio per baseball, rugby, volley e football americano. Con grandi installazioni che celebrino gli autori che hanno scritto di sport
Mi piacerebbe che la città dedicasse delle installazioni, come quelle concepite per l’anno del cinema, ai grandi autori e giornalisti che hanno scritto di sport, molti dei quali erano piemontesi: Giovanni Arpino, Mario Soldati, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Stefano Jacomuzzi, Giorgio Barberi Squarotti, Bruno Bernardi.
Chiudo con un progetto onirico, uno di quelli che si realizzano solo sognando: rivorrei il Filadelfia come prima, ma non simile o rivisitato, proprio uguale a quell’indimenticabile tempio del calcio italiano»
Darwin Pastorin
Figlio di emigranti italiani, nasce a San Paolo, in Brasile, nel 1955. Le sue narrazioni costituiscono un ponte ideale tra due continenti e due grandi scuole calcistiche. Troviamo la sua firma, come giornalista sportivo, in numerose testate: Guerin Sportivo, Tuttosport, La Stampa, Liberazione, Il Messaggero e Il Gazzettino. È stato direttore della redazione sportiva di Tele+ , de LA7 Sport e del settore Sport di Sky Italia. Ha pubblicato 15 libri, i più recenti sono: ‘Storia d’Italia ai tempi del pallone. Dal Grande Torino a Cristiano Ronaldo’ (CasaSirio) e ‘Gaetano Scirea. Il Galantuomo’ (Perrone Editore). Il prossimo arriverà in libreria a settembre, parlerà di emigrazione ed è rivolto ai ragazzi, ma lo sport rivestirà nuovamente un ruolo determinante
Torino Magazine Speciale 2020.
In edicola e in libreria.