Appeso a un muro della sede operativa di HOAS Group, dentro Palazzo Saluzzo Paesana, c’è un quadro, una grande stampa nera su cui spicca la scritta “HOAS GROUP”. Sotto alla stessa troviamo otto altri marchi, i district hub di HOAS: eventi, cinema, management, fashion, television, instruction, urban, service. Sono le tante branche di HOAS, gli arti e gli organi di una creatura che si muove in costante sinergia con tutte le parti. Metabolizzata questa visione d’insieme, abbiamo la possibilità di capire finalmente in maniera completa il senso di quell’HOAS, che altro non è se non l’acronimo di “History of a style”, ovvero la storia dello stile, e dell’arte, in ogni sua declinazione; che essa sia settima arte, sfilate di moda, produzioni audiovisive o altro.
Per saperne di più abbiamo fatto due chiacchiere con Domenico Barbano, titolare di HOAS Group: «HOAS Group è un collettore di tanti mondi che sono come delle sotto-famiglie di un’unica entità. Un’entità che si occupa di gestire tutti gli altri ambiti tanto dal punto di vista dell’organizzazione e commercializzazione degli stessi, quanto per ciò che riguarda il comparto prettamente tecnico-pratico (grafici, designer, creativi…), in cui lavorano anche i miei figli. Ciò che HOAS Group è, lo anticipa già il nome: una storia di stile, una storia di idee ed eccellenze, tra cui quella italiana è assolutamente centrale e trainante, per ovvi motivi. Il nostro obiettivo è pensare queste storie di arte, intuirle, costruirle, raccontarle, farle vivere attraverso la comunicazione e gli eventi. Creare questo genere di movimento porta a iniziative che generano emozione e arricchiscono un territorio».
Una missione non semplice, che richiede grandi capacità gestionali, passione e propensione a sognare.
«L’idea iniziale era appunto quella di creare un’entità che vivesse e contribuisse al mondo dello stile in città dalla A alla Z, dal cinema alla moda, dalla formazione accademica alla realizzazione pratica, fino alla promozione delle creazioni. La soddisfazione più grande è vedere ragazzi formati da noi lavorare al cinema o in televisione, o comunque vederli in grado di costruire e costruirsi un futuro nel mondo che amano. Moda e cinema, d’altronde, sono nati a Torino, poi se ne sono un po’ distanziati, e ora è giusto che la città se ne riappropri per crescere. Ecco, noi lavoriamo in questa direzione, proviamo ogni giorno a dare il meglio».
Elemento infatti imprescindibile del DNA di HOAS Group è il mix tra risorse d’esperienza e giovani (tanti), inseriti specie nelle filiere della creatività del gruppo, a prescindere dall’ambito, là dove la freschezza e la genuinità dell’età riescono a portare risultati importanti. Risultati che hanno come mission quella di restituire a Torino la propria cultura artistica, e che Dome- nico commenta così: «Nonostante due anni quantomeno complicati, abbiamo visto comunque grande partecipazione nei confronti dei nostri progetti, uno su tutti il nostro HOAS – History of a style, l’evento principe del calendario del gruppo, con cui condivide appositamente il nome. Un coinvolgimento ribadito dalla platea attraverso i numeri ma soprattutto dimostrando notevole adesione ai concetti che ogni volta tentiamo di esprimere. Gli eventi e le iniziative del gruppo cercano di contraddistinguersi per temi e modalità, è questa la nostra idea: dare una firma riconoscibile ai nostri lavori, una vera e propria identità. Le nostre sfilate di moda non saranno mai solo sfilate, sono percorsi artistici complessi e trasversali con alla base l’idea di trasmettere un’emozione».
Esemplificativo sarà l’HOAS 2021 al Lingotto dal 25 al 28 novembre, l’evento che è un po’ la riunione di famiglia di tutte le componenti del gruppo HOAS. Spettacoli, conferenze in Sala Rossa, il food d’eccellenza, le sfilate dedicate ai giovani stilisti al pomeriggio e i big del mondo della moda alla sera; e poi gli incontri, le serate speciali e la cena di gala. Torino per quattro giorni effettua un cambio d’abito, si veste di stile e tanta cultura: un dialogo costante tra mondi diversi ma accomunati dalla voglia di stupire e incuriosire. «Sarà una quattro giorni di grande importanza, per noi è come mettere insieme tutte le sfumature del nostro universo per poi raccontarle a chi ci verrà a trovare la sera o durante il giorno. Questo implica grande piacere ma anche grande responsabilità».
L’edizione 2021 sarà dedicata in larga parte al cambiamento epocale nella moda contemporanea, sempre più orientata a prospettive sostenibili, tanto nei concetti quanto nelle linee di produzione, sempre più green. Spazio a giovani e talentuosi stylist, a grandi maison del calibro di Petrelli, Romeo Gigli, Alviero Martini, Gai Mattiolo, Anton Giulio Grande e tanti altri, al dialogo tra materie apparentemente lontane come la cucina di chef stellati e le invenzioni di make-up artist d’eccezione (artisticamente vicinissime). A tutto questo si aggiungeranno le iniziative di beneficenza tanto care a HOAS Group e già presenti negli ultimi eventi di successo al Palazzo della Luce e al Museo del Risorgimento.
Questa del Lingotto sarà un’altra importante vibrazione cittadina in un momento di straordinario fermento per Torino, capitale del tennis mondiale con ATP Finals e Coppa Davis, e ricca di iniziative internazionali fino a fine 2021 (e si spera anche oltre).
«Il confronto con la città, a tutti i livelli, per noi è fondamentale. Infatti siamo felicissimi di portare al Lingotto il mondo di HOAS in questo momento storico rilevantissimo; anche per questo l’evento all’Oval sarà aperto a tutti nei quattro giorni di esposizione, eccezion fatta per gli eventi serali che necessiteranno di invito. Vogliamo che questa sia una dimostrazione: l’industria a Torino è cambiata e tuttora si evolve, contemporaneamente muta anche il resto delle attività torinesi, e dobbiamo essere bravi a rivolgere il cambiamento verso una direzione costruttiva. Noi crediamo che questa sia il fervore culturale, artistico, emozionale. Parlo di industria non a caso: recentemente siamo stati premiati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per la coproduzione del film “Viaggio a sorpresa” di Ronn Moss, insieme a Bros Group Italia. Mi piace sottolineare come questo risultato sia il frutto di un lavoro ampio, reso possibile da un team eccezionale, e di conseguenza questo premio va sicuramente dedicato all’impegno dell’intero gruppo HOAS. Questa è una grande famiglia, con grandi ambizioni e un bel bouquet di progetti e lavori in corso. Vorrei che passasse l’immagine di HOAS Group come di un’industria artistica super polivalente e composta da tante teste, tutte accomunate da una stessa visione d’impresa. Vorrei che guardando le nostre iniziative si riconoscesse la firma del gruppo, nell’esecuzione che deve essere sempre ottimale e nello spirito che ci contraddistingue».
Solo chi progetta già il domani può affrontare l’oggi; e solo chi si prende cura del futuro ha il diritto di lasciare la sua impronta sul presente. HOAS Group non è solo una bella idea ma una splendida realtà, che non può che far bene alla città di Torino.
(Foto di HOAS GROUP)
HOAS 2021: History of a Style
Si è chiusa l’attesa edizione 2021 di Hoas – History of a Style, ospite al Lingotto Fiere: una quattro giorni (dal 25 al 28 novembre) di sfilate, grandi stilisti, artisti emergenti, cene stellate, confronti su tematiche del nostro tempo. Un evento completo, contemporaneo, vincente.
Avevamo assistito, mesi fa, ai preparativi di quello che si preannunciava essere uno degli eventi più attesi di fine 2021: al Lingotto Fiere, dal 25 al 28 novembre, sono andati in scena quattro giorni di fuoco, tra spettacolo, ospiti d’eccezione, spunti di riflessione e sostenibilità. La seconda edizione di HOAS – History of a Style, organizzata da HOAS Group con Regione Piemonte, Assomoda e la direzione artistica di Bros Group, è nata fin da subito sotto una buona stella, figlia del successo della prima edizione e quindi carica di aspettative.
La missione di HOAS Group era, questa volta, duplice: trasformare Torino nella capitale sabauda della nuova moda sostenibile e nel frattempo allestire un salotto dove incontrare stilisti affermati, giovani designer, brand emergenti, blogger e influencer e ospitare masterclass, fashion lab e grandi nomi dell’hairstyle. Mettendo ognuno nella condizione di potersi esprimere e confrontare, tenendo ben saldo il focus sulla sostenibilità (ora più che mai necessaria) anche in un settore come la moda.
