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#iosonotorino

di Gaetano Piermatteo

«Una guida competente e la valorizzazione delle intelligenze»

«Il COVID-19 non ha portato soltanto lutti nelle corsie degli ospedali, nelle stanze delle RSA. Sta sterminando moltissime attività con il rischio di una ricaduta occupazionale senza precedenti. Di troppe imprese da qualche settimana non resta che un fascicolo in attesa del funerale giudiziario al Tribunale Fallimentare. L’economia della nostra città, già malata prima del lockdown, adesso vacilla paurosamente, rantola a tratti. E ciò che sta accadendo inquieta seriamente anche uno come me, per natura ottimista e per professione abituato a dirimere guai altrui.

Il lockdown ha colpito duramente una situazione economica già difficile. Serve una guida competente e la valorizzazione delle intelligenze. Partendo dagli errori del passato

Ma la nostra e una città forte, bellissima e piena di straordinarie risorse, che per troppo tempo sono state soffocate da un prevaricante modello industriale. Oggi Torino ha un problema serio, ma anche straordinarie opportunità. Come quella di ripartire con le attività che la rendono eccellente nel mondo, e che sono tante e in certi casi uniche.

Ma soprattutto quella di affidare finalmente ruoli decisionali e gestionali a persone serie, capaci e davvero competenti. Le intelligenze non ci mancano. Di questo abbiamo davvero bisogno per ripartire e non ripetere gli errori del recente passato≫.

 

 

Gaetano Piermatteo

Nato a Torino il 23 febbraio 1966, primo dei due figli di una famiglia monoreddito emigrata dal sud. Ha fatto studi classici al Liceo Cavour e si è laureato in Giurisprudenza a Torino. Sposato con Marilena Fiorillo, da sempre sua compagna nella vita e nella professione, ha avuto con lei tre figli: Martina, Fabio e Laura. Avvocato cassazionista e arbitro accreditato presso enti pubblici e privati, è esperto di diritto commerciale, societario e fallimentare, ma continua a studiare. Da anni è direttore scientifico e relatore di numerosi convegni e seminari in tutt’Italia. Compone, suona la chitarra e incide dischi «che, di solito, nessuna compra. Fare rock mi rende comunque felice e tanto mi basta».

 

Torino Magazine Speciale 2020.

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