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Il convegno 'Fare rete' del 28 ottobre 2019 conferma una volontà condivisa di reazione alla crisi, un impegno a creare una sintesi di idee diverse per costruire il futuro
Torino, inverno 2019
Abbiamo chiuso i lavori del I Forum Aldo Milanese, cui hanno partecipato le istituzioni professionali, imprenditoriali, bancarie e accademiche del territorio, con spunti che sono andati ben oltre ogni più rosea aspettativa, per concretezza ed efficacia. Ci siamo quindi interrogati sul motivo di tale risultato, tenuto conto che di questi tavoli, negli anni, ce ne saranno stati sicuramente tanti. La differenza, con ogni probabilità, potrebbe discendere dalla connotazione temporale dell’evento. Il Forum è giunto in un momento storico in cui la crisi economica e culturale ha raggiunto un livello tale che chi riveste cariche apicali nelle proprie istituzioni associative non può più stare fermo. E, forse, la scelta di proporre un’iniziativa come questa, da una parte, e la decisione di parteciparvi, dall’altra, confermano tale malessere ma evidenziano pure una volontà di reazione. È un segnale molto preciso, ancor di più in una città notoriamente particolare come la nostra, di voler provare a reagire. Così sono nati – genuinamente – gli spunti che hanno caratterizzato la discussione: fiducia, condivisione, dialogo, ascolto, per citarne soltanto alcuni.
Se la crisi che ci ha fatti muovere è così sentita, dobbiamo però provare a mettere a terra questa energia, tentando di trarne qualche indicazione, lavorando su alcune proposte, proseguendo quel movimento che si è messo in moto, in maniera così naturale, il 28 ottobre scorso, perché non si può più attendere. Abbiamo quindi chiesto a ciascuno dei partecipanti di provare a dare voce, nel proprio ambito, a questa coscienza e di rubare un po’ di tempo agli impegni che riempiono le agende di ciascuno. Ognuno potrà evidenziare almeno un tema, critico e trasversale, legato alle proprie esperienze, alle esigenze dei soggetti che rappresenta, e indicare come provare a sviluppare questa tematica e renderla coordinata con le generali esigenze di tutte le parti. Potrà nascere una sintesi che non si chiamerà tavolo e non sarà un salotto, ma abbiamo maledettamente bisogno di mettere insieme idee per costruire qualcosa di efficace.
Ci auguriamo che le idee possano progressivamente provenire anche da altri soggetti rispetto ai primi partecipanti al Forum, da portatori di istanze diverse con le medesime finalità, distanti, però, come le nostre, dalle autocandidature elettorali. Il tempo per lamentarsi di questo o quello è finito, perché, di fatto, è un tempo sostanzialmente sterile. In questa prima fase l’Ordine dei Commercialisti vorrebbe fungere da collettore delle istanze che ci auguriamo possano arrivare da tanti, per rendere rapido ed efficace il processo, spronando e supportando i gruppi che affronteranno i lavori. Proveremo a mettere un po’ della stessa pazzia che ha caratterizzato la nascita del Forum e cercheremo, in maniera poco autoreferenziale e molto umile, di invertire il verso del declino culturale e sociale che stiamo vivendo. Siamo sicuri che non potrà che nascere un’attività virtuosa e concreta, nella quale la vicinanza alla realtà economica e sociale che caratterizza le nostre istituzioni potrà portare – di volta in volta – a proposte concrete, che l’interdisciplinarietà dei nostri mondi dovrà ulteriormente cercare di evolvere.
Luca Asvisio
Nato a Torino nel 1965 e iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino dal 1991, ne è stato segretario dal 1997 al 2012 (con le presidenze Locatelli e Milanese), mentre dal 2017 ne è il presidente. Svolge ininterrottamente l’attività sin dalla pratica nello studio fondato dal dottor Alberto Dondona, di cui nel tempo è divenuto associato e di cui ha mantenuto la denominazione anche dopo la morte del suo maestro.