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#iosonotorino

di Marco Vallario

La felicità di un bimbo

Torino, 6 aprile 2020

È l’abilità di raccontare storie che differenzia l’uomo da tutti gli altri esseri viventi, ma è la sua capacità di attribuire un diverso significato ad ognuna di esse che lo rende unico.Ognuno di noi, a suo modo, si ricorderà di questi momenti vissuti in casa, più che di altri, e starà a noi decidere cosa vorremo rievocare una volta che tutto ciò sarà finito. Pensiamoci, in questo momento stiamo abitando le nostre case in modo molto diverso da come eravamo abituati a viverle, e ognuno dei componenti della nostra famiglia ha un criterio tutto suo di affrontare questa situazione, nonostante gli spazi siano i medesimi. Senza scomodare Schrödinger e il suo micio in scatola, sappiamo che è l’osservatore a determinare la sua realtà, e questo è il motivo per cui ognuno di noi sta vivendo questo momento in modo diverso.

Per chi come me ha dei figli piccoli, quando tra qualche anno gli chiederemo cosa ricordano dei tempi del corona virus, ci diranno che è stato un momento felice perché mamma e papà erano con loro a casa tutto il giorno.

Le nostre case oggi sono per noi un nido, un riparo, un sostegno, una protezione o una prigione, sono tutto questo e nulla di tutto ciò, in funzione di come e con chi le stiamo vivendo, e del rapporto e dei ruoli che ognuno di noi ha tra le proprie quattro mura. E se la sopravvivenza dipende principalmente dalla capacità di vivere la nostra dimora in modo consapevole, dovremo essere bravi a comprendere come questo recinto va vissuto senza ansie, promuovendo atteggiamenti positivi verso le persone con le quali condividiamo questi perimetri, non solo fisici.Se ieri si dava molta rilevanza all’organizzazione della vita al di fuori delle nostre abitazioni, oggi dobbiamo collaborare alla costruzione di un nuovo equilibrio ormai diventato una priorità. Adesso più che mai la nostra armonia passa attraverso una revisione dei ruoli all’interno delle mura domestiche, dove non siamo abituati a vivere per così tanto tempo.

Torino e coloro che la rendono una delle migliori città al mondo, stanno compiendo enormi sforzi per rendere sostenibile e confortevole la permanenza dentro le nostre case, e noi abbiamo il dovere di essere felici per quello che abbiamo, affinché domani potremo essere d’accordo su come l’hanno vissuta i nostri figli.