Francesco Tresso

Classe 1962, torinese di nascita, due figli, laureato al Politecnico, ingegnere impegnato in Italia e all’estero nella progettazione di infrastrutture e nella pianificazione territoriale e ambientale, consulente per il Ministero dell’Ambiente, attivo in progetti inerenti alle Olimpiadi del 2006. Secondo alle primarie del centro-sinistra, recordman di voti, lo aspetta un percorso non semplice, ma ha le spalle larghe.

Francesco Tresso fa parte della nuova Giunta Comunale di Torino del neo sindaco Stefano Lo Russo.

Può definire Torino in una sola frase?

«Una città di dottrine, di elaborazioni e di innovazioni. Che troppo spesso lo spirito sabaudo tiene nascoste».

Qual è il primo obiettivo del suo mandato e perché?

«Avvicinare la politica ai cittadini. Torino è una città disorientata, ha perso una prospettiva di futuro e i cittadini si sentono abbandonati, trascurati. Devono tornare a percepire che la politica si fa tra la gente, e che l’amministrazione ha cura di loro».

Come vorrebbe che fosse ricordata Torino dopo la vostra amministrazione?

«Una città che è ripartita, che è tornata a pensare con orgoglio alle sue capacità. Una città a pieno titolo in Europa».

Se Torino fosse un libro, che libro sarebbe?

«Penso a un grande romanzo di formazione, dove il personaggio che cresce è un insieme di dinastie, di famiglie, di ceti sociali e di capacità di  fare, tipiche di questa città».

Il luogo di Torino che consiglierebbe di visitare per primo?

«Il lungopò, una bella passeggiata lungo le sponde del fiume, salendo al Monte dei Cappuccini per avere una visione d’insieme della città contornata dalle Alpi».

Il suo personaggio torinese preferito e perché.

«Primo Levi, per il grande insegna- mento che ci ha lasciato. Un uomo di scienza, di un’enorme umanità».

Squadra di calcio più amata.

«La Juve!».

La colonna sonora della sua città.

«I Subsonica con “Il cielo su Torino”».

Scopri il resto della Giunta Comunale di Torino. Ecco la Squadra della Città.

Leggi l’intervista al nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo.