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Gabriella Nardelli

Bilancio e Società partecipate

Inverno 2021

ENTRA A FAR PARTE DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE DEL SINDACO STEFANO LO RUSSO

Laureata in Economia e Management, è commercialista, revisore legale e componente di organismi di vigilanza di enti e società in ambito sia privato che pubblico. È autrice e coautrice di libri e pubblicazioni, grande competenza riguardo a fiscalità, contabilità e amministrazione. Ridurre il debito è la sua missione, non esattamente un compito semplice… forse chi può farcela è proprio lei.

Gabriella Nardelli fa parte della nuova Giunta Comunale di Torino del neo sindaco Stefano Lo Russo.

 

Può definire Torino in una sola frase?

«È una città dignitosa e severa che però sa sorprendere e spiazzare. Italo Calvino infatti scriveva, dettandone l’elogio, che Torino “invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre la via alla follia».

Qual è il primo obiettivo del suo mandato e perché?

«Gli obiettivi sono tanti, ma il primo è senz’altro provare a ridurre l’indebita- mento, in modo da liberare più risorse da destinare alla realizzazione del programma e così rispettare il mandato di questa nuova amministrazione».

Come vorrebbe che fosse ricordata Torino dopo la vostra amministrazione?

«Vorrei che questa città si sentisse orgogliosa e fiera e che fosse indicata come un modello positivo da seguire e imitare Torino e i torinesi hanno sempre saputo dimostrare il loro valore, spesso pionieristico, in tante occasioni e in qualsiasi campo, dall’imprenditoria alla cultura, dallo sport al terzo settore. Il grande passato deve motivarci a fare di più e meglio, senza cedere alla tentazione di accontentarci o, peggio ancora, rassegnarci a un ruolo di secondo piano».

Se Torino fosse un libro, che libro sarebbe?

«L’associazione è immediata, “La donna della domenica” di Fruttero e Lucentini. Una Torino complessa, sfuggente e bellissima, che va dalla collina alla Falchera, passando per Porta Pila, una Torino che diventa palcoscenico delle varie sfaccettature dell’essere umano».

Il luogo di Torino che consiglierebbe di visitare per primo?

«Ho spesso amici in visita da altre regioni e devo dire che ho sempre suggerito come prima tappa la Mole Antonelliana. Questo perché è simbolo di due tra i tanti campi in cui Torino è stata pioniera: l’architettura, dal momento che per molti decenni la Mole è stata l’edificio più alto d’Europa, e il cinema, nato proprio a Torino».

Il suo personaggio torinese preferito e perché.

«Se parliamo di eccellenze non posso non rispondere Rita Levi-Montalcini, tra i più importanti scienziati della sua epoca, neurobiologa, accademica e senatrice, unica donna italiana a vincere il premio Nobel per la medicina».

Squadra di calcio più amata.

«Sono sportiva ma non tifosa, quindi sono orgogliosa ogni volta che una squadra porta alta la bandiera della città».

La colonna sonora della sua città.

«Sarebbe una composizione diretta o interpretata da Ezio Bosso, che iniziò a suonare negli Statuto quando studiava al Conservatorio».

 

Scopri il resto della Giunta Comunale di Torino. Ecco la Squadra della Città.

Leggi l’intervista al nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo.