Torino, inverno 2018
La serata del 15 novembre ha visto la tradizionale premiazione dei commercialisti che hanno raggiunto il prestigioso traguardo dei 70, 60, 50 e 30 anni di iscrizione all’Ordine di Torino. Nella cornice, sempre succeduti sul palco per festeggiare questo evento oltre 80 professionisti, ciascuno con una propria storia e un proprio bagaglio, ma uniti da una comune passione per il lavoro. Nel corso della manifestazione è stato presentato il primo bilancio sociale dell’Ordine. Dopo anni nei quali i commercialisti torinesi si sono occupati di questo importante strumento di comunicazione per le principali istituzioni del territorio, si è deciso di presentare i risultati della considerevole attività che viene condotta ogni anno dallo stesso Ordine.
Non hanno voluto mancare all’evento, per testimoniare il proprio riconoscimento, alcuni dei soggetti per i quali la categoria ha operato da tempo, quali, a titolo di esempio, il Comune di Torino, la Regione Piemonte, l’Associazione Madian, il Presidio San Camillo e, da quest’anno, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, la cui presidente, Allegra Agnelli, ha voluto presenziare attivamente attestando la propria stima. Il nostro bilancio sociale rappresenta uno strumento di ringraziamento per tutti quei commercialisti, e sono tanti, che hanno deciso di dedicare un po’ della loro professione, del loro tempo, delle loro energie alla mutua assistenza tra colleghi, soprattutto nella conduzione e nella vita dei gruppi di lavoro, che rappresentano la sintesi della collaborazione professionale torinese. Quest’anno, infatti, cade l’anniversario dei primi vent’anni di questi strumenti di condivisione: nati sotto l’illuminata conduzione del nostro amato ‘capo’, Aldo Milanese, al quale è stata dedicata la prima edizione, hanno reso l’istituzione più vicina agli iscritti per sentire l’Ordine non un vincolo ma un’opportunità . Il bilancio sociale 2018 rappresenta quindi una sorta di ‘storytelling’ – come si usa dire – per rappresentare efficacemente quello che la nostra professione sviluppa ogni giorno, ogni anno, sul territorio, evidenziandone il risvolto sociale, oltre a quello economico.
Un modo per dare un valore al supporto che viene erogato alla società e alle istituzioni dal ‘modello Torino’, la rete naturale dei commercialisti e per i commercialisti che, in questi anni, si è consolidata divenendo un riferimento anche al di fuori dei confini territoriali con importanti correlazioni con il mondo professionale, imprenditoriale e istituzionale del territorio. Ci auguriamo che, soprattutto nell’anno in cui Aldo ci ha dolorosamente lasciati, questo patrimonio non vada perso e, anzi, possa ulteriormente crescere sulla base delle nuove declinazioni che la professione ha assunto nel tempo per rispondere adeguatamente alle modifiche relative alla funzione economica del commercialista, a seguito della prospettata riduzione degli adempimenti tributari e contabili. Le esperienze maturate dai gruppi di lavoro portano a ritenere che il seme, divenuto pianta e così amorosamente coltivato, possa ancora crescere nel ricordo di chi ha fatto dell’Ordine un’istituzione forte e apprezzata. Grazie Aldo, non ti dimenticheremo.