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Home > Food > Percorsi Gourmet > Grande inaugurazione di Gino Sorbillo Lievito Madre a Torino
UN'APERTURA CHE DÀ LUSTRO ALLA CITTÀ. UNA NUOVA PIZZERIA TRADIZIONALE DI LIVELLO CHE PORTA IL MAESTRO DELLA PIZZA NEL CAPOLUOGO PIEMONTESE.
Nuova sede per Gino Sorbillo. Il più famoso pizzaiolo italiano al mondo è finalmente riuscito ad aprire la sua pizzeria nella città della Mole. Annunciato nel 2019, il locale ha potuto aprire al pubblico solo due anni dopo a causa della pandemia. Ma adesso, anche i torinesi possono assaggiare la vera pizza napoletana, la cui storia affonda le radici in un passato lontano.
Nel 1935 Luigi Sorbillo e Carolina Esposito aprono la loro prima pizzeria su via dei Tribunali, la via della Pizza Napoletana, in pieno centro partenopeo. I due coniugi, diventati genitori di ventuno figli, danno origine a una vera e propria stirpe di pizzaioli dal momento che, tutti, proseguono l’attività.
Gino, il cui padre è il diciannovesimo figlio Sorbillo, cresce nella pizzeria di famiglia, apprendendo i segreti della pizza, quella vera napoletana, dei vicoli poveri della città quindi più grande perché doveva essere grande abbastanza da sfamare tutti. Tuttavia, pur mantenendo la cultura della tradizione trasmessa dai suoi antenati, Gino inizia a comunicarla in chiave contemporanea grazie alla sua innata vena artistica e al suo stile personale e rivoluzionario. Ed è proprio grazie alle sue idee innovative che la pizzeria Sorbillo diventa famosa non solo sul territorio nazionale, ma anche su quello internazionale. A lui vengono dedicati servizi giornalistici e televisivi e la sua partecipazione a grandi eventi gastronomici è continua.
Grazie al successo mondiale, con il fratello Toto, Gino apre nuove sedi in Italia e all’estero, oltre a fondare la Casa della Pizza in quella che fu la casa effettiva di zia Esterina, donna simbolo della pizza fritta napoletana e la prima dei ventuno figli Sorbillo. Una casa aperta non solo ai pizzaioli, ma anche a tutti gli amanti della pizza, luogo di condivisione e scambio, di discussione e dibattito sul piatto più famoso e amato d’Italia.
La nuova frontiera di Gino è l’utilizzo di farine di agricoltura biologica e l’aggiornamento continuo dei propri menu data la costante ricerca delle migliori eccellenze gastronomiche italiane da proporre e da far conoscere attraverso la pizza.
Il suo marchio è ormai sinonimo di qualità e bontà.
Quest'apertura ha un bell'effetto su Torino che prosegue nel suo percorso di città gastronomica di livello.
Il locale torinese è il numero dieci nella lista delle pizzerie aperte con il nome Sorbillo. Situato nei pressi di via Roma, nell’area pedonale di via Bruno Buozzi, si presenta come open space capace di ottimizzare la superficie. Progettato dallo Studio Costa, è grande e bene disposto, con una parete dedicata alla preparazione di prodotti freschi. L’arredamento è semplice e colorato con carta da parati a motivi floreali, cornici, sedie e tavoli diversi nella forma, per evitare l’associazione a un ristorante classico e impostato, ma un luogo di ristoro dove mangiare con piacere.
Paolo Alciati – giornalista, critico enologico e amico di Torino Magazine – ha partecipato alla serata inaugurale e ce l’ha raccontata in esclusiva: «Un evento baraonda. I torinesi hanno affollato il piazzale di fronte la pizzeria per avere la possibilità di assaggiare la pizza di Sorbillo già dalle sei del pomeriggio. Durante le ore di apertura, la sala ha visto avvicendarsi tra le duecento e le trecento persone ma, nonostante la folla, il personale, preparato e attento, è stato in grado di gestire la situazione senza arrancare e con professionalità, segno di un ottimo livello di istruzione. Un personale di certo non improvvisato e scelto con cura.
Le pizze proposte, protagoniste della serata, sono state le classiche della tradizione napoletana. Buone e semplici con ingredienti super selezionati, senza orpelli eccessivi o elementi fuori posto. Un esempio su tutti: la mozzarella era quella vera campana.
Il successo della serata è legato alla grande esperienza di Gino, garanzia di qualità tale da attirare moltissima gente sin dall’inaugurazione. Sorbillo è un uomo del popolo che sta al di qua del bancone, a disposizione della gente che lo ha accolto con entusiasmo e calore. Mi ha stupito moltissimo, in positivo».
Quest’apertura rappresenta per Torino un passo ulteriore nel suo percorso di trasformazione in città gastronomica di livello, diventando tanto buona quanto bella e sempre più appetibile per un pubblico variegato e internazionale.