Nel pomeriggio, largo a giovani ed emergenti, e la sera giù le luci e su, in passerella, i top di gamma: Romeo Gigli, ALV by Alviero Martini, Esercito Italiano, Gai Mattiolo, Giuseppe Fata e Atelier Beaumont, con le acconciature curate da Marco Todaro e il make-up affidato al team di Pablo Gil Cagné. A coronare il tutto, un contorno food da fuochi d’artificio: cene stellate con chef d’altissima gamma e area degustazioni affidata a Gambero Rosso con la supervisione di un super chef come Ivano Ricchebono.
Ventimila presenze, un successo riconosciuto, tanti ospiti veramente d’eccezione: Elisabetta Gregoraci, Manuela Arcuri, Anna Safroncik, Mayra Pietrocola, Devin Devasquez, Guenda Goria, Alessandro Tersigni e Andrea Montovoli, Le Donatella, Dasha Kina, Elena Morali, Sara Croce, Fabrizia Santarelli, le Sister Cash, Stefano Sala, Andrea Melchiorre, Gennaro Lillo… senza dimenticare Ronn Moss, testimonial dell’evento, lui che per anni ha interpretato proprio lo stilista Ridge Forrester in Beautiful.
Un’esplosione di nomi ed entusiasmo che ci mancava. Abbiamo intervistato Domenico Barbano, riferimento per HOAS Group, e gli abbiamo chiesto di tirare per noi le fila di questo evento: «Lo avete detto, è stato un grande successo. Enorme partecipazione, tanti brand, dagli emergenti ai mostri sacri, chi non c’era si sta già prenotando per l’anno prossimo. Felicissimi anche gli sponsor che ci hanno accompagnati in questa avventura. Uso il plurale perché è giusto e doveroso: è stato un incredibile lavoro di squadra. Siamo riusciti a portare sul palco un evento colossale e, soprattutto, abbiamo messo in passerella tematiche oggi fondamentali che ruotano attorno alla rivoluzione concettuale (e pratica) della sostenibilità, anche nel mondo della moda. Un impegno assolutamente ripagato. I big come Gai Mattioli e altri sono stati contentissimi e gli “esordienti”, come Esercito Italiano, sono stati altrettanto felici di aver scelto quest’occasione come palco del loro debutto, per comunicare all’esterno le proprie nuove idee. È stato anche un messaggio importante rivolto alla città: abbiamo dimostrato che si possono creare eventi di rilievo, attraendo a Torino realtà internazionali, senza rinunciare a mettere sul tavolo del confronto valori e convinzioni non superficiali. Eventi di questa caratura sono vetrine fondamentali per una città che ha tutte le caratteristiche per costruirsi un’identità nuova e internazionale, fatta di tante sfumature, tutte decisive. Parlo soprattutto di quei settori che qualche anno fa non immaginavamo neppure potessero avere un ruolo di prim’ordine nello sviluppo di Torino, e il campo della moda in primis. HOAS – History of a Style, per noi, è come il dessert, il risultato finale di un lavoro che in verità continua tutti i giorni dell’anno, e che HOAS Group porta avanti coinvolgendo e valorizzando i tanti lati dell’arte e della cultura».
Insomma, vedere tutti questi volti insieme, brand internazionali e nuovi talenti, in un luogo simbolo (e in certi anni dimenticato) dell’operosità torinese come il Lingotto, fa bene al cuore. La direzione è questa. Non possiamo accontentarci e dobbiamo credere nelle iniziative e nei progetti, perché alla fine, con impegno e dedizione, si realizzano. HOAS Group ce lo ha dimostrato.
(Foto di STEFANO WURZBURGER)
La storia dello stile e dell’arte in ogni sua declinazione.
Questa è HOAS Group. Società che opera nel settore spettacolo. Un gruppo di professionisti qualificati del settore moda, cinema, grandi eventi e produzioni cinematografiche, comunicazione , immagine e formazione nuovi talenti, casting e concorsi.
Facebook / Instagram: @hoasgroup / Instagram: @hoas_torino
Indirizzo: Via della Consolata, 1
Telefono: 011 089 8229
(Servizio publiredazionale)