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#iosonotorino

di Fabrizio Corbera

Leo e Kate ai tempi del distanziamento sociale

Torino, 17 maggio 2020

Secondo le nuove regole per un’estate in sicurezza, le file degli ombrelloni dovranno stare distanziate 5 metri, praticamente uno in cabina e l’altro direttamente in acqua. Una specie di contrappasso per i Bagni Marini della Liguria dove fino a ieri gli ombrelloni erano l’uno dentro l’altro tipo matrioska. Ma l’urlo di dolore si alza per il salvataggio ‘à la Baywatch’ del bagnante di turno che, recuperato tra le onde, viene adagiato sul bagnasciuga. «Vengo io!», «No io!», «Io ho fatto un corso per corrispondenza!», «Mia nonna era un’ostetrica…» e così via.

Meno male che quest'anno non arriveranno gli stranieri, sarebbe stata una tortura mortale

Tranquilli raga. Niente respirazione bocca a bocca, solo massaggio cardiaco ma con la faccia girata dall’altra parte. Anche un po’ cafone, diciamo. Non è uno scherzo, andate a leggere: i cervelloni dell’Inail, d’accordo con quelli dell’Inps, ci preferiscono affogati che con una brutta influenza. Così niente più diaria e neanche pensione. Ma se non si possono accostare le labbra per salvare vite umane, come faranno i nostri diciottenni a baciarsi d’estate?

Meno male che quest’anno non arriveranno gli stranieri, sarebbe stata una tortura mortale.

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