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Editoriale

di Guido Barosio

La migliore estate della nostra vita

Torino, estate 2021

Qual è stata la vostra? La regola esclude, ovviamente, i sentimenti personali, e impone una collocazione torinese e metropolitana. Sono lo sport e la musica ad aver lasciato il segno. Perché sensazioni che vanno celebrate “insieme”, elettrizzati dall’evento e dai suoi significati. Ecco, proprio quelle emozioni che più ci sono mancate in mesi dove l’emozione collettiva più ricorrente era la paura, dove le frequentazioni si misuravano per unità e non per platea.

E ora vi sottopongo alcune estati torinesi memorabili: estate 2006 (9 luglio), l’Italia vince il Campionato Mondiale di Calcio, e Torino aspetta le Olimpiadi, e non siamo mai stati così belli; estate 1982 (11 luglio), il cielo si tinge di azzurro e a Torino suonano i Rolling Stones; 1988, si esibiscono Michael Jackson il 29 maggio, il 6 luglio i Pink Floyd e l’8 settembre arrivano Peter Gabriel, Sting e Bruce Springsteen, siamo la capitale del rock. A metà degli anni Novanta l’estate torinese ospitò il JVC Jazz Festival e ai Giardini Reali si esibì persino Ray Charles. Fummo tutti felici e leggeri nel 1979 per il tour Banana Republic con Dalla e De Gregori e altrettanto partecipi per i Punti Verdi 1976, manifestazione pilota in Italia.

Felicità assortite e differenti, dove sport e musica sono i catalizzatori perfetti. Per questo abbiamo colorato la nostra copertina con gli invincibili 2021, definizione del quotidiano francese L’Équipe, che così ha intitolato la prima pagina. Una vittoria sportiva può assumere valori “che vanno ben oltre”? Sì, e senza facili semplificazioni.

La notte dell’11 luglio è durata fino al mattino. La nostra vittoria ha rabbiosamente allontanato chiusure e paure, Bonucci e Chiellini erano Torino, l’anima guerriera di Torino, nell’arena di Wembley, e siamo tornati a essere felici.

Il pallone non ha cancellato la realtà, ma se i problemi restano lo spirito vola alto, di nuovo, ed era ora. Questa estate 2021 vale una nomination nella nostra graduatoria, erano anni che non si vedeva un cartellone di eventi così

Il pallone non ha cancellato la realtà, ma se i problemi restano lo spirito vola alto, di nuovo, ed era ora.

Questa estate 2021 vale una nomination nella nostra graduatoria, anche perché erano anni che non si vedeva un cartellone di eventi così: musica, teatro, cinema, appuntamenti culturali, mostre, aperture serali. Li abbiamo raccolti in un unico cartellone, con una selezione di eventi che ci sentiamo di consigliare, felici di fare la nostra parte, partecipi di questa espressione collettiva che rimette Torino al centro dei giochi. Consapevoli che non finisce qui, anzi.

A ottobre Torino ospiterà due gare della Nations League di calcio, con le migliori quattro d’Europa, dal 14 al 21 novembre ci saranno le ATP Finals e chissà che non si tingano d’azzurro, subito dopo la Coppa Davis, sempre di tennis. E poi il campionato di calcio nuovamente col pubblico, il sontuoso cartellone del Teatro Stabile, quello del Regio, e ancora l’Eurovision 2022, dove siamo in corsa per regalare a Torino l’evento televisivo più seguito del continente.

La storia della nostra città racconta che i torinesi hanno sempre fatto tesoro dei momenti più tormentati della propria storia, il pianto privo di prospettive non fa parte del nostro bagaglio. Torino guarda avanti e progetta, si entusiasma solo quando ne vale la pena e non lo fa mai senza prospettive individuate e individuabili.

Così, senza strillarlo troppo forte, abbiamo apparecchiato un’estate attraente per chi ci abita e avvenente per chi ci verrà a trovare.

La cover di Torino Magazine è un’Italia che alza una coppa che ricorderemo per sempre, un’icona, un simbolo, la foto dell’anno che  indica una svolta, si vede e si osserva, si commenta da sé. Per il dizionario Treccani la felicità è «la qualità di ciò che è riuscito in modo eccellente».

Da Wembley a Torino l’estate 2021 ci indica la rotta. La paura è dietro le spalle.